Messaggi del 02/08/2011

Dio ci scampi e il merlo indiano

Post n°330 pubblicato il 02 Agosto 2011 da odette.teresa1958

Bruttissima settimana per Berengario Capricorni,colpevole solo di amare troppo gli animali.
Ma andiamo per ordine.
Giorni fa il nostro ha trovato nell'orto un merlo indiano (uccello che da sempre ha desiderato invano),più di là che di qua.Non vi dico la sua gioia e le cure che ha prodigato a Umberto (così ha ribattezzato la bestia,nda).
Non sapeva,ahilui,di covarsi la classica serpe in seno!Infatti,in pochi giorni ne ha combinate così tante da eclissare persino il mitico Carlo in Francia
Non ci credete?Sentite un po'!
LUNEDI'- La prozia della Carolina,Arpalice Cardelloni, è ricca sfondata,vecchia come il cucco e dal carattere infame.
I Capricorni,pur detestandola cordialmente,fanno buon viso a cattivo gioco,essendo i suoi unici eredi.
Oggi la megera si è autoinvitata a pranzo.Umberto,colto da un attacco di antipatia fulminante,l'ha usata come Wc.
L'Arpalice ha diseredato i Capricorni.
MARTEDI'- La Taide e la Carolina sparlavano di Berengario,come sempre quando lui non c'è.
Umberto,quando è tornato,gli ha spiattellato tutto,provocando un litigio da terza guerra mondiale che è durato 12 ore ed ha allietato pistoiesi,pratesi e fiorentini.
MERCOLEDI'- Il fruttivendolo Pompeo Scanacciati da tempo corteggia la Carolina all'insaputa di Berengario,mandandole lettere che dire oscene è poco.Stasera l'infernale uccellaccio ha detto a Berengario dove la moglie conserva le ardenti missive.
Lo Scanacciati è stato impallinato a sale,e la Carolina ha un occhio nero.
GIOVEDI'- Il cugino della Carolina,Priamo Rospolotti,è un aspirante attore.Berengario lo chiama amabilmente "il becchino" a causa dell'aspetto cadaverico.Il problema è che il Priamo si crede un incrocio fra Banderas e Clooney e quando Umberto lo ha informato del soprannome affibbiatogli ridacchiando malignamente,ha spaccato il water in testa a Berengario.
VENERDI'- Umberto ha detto alla Fidalma quel che la Carolina dice di lei.
Per poco la Carolina non è annegata nel lavatoio.
SABATO- Ireneo è venuto a benedire la casa.per motivi del tutto sconosciuti,fra pretone e uccellaccio è scoppiata una rissa epica.Casa Capricorni pare un paese bosniaco.
DOMENICA- Stamattina è arrivata la padrona di umberto (a proposito,si chiama davvero così)la giallista Pandora Strombazzoni-Bon,che piangeva ormai per morto il suo amato merlo indiano,sparito dalla sua villa di Settignano durante un temporale ed era stata avvertita da un'anima pia della presenza dell'uccellaccio a casa Capriconri.
Non vi dico la gioia nel ritrovarsi di uccello e padrona,e il dolore di Berengario.
Sono passate due settimane.
La Cardelloni ha designato come nuovi beneficiari del testamento i membri della Lega per la Tutela dei Canguri Idioti.
Lo Scanacciati è in ospedale:ce lo ha spedito la moglie.
Il Priamo ha avuto un colpo di fortuna:Dario Argento,visto un suo provino,l'ha subito scritturato per il suo prossimo film:sarà il protagonista,e interpreterà il regista da giovane.
Berengario è latitante:ha tentato di uccidere la Carolina quando ha scoperto che era stata lei ad avvertire la Pandora.
Umberto e la sua padrona sono in crociera.
E mentre il campanile batte la mezzanotte, il qui scrivente passa e chiude


 
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Er ceco (Trilussa)

Post n°329 pubblicato il 02 Agosto 2011 da odette.teresa1958

Su l'archetto ar cantone de la piazza,
ar posto der lampione che c'è adesso,
ce stava un Cristo e un Angelo de gesso
che reggeva un lumino in una tazza.

Più c'era un quadro, indove una regazza
veniva libberata da un ossesso:
ricordo d'un miracolo successo,
sbiadito da la pioggia e da la guazza.

Ma una bella matina er propietario
levò l'archetto e tutto quer che c'era,
p è dallo a Spizzichino l'antiquario.

Er Cristo agnede in Francia, e l'Angeletto
lo prese una signora forestiera
che ce guarnì la cammera da letto.

- II -
E adesso l'Angeletto fa er gaudente
in una bella cammeretta rosa,
sculetta e ride nella stessa posa
coll'ale aperte, spensieratamente.

Nun vede più la gente bisognosa
che je passava avanti anticamente,
dar vecchio stroppio ar povero pezzente
che je chiedeva sempre quarche cosa!

Nemmanco j'aritorna a la memoria
quer ceco c'ogni giorno, a la stess'ora,
je recitava la giaculatoria:

nemmeno quello! L'Angeletto antico
adesso regge er lume a la signora
e assiste a certe cose che nun dico!

- III -
Er ceco camminava accosto ar muro
p è nun pijà de petto a le persone,
cercanno co' la punta der bastone
ch'er passo fusse libbero e sicuro.

Nun ce vedeva, poveraccio, eppuro,
quanno sentiva de svortà er cantone
ciancicava la solita orazzione
coll'occhi smorti in quell'archetto scuro.

Perchè, s'aricordava, da cratura
la madre je diceva: - Lì c'è un Cristo,
preghelo sempre e nun avè paura...

E lui, ne li momenti de bisogno,
lo rivedeva, senza avello visto,
come una cosa che riluce in sogno...

- IV -
Da cinque mesi, ar posto der lumino
che s'accenneva p è l'avemmaria,
cianno schiaffato un lume d'osteria
cor trasparente che c'è scritto: Vino.

Ma er ceco crede sempre che ce sia
er Cristo, l'Angeletto e l'artarino,
e ner passà se ferma, fa un inchino,
recita un paternostro e rivà via...

L'ostessa, che spessissimo ce ride,
je vorebbe avvisà che nun c'è gnente,
ma quanno è ar dunque nun se sa decide.

- In fonno, - pensa - quann'un omo prega
Iddio lo po' sentì direttamente
senza guardà la mostra de bottega.

 
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Libri dimenticati: Vita di Eduardo

Post n°328 pubblicato il 02 Agosto 2011 da odette.teresa1958

Napoli,1904:in un teatro un bambino di quattro anni in costume da cinese entra in scena in braccio alla mamma.
Quel bambino è Eduardo De Filippo,al suo esordio.
Giammusso parte di qui per raccontarci questo grande uomo,le sue opere,la sua vita.
Ci parla della sua condizione di figlio illegittimo,del difficile rapporto con il padre e con il fratello Peppino,culminato in anni di silenzioso rancore.
Ci racconta gli inizi,l'amicizia con Totò,ci parla delle sue tre mogli (l'americana Dorothy,Thea la soubrette,morta tragicamente di leucemia,lsabella,l'ultima compagna) e del grande dolore provato quando l'adorata figlia Luisella muore improvvisamente a dodici anni.
E lo fa con meticolosità e umanità,rendendo questo libro veramente godibile

 
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Frase del giorno

Post n°327 pubblicato il 02 Agosto 2011 da odette.teresa1958

Agire è facile,pensare difficile,agire secondo quanto si è pensato scomodo

 
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