Il labirinto

Beatrice di Tenda


Caterina Beatrice Lascaris di Ventimiglia e Tenda, detta Beatrice di Tenda (Tenda, 1372Binasco, 13 settembre 1418), figlia del conte di Tenda Pietro Lascaris e di donna Poligena, discendeva da un ramo della famiglia imperiale bizantina dei Lascaris tramite Eudossia Lascaris figlia di Teodoro II Lascaris, imperatore di Nicea, e moglie di Guglielmo Pietro, conte di Ventimiglia, capostipite del ramo ligure della famiglia Lascaris di Ventimiglia (XIII secolo).Indice [mostra] La vita [modifica]Sposò in prime nozze il condottiero Facino Cane che la rapì dal castello paterno, portandola con sé nelle sue imprese guerresche, nelle quali Beatrice si dimostrò piuttosto partecipe e battagliera.Seppe anche rivestire il ruolo di pacata consigliera durante la lotta di Cane per la conquista del potere sul ducato di Milano.Dopo essere rimasta vedova, nel 1412, si risposò con il duca di Milano Filippo Maria Visconti, portando in dote quattromila ducati d'oro e alcuni importanti territori piemontesi.[1]Nel 1418, probabilmente allo scopo di sottrarle gli ingenti beni, fu accusata dal marito di adulterio con un domestico, tale Michele Orombelli[2]. Dopo aver confessato sotto tortura venne condannata a morte e decapitata nel castello di Binasco, insieme al suo presunto amante, il 13 settembre 1418. Il piano fu ordito, secondo alcuni, con la complicità della nobildonna Agnese del Maino, dama di compagnia di Beatrice e amante del marito Filippo.Alla sua vita si ispira il melodramma di Vincenzo Bellini del 1833 Beatrice di Tenda tratta a sua volta dal libro omonimo del 1825 di Carlo Tedaldi Fores.