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Fiabina

Post n°1165 pubblicato il 09 Novembre 2011 da odette.teresa1958

“ C’era una volta una fiaba piccina che viveva tra le pagine di un voluminoso libro di fiabe. Il libro era fresco di stampa con delle magnifiche e colorate illustrazioni. Le altre fiabe del libro chiamavano,quella piccola fiaba, Fiabina. Quest’ultima era composta di tre pagine con una sola e semplice immagine mentre le altre fiabe avevano molte pagine e variopinte raffigurazioni.”

Fiabina gironzolava sempre tra le possenti fiabe del libro. Si avvicinava ad ognuna di loro e diceva:
“ Come sei grande e colorata. Beata te! ”
Dopo un attimo di riflessione aggiungeva:
“ Io, invece, sono minuscola e nessuno mi degna d’attenzione.”
“ Ma noi siamo fiabe di un certo valore ” rispose, in modo superbo, la prima fiaba del libro.
“ Sei così piccola che è difficile vederti tra le pagine di questo grande libro ”, disse un’altra fiaba.
Fiabina le guardò intensamente:
“ Ma io…”
“ Ma tu cosa? ”domandò una maestosa fiaba al centro del libro.
“ Io sono una fiaba come voi! ” esclamò Fiabina.
Tutte le fiabe del libro risero a crepapelle.
“ Non essere sciocca. Ti sei guardata mai allo specchio? ” chiese una fiaba, che era sua vicina di pagina, indicando un’enorme e vecchia specchiera.
“ Non ho avuto occasione di farlo ” rispose con fievole voce Fiabina.
“ Questo è il momento giusto ” ribadì la sua vicina di pagina.
Fiabina lentamente si avvicinò all’enorme e vecchia specchiera. L’immagine, che si riflesse, spaventò la piccola fiaba.
“ Sono troppo piccola! Sono troppo piccola! ”
“ Non gridare in questo modo ” disse una fiaba con delle immagini di un mare azzurrissimo.
“ Devi accettare la tua natura. La decisione del numero delle pagine,della bellezza e della quantità delle illustrazioni spetta allo scrittore di questo libro. Lui è il solo responsabile della tua piccineria.”
“ Allora andrò da chi ci ha scritte! ” replicò con decisione Fiabina.
Altre risate, questa volta fragorose, invasero ogni angolo del libro.
“ Dove vuoi andare. Sei così di poco conto che lo scrittore non ti degnerà neanche di uno sguardo” sottolineò una fiaba di dieci pagine con immagini di montagne innevate.
“ Perché non mi dai in prestito alcune delle tue pagine o delle tue immagini? ” chiese Fiabina a quest’ultima.
“ Per farne cosa? ” ribatté la fiaba di dieci pagine.
“ Per diventare più grande e bella ” rispose Fiabina.
“ E’ impossibile che ti regali alcune mie pagine e delle immagini delle montagne piene di neve.”
“ Impossibile? Per quale ragione? ” domandò con caparbietà Fiabina.
“ Altrimenti il tuo significato cambierebbe e le stesse immagini sarebbero fuori luogo ” rispose infastidita la fiaba di dieci pagine.
Fiabina scrollò le spalle e si diresse verso un’altra fiaba.
“ Chi sei? Non ti ho mai visto prima.”
“ Sono Fiabetta. Le mie pagine sono sette con tre immagini dei boschi d’autunno.”
“ Anche tu sei più grande di me ” sibilò Fiabina.
“ Di appena quattro pagine ” replicò Fiabetta.
Allora Fiabina, sempre sottovoce, incominciò a parlare con lei.
“ Voglio diventare grande come te. Mi dici, per favore, come posso fare.”
“ Non potrai diventare mai grande!” disse con forza Fiabetta.
“ Questo non è vero!” interruppe Fiabina.
“ Quando crescerò mi trasformerò e diventerò come te.”
“ Ma tu non crescerai. Sei una fiaba e non un essere umano o vegetale. Sei solo una piccola fiaba e null’altro. Tutte noi siamo delle fiabe e resteremo così in eterno.”
“ In eterno? Significa per sempre? ” E Fiabina coprì il suo piccolo volto con le sue manine.
“ Per sempre, in eterno è la stessa cosa ” ripeté Fiabetta.“ Finché questo libro vivrà anche noi vivremo insieme a lui. A meno che…”
“ A meno che? ” chiese incuriosita Fiabina.
“ A meno che il libro non venga distrutto e le sue pagine strappate. Solo allora finirà la nostra esistenza.”
“ Basta! Basta! ” urlò Fiabina “ Non voglio più sentirti. ”
“ Aspetta piccola fiaba ” esortò Fiabetta cercando di calmarla“ Il libro potrà vivere anche mille anni. E tu, come noi, con il libro.”
“ Non voglio vivere in questo modo! ” urlò di nuovo Fiabina avvicinandosi a Fiabetta. Fiabina, con un rapido movimento, cercò di levar via della pagine a Fiabetta. Quest’ultima reagì.
“ Sei impazzita? ” E richiuse ogni sua pagina.
Fiabina, non contenta, ritornò alla carica.
“ Dammi una sola pagina. Ti scongiuro! ” Mentre cinse il suo corpicino intorno a quello di Fiabetta.
Tutte le fiabe del libro avevano assistito alla scena.Una vecchia e saggia fiaba si avvicinò a Fiabina e cercò di allentare la sua presa... Ma non ci riuscì. Arrivò in suo aiuto una giovane fiaba che, con un veloce fruscìo delle sue pagine, allontanò Fiabina dal corpo di Fiabetta.
“ Non è questo il modo di comportarsi! ” rimproverò la vecchia e saggia fiaba.
Fiabina abbassò lo sguardo. Poi drizzò la sua minuta schiena e rispose.
“ Come dovrei comportarmi? Di continuo mi maltrattate perché sono una piccola fiaba. La colpa è solo vostra! ”
“ Non è vero…” Cercò di dire la vecchia e saggia fiaba ma le sue pagine furono schiaffeggiate da un forte vento.
“ Da dove proviene quest’aria così potente? ” si chiesero tutte le fiabe.
“ Non saprei ” rispose Fiabetta.
Il vento continuò a spirare sempre più forte.Le fiabe, anche le più possenti, iniziarono a barcollare. Fiabina afferrò la pagina della vecchia e saggia fiaba.
“ Così facendo strapperai questa mia pagina e tu volerai fuori dal libro. ”
“ E sarà meglio per tutte noi ” dissero in coro le altre fiabe del libro. “ Ma lascia quella pagina e fatti rapire dal vento.”
“ Siete proprio cattive con me! ” strillò Fiabina.
All’improvviso il vento si placò. Fiabina lentamente si accostò a Fiabetta.
“ Pensavo di non rivederti mai più. ”
Fiabetta la guardò intensamente.
“ Un giorno nessuna di noi si ricorderà dell’altra ”, affermò con freddezza Fiabetta.
Fiabina non rispose. Una piccola lacrima scivolò sul suo visino. Le altre fiabe si ricomposero e ritornarono al loro posto. Sembrava che non fosse successo nulla.
Un terribile silenzio, accompagnato da una sola nota di violino, avvinghiò il libro di fiabe. Fiabina si accasciò vicino alla vecchia e saggia fiaba. “ E’ vero quello che ha detto Fiabetta? ” interrogò Fiabina con umile voce .
“ Non pensarci. Adesso riposa il tuo piccolo corpo e pensa a ciò che farai domani.”
“ Domani sarò sempre in questo libro e…”
“ Silenzio. Ascolta il silenzio e questa dolce musica lontana ” interruppe la vecchia e saggia fiaba.
Fiabina chiuse gli occhi e si addormentò mentre una carezza, della vecchia e saggia fiaba, lambiva la sua testolina.

Trascorsero gli anni. Le fiabe di quel grosso libro erano sempre lì in bella mostra. Qualche immagine, ormai stinta, adombrava la bellezza del libro.
“ Anche la figura che conservo è sbiadita. Come me, oltretutto”, pensò Fiabina.“ Sarò sempre una piccola fiaba e null’altro.”
Fiabina fu destata dallo sbadiglio di una grande fiaba piena di immagini coloratissime.
“ Come sei bella! Come sei bella! ”ripeté più volte Fiabina. “ Sei stata sempre così? E come mai le tue immagini non sono scolorite ? ”
La grande fiaba rispose con calma.
“ Non è la lunghezza delle pagine e la bellezza delle immagini a far grande una fiaba ma il suo contenuto.E’ sempre lo scrittore a decidere le pagine e le rappresentazioni che ci compongono. Ricordi, tempo fa, le parole delle altre fiabe ? Riguardo le mie immagini non saprei dirti perché il loro colore è rimasto inalterato.”
“ Forse hai ragione ” si convinse, in un primo momento, Fiabina.“ Però io sono così piccina e nessuno s’accorge di me. Anche chi legge le fiabe di questo libro non mi degna di uno sguardo. Mi legge in pochissimo tempo e subito continua con un’altra fiaba più lunga e ricca di immagini. Il mio desiderio, da lustri, è diventare grande e bella come te.”
“ Se questo è il tuo sogno, come ho capito, saprai a chi rivolgerti ” replicò la fiaba.
“ Certo! Allo scrittore! ” esclamò Fiabina.
“ Le altre fiabe hanno sempre detto che lui non potrà vedermi perché sono troppo piccola.”
“ Il sogno si può realizzare solo trasformandolo in realtà. E questo spetta a te farlo .” E la grande fiaba si allontanò da fiabina, con agile passo, presagendo un qualcosa che poteva accadere. Infatti una musica soave s’insinuò tra quelle fiabe.
“ Portami lontano da qui. Devo cercare chi ci ha create” chiese Fiabina alla musica e adagiò il suo piccolo corpo su due note. La dolcissima musica si allontanò dal libro di fiabe.
Sembrava che fosse trascorso un secolo, invece, dopo pochi minuti, Fiabina si ritrovò, come per magia, in una piccola casa dalle mura color avorio che si affacciava sulla spiaggia bianchissima di un luogo fantastico.
Le note, di quella piacevole musica,distesero Fiabina su di un cuscino di un divano.
Fiabina notò un uomo, con i capelli e la barba bianca seduto vicino ad una scrivania antiquata.
“ E’ lui! E’ lui!” gridò Fiabina “ Ne sono sicura. ”
“ Chi è che parla in questa stanza? ” domandò ad alta voce il vecchio scrittore.
“ Sono io. Una piccola fiaba. ”
“ Che strana voce. E’ incomprensibile ” disse tra sè il vecchio scrittore“ Da dove viene? ” si chiese nuovamente alzandosi dalla sedia.
Con calma, ed appoggiandosi sul pomo d’argento di un bastone che raffigurava la testa di un cerbiatto, si diresse verso il divano.
“ Cosa sono questi fogli? ”s’interrogò il vecchio scrittore lisciandosi la bianca barba.
“ Sono Ffiabina ! Sono Fiabina! ” gridò a squarciagola, la piccola fiaba, per farsi ascoltare dal vecchio scrittore. Quest’ultimo continuò ad osservare, con meraviglia, i fogli adagiati sul divano. Con le sue tremule mani decise di leggere quei fogli abbandonati. Lesse per qualche minuto.
“ Sono io che ho scritto questa fiaba! ” esclamò.
“ Certo signore. Mi ha scritta insieme ad altre fiabe contenute in un grosso libro che non è lontano da qui ” confermò Fiabina.
“ Ma tu parli? ” domandò incredulo il vecchio scrittore.
“ Si parlo e da molto tempo. Mi chiamo Fiabina.”
“ Adesso mi ricordo! Sì, sì, adesso mi ricordo! ” gridò di gioia il vecchio scrittore “ Ero molto giovane quando ho scritto quel voluminoso libro di fiabe. ”
Fiabina guardò dritto negli occhi cerulei del vecchio scrittore.
“ Per quale motivo mi ha scritta così breve? Il nomignolo di Fiabina mi è stato dato dalle altre fiabe del libro. ”
“ Quando ho scritto il grosso libro di fiabe, in cui sei contenuta, non pensavo minimamente alla lunghezza di ognuna di voi. Desideravo solamente esprimere le mie sensazioni affinché i lettori potessero comprenderle. ”
Fiabina respirò profondamente.
“ Purtroppo ha ragione. Ma ho un sogno che posso realizzare solo con il suo aiuto.”
“Chiedimi tutto ciò che il tuo piccolo cuore desidera” disse lo scrittore accarezzando una delle sue pagine.
“ Potrebbe farmi diventare più grande? ”domandò timidamente Fiabina.
“ Come più grande? Non riesco a capire” rispose il vecchio scrittore.
“ Allungarmi, scrivere delle altre pagine” ribatté Fiabina.
Il vecchio scrittore restò in silenzio per alcuni minuti. Di poi, stringendo sul suo cuore i tre fogli, si diresse verso la scrivania antiquata. Si sedette ed incominciò a scrivere. Da tre, le pagine divennero ben venti. Lo scrittore inserì in Fiabina anche delle immagini che aveva custodito in un cassetto della scrivania .
Fiabina si guardò. Era completamente trasformata.
“ Grazie! Grazie! ” gridò di felicità.
“ E’ il minimo che potevo fare per te ” rispose pacatamente lo scrittore. “ Mi dispiace che non sei stata, per tanti anni, considerata dalle altre fiabe del libro. E tutto ciò a causa mia. Ma non conoscevo la crudele realtà di quel libro che ho scritto molto tempo fa.”
“ Non è colpa sua. La colpa è delle fiabe del libro ad eccezione di due fiabe che sono diverse dalle altre ” rispose Fiabina.
“ Dimmi, dimmi. Quali sono? ” chiese incuriosito lo scrittore.
“ C’e Fiabetta che è un po’ più grande di me ed ha delle meravigliose immagini dei boschi d’autunno.”
“ Si la ricordo. Adesso la ricordo perfettamente” interruppe lo scrittore mentre appoggiava la sua fronte su di una pila di libri.
“ Non si sente bene ? ” domandò impaurita Fiabina.
“ No, no, piccola mia. Scusami anch’io ti ho chiamato piccola. Adesso non lo sei più” rispose lo scrittore alzando la testa.
Fiabina s’accorse dell’improvvisa commozione dello scrittore. I suoi occhi cerulei erano diventati lucidi come biglie bagnate dall’acqua.
“ Mi potrà sempre chiamare piccola. Le sue parole non sono malvagie come quelle delle fiabe del libro.”
“ Grazie. Sei molto gentile. Ma raccontami dell’altra fiaba ”, domandò lo scrittore riprendendosi da quella commozione.
“ E’ una vecchia e saggia fiaba. Con me è stata sempre comprensiva.”
“ Non la ricordo ” rispose lo scrittore lisciandosi la sua barba bianca.
“ E’ la migliore delle fiabe, insieme a Fiabetta naturalmente ” disse Fiabina con tono deciso.
“ Purtroppo non la ricordo. Ho scritto molte fiabe nella mia vita. Molte erano belle, altre meno. Adesso sono soltanto un vecchio che scrive qualche foglio e null’altro.”

“ Certamente le fiabe degli altri libri, non sono come quelle che compongono il libro di cui faccio parte! ” rispose con decisione Fiabina.
“ Hai ragione, piccola mia ” disse il vecchio scrittore mentre i suoi occhi cerulei si asciugavano, lentamente, dall’acqua della commozione.
Alcuni minuti dopo le due note della soave musica, che avevano aspettato in disparte, invitarono Fiabina a distendersi sui loro corpi. Pochi minuti e Fiabina si ritrovò nel grosso libro di fiabe.
“ Chi è quella meravigliosa fiaba? ” chiese la prima fiaba del libro alle altre sue amiche.
“ Non l’abbiamo mai vista prima. Sarà di un altro libro” risposero all’unisono le fiabe.
“ Non mi riconoscete? Sono Fiabina.”
“ Non può essere! Fiabina era piccola ed insignificante. Invece tu sei splendida ” evidenziò la fiaba di dieci pagine.
“ E’ lei! E’ lei! ” esclamò Fiabetta “ La riconosco anche se ha più pagine e più immagini.”
“ Avvicinatevi tutte quante” esortò Fiabina con umile voce.
Tutte le fiabe del libro si misero intorno a Fiabina.
“ Nel passato siete state sempre malvagie con me perché ero piccola e con un’unica immagine. Solo adesso mi prendete in considerazione in quanto sono grande, cioè sono composta da più pagine ed ho un numero maggiore di immagini.”
Tutte le fiabe restarono in silenzio.
Fiabina continuò a parlare.
“ Anche chi è più piccola deve essere stimata, allo stesso modo di chi è più grande. Ricordatevi che un granello di sabbia può essere più importante dell’ intero oceano.”
Ogni fiaba del grosso libro comprese le parole di Fiabina.
“ Come ti dobbiamo chiamare da oggi? Certo non più Fiabina ”, affermò la vecchia e saggia fiaba.
“ Ciò che hai detto non corrisponde alla tua sapienza ”rispose Fiabina “ Io sarò per sempre Fiabina! Il rispetto che provate per una fiaba come me, non deve dipendere dalla sua importanza, dal numero di pagine e da quello delle sue immagini.”
“ Hai ragione Fiabina” replicò la vecchia e saggia fiaba “ Ci hai donato una profonda lezione di vita e, per questo, ti ringrazieremo per sempre.”


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