Il labirinto
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oma,Cinecittà.
Lui è il figlio di un diplomatico,coltissimo,non bello ma conteso dalle donne.Ha lo sguardo magnetico, l'aria da spaccone, si diverte a scandalizzare il prossimo e non fa mistero di essere un cocainomane.Il suo nome è Osvaldo,Osvaldo Valenti.
Lei è una bella donna di umili origini,una donna che nasconde la timidezza profonda dietro una maschera di aggressività.Per il suo brutto carattere la chiamano "Ammazzacristiani",in realtà si chiama Luisa,Luisa Ferida.
Apparentemente i due non hanno nulla in comune,ma fra lo ro nascerà un amore fortissimo,violento,distruttivo.Per Luisa Osvaldo diverrà l'uomo della sua vita,quello per cui annullerà se stessa,prima diventando cocainomane come lui,poi seguendolo fino alla fine nella morte per mano dei partigiani.
Questo libro di Romano Bracalini,breve e intenso come le vite di Osvaldo e Luisa,ci trasporta nel mondo del cinema dei telefoni bianchi,negli ultimi,frenetici anni della dittatura fascista, nel periodo della guerra con tutte le sue atrocità.
Mentrei l mondo intorno a loro sta crollando,Osvaldo e Luisa,votati alla distruzione,vivono il loro rapporto fra gelosie,droga,tragedie personali (la morte di Kim,il loro figlio vissuto poche ore, i ripetuti aborti di Luisa),senza rendersi conto di dove questo li porterà.
E' un libro dallo stile incisivo,che si legge in un fiato,consigliato a chi ama il cinema e vuol saperne di più su due personaggi che la Storia ha ingiustamente condannato.
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