Messaggi del 09/06/2011

Una parola è poca,due troppe

Post n°49 pubblicato il 09 Giugno 2011 da odette.teresa1958

o  Pierluigi Torregiani me lo ricordo,anche troppo bene.
Me lo ricordo perchè Alberto,suo figlio,era poco più giovane di me.
Me lo ricordo per la ferocia di chi lo ha ucciso come un cane.
Cesare Battisti per me è un essere spregevole,uno che non merita di vivere.
Quello che si definisce terrorista in realtà è un delinquente comune (il suo primo arresto risale a quando aveva 15 anni,e tranne che di stupro si è macchiato di ogni delitto possibile e immaginabile)che si ammanta dell'ideologia per cercare attenuanti inesistenti.
Io ora mi chiedo:ma quanti santi in Paradiso ha quest'uomo,che sfugge a ogni giustizia?
Non sarà che in Italia non ce lo vogliono per la paura che possa parlare?
Mi aspettavo che i brasiliani non ce lo dessero,non mi aspettavo che fosse fuori.
Ho dentro una rabbia tremenda,una voglia di farmi giustizia da sola,visto che giustizia non ce n'è!!!

 
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Dove non vai,salvo stai!

Post n°48 pubblicato il 09 Giugno 2011 da odette.teresa1958

Se Ireneo avesse dato retta a questo antico proverbio,certo nn sarebbe successo quel che è successo ,invece...
Tutto è cominiciato nel modo più innocente,quando il Cornacchioni ha avuto la splendida idea di portare i parrocchiani in pellegrinaggio al santuario di di S.Casimiro.all'invito hanno aderito,fra gli altri,la Targiona,i coniugi Trogoloni,Isaia Martellacci,la signora Sgozzaloca e il becchino Geremia.
La partenza ha avuto luogo dieci giorni fa e da subito sono cominiciati i guai.
Dovete sapere che il Cornacchioni è economo per natura (leggi tirchiaccio mostruoso).Volendoo spendere il minimo,si è rivolto ad un certo autonoleggio "Speranza Addio",di cui aveva torvato il nominativo in un settimanale di annunci economici sgraffignato al barbiere.
I risultati si sono visti subito.Alle 5 del mattino,ora della partenza,sulla piazza principale di S.Tobia si è presentato un omino nerovestito che pareva la morte in permesso,alla guida di un oscassatissimo mezzo che pareva un incrocio tra un carro bestiame e un carro funebre e puzzava di muffa,nafta ,sudore ed altri odori innominabili.
Il tizio era Addio Speranza (nn ridete:è il suo nome),titolare ed autista dell'omonimo autonoleggio.
A questo punto,qualsiasi persona sana di mente nn sarebbe partita,ma essendo a S.Tobia la sanità mentale è un optional.I parrocchiani sono saliti sul trabicolo,che è partito lasciandosi dietro una scia di fumo nero e pestilenziale che ha fatto seccare i fiori nel raggio di 10 km.
Il viaggio è andato bene fino all'inizio della salita che porta all'eremo:là il catorcio ha ocminciato ad ansimanre,sputacchiare,e poi si è fermato del tutto.
nonsono servite preghiere,spinte e moccoli e i pellegrini hanno dovuto proseguire a piedi.Non sarebbe stato un dramma se la salita altro non fosse stata che una mulattiera e nn fosse scoppiato un temporale tremendo,con chicchi di grandine delle dimensioni di noci.Come Dio vuole,i nostri sono arrivati in cima.
Tutto bene quel che finisce bene?Magari!
Al momento di ripartire, il pulmann era sparito.Al suo posto,attaccato a un albero c'era un biglietto di Addio Speranza:il motore era stato riparato;dato il tempo trascorso,le ore del noleggio erano scadute e lui se en andava a casa.Il Cornacchioni poteva saldare il conto presso l'apposito conto corrente.
Colto da una crisi isterica,Ireneo ha preso a testate il basamento della statua di S.Casimiro;detta statua,risalente al 1300,a causa delle vibrazioni è caduta (addosso all'innocente Isaia,per la cronaca)infrangendosi in mille pezzi fra la disperazione dei monaci.L'abate di è visto costretto ad ospitare i disgraziati,che si sono dovuti accontentare di ciò che passava il convento.:Ireneo ha dormito sul campanile (le campane suonano a stormo ogni quarto d'ora);la Targiona e la Trogoloni hanno occupato una cella sopra al porcile (non vi dico l'effluvio).
I più disgraziati sono stati Isaia,Geremia e il Trogoloni,costretti a dormire in compagnia del vecchio fra Giustino,sofferente di meteorismo.
La signora Sgozzaloca ,per la disperazione,è fuggita nei boschi circostanti.
Alle 6 del mattino i pellegrini sono saliti sul pulmann del convento,guidato da Niccodemo,novizio scemo.
Sono tornati a casa due giorni dopo:Niccodemo novizio scemo li aveva portati a S.Tobia Calabro,nel cuore dell'Aspromonte!
Non vi dico come sono stati accolti,dato che tutti li avevano pianti per morti.
Questo accadeva la scorsa settimana.
La Sgozzaloca èancora dispersa:il marito si è rivolto a "Chi l'ha visto?".
La targiona ha il singhiozzo isterico,e be'erino gira per casa con i tappi nelle orecchie.
I Trogoloni per lo choc han preso l'orticaria.
Ireneo è stato citato a "Forum" dall'abate di S.Casimiro per danneggiamento aggravato.
E su questa nota di colore , il qui scrivente passa e chiude.
 

 
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Il capo Seattle scrive al presidente Pierce

Post n°47 pubblicato il 09 Giugno 2011 da odette.teresa1958

grande Capo che sta a Washington ci manda a dire che vuole comprare la nostra terra.

Ma come potete comprare o vendere il cielo, il colore della terra? Noi non siamo proprietari della freschezza dell'aria o dello scintillio dell'acqua: come potete comprarli da noi?
Ogni parte di questa terra è sacra al mio popolo. La linfa che circola negli alberi porta la memoria dell'uomo rosso.
I morti dell'uomo bianco dimenticano il paese della loro nascita, quando vanno a camminare tra le stelle. Noi siamo parte della terra ed essa è parte di noi.
I fiori profumati sono nostri fratelli.
Le creste rocciose, le essenze dei prati, il calore dei corpi dei cavalli e l'uomo, tutti appartengono alla stessa famiglia.
L'acqua scintillante che scorre nei torrenti e nei fiumi, non è soltanto acqua ma è il sangue dei nostri antenati. Se noi vi vendiamo la terra dovete ricordare che essa è sacra e dovete insegnare ai vostri figli che la terra è sacra e che ogni tremolante riflesso nell'acqua limpida del lago parla di eventi e di ricordi, nella vita del mio popolo. II mormorio dell'acqua è la voce del padre di mio padre. I fiumi sono i nostri fratelli e saziano la nostra sete. I fiumi portano le nostre canoe e nutrono i nostri figli.
Se vi vendiamo la terra, voi dovete ricordare e insegnare ai vostri figli che i fiumi sono nostri fratelli e anche i vostri e che dovete perciò usare con i fiumi la gentilezza che usereste con un fratello.

L 'uomo rosso si è sempre ritirato davanti all 'avanzata dell'uomo bianco, come la rugiada sulle montagne si ritira davanti al sole del mattino. Ma le ceneri dei nostri padri sono sacre. Le loro tombe sono terreno sacro. Noi sappiamo che l'uomo bianco non capisce i nostri pensieri.
Una porzione della terra è la stessa per lui come un'altra, perché egli è uno straniero che vive nella notte e prende dalla terra qualunque cosa gli serva. La terra non è suo fratello, ma suo nemico, e quando l'ha conquistata egli si sposta, lascia le tombe dei suoi padri dietro di Iui e non se ne cura.
Egli strappa la terra ai suoi figli e non se ne cura.
Le tombe dei suoi padri e i diritti dei suoi figli vengono dimenticati.
Egli tratta sua madre, la terra e suo padre, il cielo, come cose che possono essere comprate, sfruttate e vendute come fossero pecore o perline colorate.
Il suo appetito divorerà la terra e lascerà dietro solo un deserto.
La vista delle vostre città ferisce gli occhi dell'uomo rosso. Ma forse ciò avviene perché l'uomo rosso è un selvaggio e non capisce. Non c'è posto quieto nella città dell'uomo bianco. Ma forse io sono un selvaggio e non capisco.
L 'uomo bianco non sembra accorgersi dell'aria che respira e come un uomo da molti giorni in agonia egli è insensibile alla puzza. Ma se noi vi vendiamo la nostra terra, voi dovete ricordare che l'aria è preziosa per noi e che l'aria ha lo stesso spirito della vita che essa sostiene. Il vento, che ha dato ai nostri padri il primo respiro, riceve anche il loro ultimo respiro. E il vento deve dare anche ai nostri figli lo spirito della vita.
Ho visto migliaia di bisonti che marcivano nella prateria, lasciati Iì dall'uomo bianco che gli aveva sparato dal treno che passava. lo sono un selvaggio e non posso capire. Noi uccidiamo solo per sopravvivere. Qualunque cosa capiti agli animali presto capita all'uomo. Tutte le cose sono collegate. Qualunque cosa capiti alla terra, capita anche ai figli della terra. Non è stato l'uomo a tessere la "tela della vita " egli ne è soltanto un filo. Qualunque cosa egli faccia alla tela, lo fa a se stesso.

Importa poco dove spenderemo il resto dei nostri giorni. l figli hanno visto i padri umiliati nella sconfitta. Ma perché dovrei piangere la scomparsa del mio popolo? Gli uomini vanno e vengono come le onde del mare. Anche l'uomo bianco non può sfuggire al destino comune. Può darsi che siamo fratelli, dopotutto. Vedremo.

Noi sappiamo una cosa che forse l'uomo bianco un giorno scoprirà: il nostro Dio è lo stesso Dio. Questa terra è preziosa anche per Lui. Così se noi vi venderemo la nostra terra, amatela come l'abbiamo amata noi. Conservate in voi la memoria della terra come essa era quando l'avete presa e con tutta la vostra forza, con tutta la vostra capacità, e con tutto il vostro cuore conservatela per i vostri figli e amatela come Dio ci ama tutti

postato da: odeja alle ore 11:06 | Permalink | commenti
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Col tempo sai (Ferrè)

Post n°46 pubblicato il 09 Giugno 2011 da odette.teresa1958

Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
non ricordi più il viso
non ricordi la voce
quando il cuore ormai tace
a che serve cercare ti lasci andare
e forse é meglio così
Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
l'altro che adoravi che cercavi nel buio
l'altro che indovinavi in un batter di ciglia
tra le frasi e le righe e il fondotinta
di promesse agghindate per uscire a ballare
col tempo sai tutto scompare.
Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
ogni cosa appassisce io mi scopro a frugare
in vetrine di morte quando il sabato sera
la tenerezza rimane senza compagnia.
Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
l'altro a cui tu credevi anche a un colpo di tosse
l'altro che ricoprivi di gioielli e di vento
ed avresti impegnato anche l'anima al monte
per cui ti trascinavi alla pari di un cane
Col tempo sai tutto va bene.
Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
non ricordi più il fuoco
non ricordi le voci della gente da poco
e il loro sussurrare
non ritardare copriti col freddo che fà.
Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
e ti senti il biancore di un cavallo sfiancato
in un letto straniero ti senti gelato
solitario ma in fondo in pace col mondo
e ti senti tradito dagli anni perduti
allora tu col tempo sai non ami più.

 
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19 minuti (Jodi Picault)

Post n°45 pubblicato il 09 Giugno 2011 da odette.teresa1958

Sterling, New Hampshire, una cittadina americana come mille altre finchè non vi esplode la follia: Peter, un ragazzo di 17 anni, compie una strage nel suo college.
Jodi Picoult, prendendo spunto da fatti di cronaca purtroppo noti come Columbine, cerca di dare un perchè a questa strage, al di là della cronaca e dei fatti e ci regala un libro avvincente, toccante, pieno di tensione e degno di essere letto.
L'autrice ci accompagna nel lungo viaggio che porta Peter, vittima di episodi di bullismo da quando aveva 5 anni, a diventare il freddo, spietato killer che una mattina fa irruzione a scuola e uccide non solo i suoi tormentatori,ma anche altri ragazzi innocenti.
Il suo gesto mette tutti di fornte a interrogativi scottanti: com'è stato possibile che nessuno si sia accorto del disagio di Peter, della sua rabbia? Quanto i genitori conoscono davvero i loro figli e quanto fingono di conoscerli per tacitare il rimorso creato dalla loro assenza materiale e soprattutto affettiva?

 
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Frase del giorno

Post n°44 pubblicato il 09 Giugno 2011 da odette.teresa1958

Dai diamanti non nasce niente,dal letame nascono i fiori (De Andrè)

 
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