Il labirinto

Aspettando (Contessa Lara)


Mi sussurrò - Domani? -Ed io: - Domani m'avrai ne le tue braccia a l'istessa ora; fra i tuoi capelli passerò le mani, tu, sognando, dirai che m'ami ancora. Ecco, son qui. Lo attendo. A i più lontani passi, a ogni lieve suon che vien da fuora tendo l'orecchio, e in desideri arcani frugo con gli occhi la gentil dimora. E' un vago nido. Le finestre aperte di primavera invitano a l'incanto: scherza il sole tra i fiori e su 'l velluto. Io, l'armi antiche e ei quadri, onde coperte son le mura, contemplo; e penso intanto qual tesoro di baci ho già perduto. NB- Per ricordare la vittima di un femminicidio avvenuto nel lontano 1896