Il labirinto
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Harry Sinclair Lewis (Sauk Centre, 7 febbraio 1885 – Roma, 10 gennaio 1951) è stato un romanziere e drammaturgo statunitense. Fu il primo statunitense a vincere il Premio Nobel per la letteratura nel 1930, "per la sua arte descrittiva vigorosa e grafica e per la sua abilità nel creare, con arguzia e spirito, nuove tipologie di personaggi". I suoi lavori sono conosciuti per le loro visioni sagaci e critiche della società statunitense e dei valori capitalistici. Il suo stile è, allo stesso tempo, comico, satirico e tuttavia comprensivo.
Cronologia |
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Harry Sinclair Lewis, nato a Sauk Centre in Minnesota da Edwin J. Lewis e da Emma Kermott, in giovane età cominciò a leggere libri ed iniziò a tenere un diario. Sognatore, all'età di 13 anni andò via di casa, senza successo, per diventare un tamburino nella Guerra ispano-americana. Nel 1908 si laureò all'Università Yale. Cominciò la sua carriera di scrittore producendo poesia romantica, seguita poi da racconti romanzati, aventi per protagonisti cavalieri e belle donzelle. Il primo libro di Lewis ad essere pubblicato fu Hike and the Aeroplane, nel 1912, firmato con lo pseudonimo Tom Graham. Prima del 1921 aveva pubblicato sei romanzi.
Lewis era conosciuto per dare forte caratterizzazione alle donne lavoratrici moderne e per l'interesse per la razza. Alcuni dei suoi libri più famosi sono La via principale (Main Street, 1920) e Babbitt (1922). Vinse il Premio Pulitzer nel 1926 — che rifiutò — per Arrowsmith, un romanzo avente per protagonista uno scienziato idealista. Elmer Gantry (1927) è il racconto di un evangelista opportunista, se non di un ciarlatano; questo libro fu censurato a Boston e in altre città statunitensi. Anche La via principale, Babbitt, Sangue reale (Kingblood Royal), e Cass Timberlane sono stati messi al bando in un momento o in un altro. Nel suo discorso alla cerimonia della consegna del Nobel, lamentò che "in America la maggior parte di noi — non solo i lettori, ma anche gli scrittori — ha ancora paura della letteratura che non è glorificazione di tutto ciò che è Statunitense, un'esaltazione dei nostri difetti così come delle nostre virtù", e che gli Stati Uniti sono "il più contraddittorio, deprimente, emozionante Paese al mondo oggigiorno".
Nel 1928 sposò la giornalista Dorothy Thompson, dalla quale, nel 1930, ebbe un figlio, Michael Lewis, che in seguito divenne attore.
Inquieto, Lewis viaggiò molto e negli anni venti trascorse del tempo con altri grandi artisti nel quartiere di Montparnasse a Parigi, dove venne fotografato da Man Ray. Il suo ultimo grande lavoro fu Qui non può accadere (It Can't Happen Here), un romanzo speculativo che narra dell'elezione di un fascista come presidente degli Stati Uniti.
L'alcol giocò un ruolo dominante nella sua vita; morì per gli effetti di un alcolismo avanzato a Roma nel 1951.
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