Messaggi del 11/06/2011

Teatro a S.Tobia

Post n°60 pubblicato il 11 Giugno 2011 da odette.teresa1958

Avvenimento unico tre giorni fa a S.Tobia:per la prima volta nella storia del paese ha avutoluogouna rappresentazione teatrale che ha avuto per protagonisti gli attori della "Filodrammatica Cornacchioni",reclutati fra i nostri paesani.Come dice chiaramente il nome,è ad Ireneo che dobbiamo questa meritoria iniziativa risoltasi,ahimè,in un fiasco memorabile.
Dovete sapere ceh il nostro buon priore è anche scrittore e drammaturgo;il suo capolavoro è una tragedia in versi della durata di tre atti,"Il martirio di S.Diomede".Visto e considerato che nessuna compagnia teatrale degna di questo nome aveva accettato di rappresentarla, il pretone ha aggirato l'ostacolo creando la filodrammatica,che annovera frai i suoi membri attori del calibro di Isaia Martellacci,Bradamante e Bernabò Trogoloni,Leone,Berengario Capricorni (conosciuto anche come Dio ci scampi),la Targiona e il becchino Geremia.
Tre giorni fa l'attesissimo debutto.
Posso assicurarvi che la serata verrà ricordata per molto,moltissimo tempo.
Il primo incidente è avvenuto 5 minuti dopo l'inizio del primo atto.
Bradamante Trgoloni (madre di S.Diomede,interpretato da Isaia)si è impigliata il lungo vestito in un chiodo;tentando di liberarsi,la poverina è prima rimasta in mutande,poi,trascinata dal suo impeto,è finita in paltea,per la precisione in braccio al sindaco Sgozzaloca.La cosa ha suscitato le ire della consorte del suddetto,che ha pestato l'incolpevole Bradamante come l'uva,costringendola a lasciare il teatro in barella.
L'ha sostituita Fidalma Martellacci,ma solo per dieci minuti:un incontro troppo ravvicinato col capoccione del fratello Isaia le ha provocato una violenta epistassi e pure lei ha dovuto lasciare il palcoscenico.
E questo era solo l'inizio!
Dio ci scampi (centurione romano)ha ifilzato accidentalmente col forcone (la lancia nn si è trovata)il posteriore di Bernabò Trogoloni (il fratello muto di S.Diomede).Fra i due è scoppiata una rissa furibonda e mezzo fondale è stato demolito.
Leone,colto da una crisi di riso,ha contagiato tutti quanti,provocando un'interruzione di 40 minuti.
Ma il bello doveva ancora venire.
"Be'erino,addetto al sipario,per vincere la noia ha pensato bene di scolarsi due fiaschi di vino,beccandosi una ciucca colossale.
Il sipario ha quindi iniziato a ballare una specie di macarena,andando su e giù a seconda del capriccio di Be'erino.
Quando Ireneo ha provato a strappargli il cordone di mano,il nostro gli ha morso a sangue il naso e si è messo a fare Tarzan finchè il cordone nn si è spezzato e lui è finito addosso alla Targiona,Isaia e Geremia.
La rappresentazione è finita qui.
Sono passati tre giorni.
LaBradamante si sta riprendendo;Bernabò gira con un cuscino legato al posteriore,Dio ci scampi ha un bellissimo occhio nero.
Be'erino è ancora in preda al sonno etilico.La moglie,Geremia,Isaia e soprattutto Ireneo aspettano con ansia il suo risveglio:vogliono fargli interpretare il martirio di san Lorenzo prima,quello di san Sebastiano poi.
Risorgerà mai la Filodrammatica Cornacchioni? Ai posteri l'ardua sentenza!




 
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Anita pag.38

Post n°59 pubblicato il 11 Giugno 2011 da odette.teresa1958

Amami con il calore che nn ho avuto mai,e intanto fammi sentire quanto è vero che nn mi sono sbagliata.Che siamo l'uno dell'altro,e appartenerci sarà facile come respirare;e ti seguirò dove vorrai,e niente del tuo passato sopravviverà alla forza dei miei sentimenti.Stringimi sì,ancora e ancora.SEMPRE!

 
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Dio padre

Post n°58 pubblicato il 11 Giugno 2011 da odette.teresa1958

dammi un figlio che sia abbastanza forte

per aver coscienza delle sue debolezze;

abbastanza bravo

per riprendersi quando avrà paura,

un figlio che sappia accettare con fierezza

una disfatta onorevole,

ed essere umile e generoso nella vittoria.

Dammi un figlio che ti conosca

e sappia che la conoscenza di TE

è la pietra angolare della sapienza.

Te ne prego , o Dio!

Non condurlo per vie facili,

ma piuttosto , per sentieri pieni di difficoltà e ostacoli.

Insegnargli a restare in piedi nelle tempeste,

e a mostrare compassione per quelli che cadono.

Formami un figlio di cuore puro ,

con aspirazioni elevate,

che sappia essere padrone di sé

prima di voler padroneggiare sugli altri ;

che sappia ridere,

senza dimenticare come si piange;

che tenda verso l'avvenire ,

senza perdere di vista il passato.

E quando avrà tutto questo ,

aggiungi , te ne prego ,

sufficiente buon umore ,

perché resti sempre sensibile

senza mai prendere le cose sul tragico.

Dagli umiltà , perché ricordi sempre

la semplicità della vera grandezza ,

la comprensione della vera sapienza

la mansuetudine della vera forza .

Allora io , suo padre ,

oserò mormorare a me stesso :

" Non sei , vissuto invano ! ".
postato da: odeja alle ore 09:12 | Permalink | commenti

 
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Libri dimenticati: Lo scialo

Post n°57 pubblicato il 11 Giugno 2011 da odette.teresa1958

Questa è senza dubbio l'opera più complessa di Vasco Pratolini.In tre volumi egli ci racconta un periodo storico storico che va dal 1914 al 1930,prendendo spunto dalla storia di Nella eGiovanni.
Nella,ragazza di buona famiglia,sposa Giovanni,ferroviere socialista.Man mano che avanza la Storia,cambiano loro:da giovane donna di buoni principi Nella si trasforma in una sorta di Bovary fiorentina,mentre Giovanni rinnega i suoi ideali socialisti per diventare un borghesuccio arricchito destinato al fallimento,
Nel romanzo,però, la figura di spicco è senz'alcun dubbio quella di Ninì, donna dall'omosessualità latente,nevrotica,dispotica,che finirà con l'uccidersi perchè disperatamente fuori posto ovunque.
Altre figure notevoli sono la zia di Nella,Concetta, che assiste impotente alla rovina della nipote;Adamo,marito di Ninì,che l'ama disperatamente e farà di tutto per salvarla senza riuscirvi; Folco Malesci,il ras fascista con una coscienza, che finirà ucciso dai suoi stessi camerati;Bixio Falorni,il ocntadino socialista di Scandicci che suo malgrado diventerà un eroe e finirà massacrato dai fascisti.
Notevoli le ricostruzioni di fatti storici:l'assassinio di Spartaco Lavagnini;il linciaggio dello squadrista Giovanni Berta da parte della gente del quartiere del Pignone e la conseguente repressione;il massacro di Scandicci nel 1921...
E sullo sfondo,come sempre nei libri di Pratolini,Firenze e i suoi quartieri popolari.
Consigliabile a chi ama la Storia vissuta dagli esseri umani

 
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Frase del giorno

Post n°56 pubblicato il 11 Giugno 2011 da odette.teresa1958

Libertà va  cercando,ch'è sì cara/ come sa chi per lei vita rifiuta (Dante)

 
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