Messaggi del 02/12/2011

Storia di Tuann (leggenda irlandese)

Post n°1317 pubblicato il 02 Dicembre 2011 da odette.teresa1958

Un giorno Finnen si trovava nel suo monastero, coi suoi seguaci e profetizzo’ loro che presto sarebbe giunto un uomo

Capace di incantarli ed alleviare la vita raccontando le antiche storie di Eriu.

Difatti, gia’ il mattino successivo, giunse un guerriero di bellissimo aspetto, che li invitò’ a seguirli nel suo ritiro.

Dopo che ebbero celebrato tutte le funzioni religiose, Finnen chiese allo sconosciuto chi egli fosse.

""Sono Tuan mac Carill, originario dell’ Ulaid, figlio di Mueredach Muunderg. Un tempo, però, fui chiamato Tuan,

figlio di Starn, figlio di Sera, figlio del fratello di Partholon…Agli inizi fu così" ""

Allora tutti chiesero a Tuann di narrare gli avvenimenti dell’Isola…e Tuann raccontò.

""Vi furono cinque invasioni, finchè non giunse il Diluvio..Dopo di esso, dopo trecentododici anni, giunse in

Eriu Partholon in fuga, portando con sé ventiquattro uomini ed altrettante donne.

Passando il tempo essi crebbero di numero, finchè un’epidemia non li sterminò.

Uno solo sopravvisse, come sempre accade nelle tragedie, perché possa narrarne…quello fui io.

Vagai nell’ Isola vuota per vent’ anni e più. Finchè, divenuto vecchio, mi ritirai tra le rupi.

Un giorno vidi giungere Nemed, nipote di mio padre, venuto a prendere possesso dell’ Isola, e debole com’ ero, fuggi,

nulla potendo fare.

Ma una notte un sortilegio mutò la mia forma ed il mio aspetto, e mi risvegliai nel corpo di un cervo, pieno di forza.

E composi dei versi:

Vengono verso di me le genti di Nemed, pronte a versare il mio sangue.

Ma sul mio capo ho due corna forti, irte di sessanta punte: ho avuto

Una forma nuova ed un pelo ruvido e grigio, quando ero debole e privo di

Difesa..grazie, Mio Signore.

E così fui Re dei Cervi di Eriu, finche’ anche sotto questa forma non invecchiai, mentre la stirpe di Nemed, anche essa

dapprima accresciutasi, si estinse totalmente.

Un giorno, mentre mi nascondevo nella mia caverna, sentii che il mio corpo si andava nuovamente trasformando..questa volta in cinghiale.

E,in setole di cinghiale, cantai:

Oggi sono cinghiale in un branco, un tempo fui signore possente

Tra le genti di Partholon., il mio canto era gradito a tutti, ed

Incantava le ragazze giovani e belle. Avevo un carro splendente,

il passo sicuro e senza timore combattevo.

Ieri ero bello e radioso..oggi sono nero cinghiale.

Ma i vantaggi comunque c’ erano,perche’ mi ritrovavo di nuovo giovane e forte.

E sotto questa nuova forma, divenni Re dei cinghiali, sempre vagando nel territorio degli Ulaid, non temendo ormai

più la vecchiaia,perche’ ormai sapevo che mi sarei nuovamente rinnovato.

Nel frattempo, Eriu fu invasa da Semeon, figlio di Starn., che abitò sull’isola con le sue genti per un periodo.

Sentendomi ormai vecchio, tornai al luogo nascosto, ove sapevo avrei vestito una nuova forma.

E questa volta, fui trasformato in un falco di mare, forte e vivace…e così cantai

Oggi rapace di mare,ieri cinghiale

Il Dio, che mi ama, mi regalò questa forma.

Ho vissuto tra i branchi grugnenti,

oggi volo tra stormi di uccelli..

Vidi poi Eriu occupata da Beothac, dal quale discesero i Tuatha De, di elevata cultura ed ignota origine, forse venuti

dal cielo.

Rimasi falco a lungo, fino a vedere gli ultimi invasori, i figli di Mil…ma ormai ero vecchio, nascosto nella cavità di un

albero ed incapace di volare e cacciare.

In questo stato digiunai per nove giorni, finche’, colto dal sonno, venni trasformato in salmone.

Cosi’, padrone astuto delle acque, sfuggivo ad ogni insidia e vivevo felice.

Ma un giorno il Dio decise che fosse ora di porre un termine a questo mio stato, e mi fece imbattere nella rete di

un pescatore, il quale mi portò dalla moglie del Re Carrel, che desiderava del pesce.

Così, mi ritrovai nel suo ventre, come concepito.

E rinacqui come uomo, serbando però la memoria di tutti gli avvenimenti precedenti.

Divenni un profeta, e mi fu dato il nome di Tuan, figlio di Carrel. ""

Così terminò il racconto, ed è da Tuann, figlio di Carrel, che prende inizio ogni storia ed ogni genealogia dell’ Isola

di Eriu.

 

 

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Che significa?Spiegazione di detti scomparsi

Post n°1316 pubblicato il 02 Dicembre 2011 da odette.teresa1958

Aver da fare più di quello che morì di notte

Antico detto toscano.Dato che uno è morto di notte,ha lasciato molte cose in sospeso.
Si dice quando si vuole intendere che si hanno troppe cose da fare tutte insieme e non si sa come fare

 
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Dagli occhi di un bambino (Pimienta)

Post n°1315 pubblicato il 02 Dicembre 2011 da odette.teresa1958

Dagli occhi di un bambino decollano gli aeroplani.
Se chiudesse gli occhi cadrebbero.
Solo la sua meraviglia li mantiene sospesi,
la sua piccola mano li fa alzare,
il suo cuore li muove e li allontana.
Senza un bambino appiccicato ai vetri,
alle alte ringhiere di una terrazza adulta,
gli aeroporti morirebbero di orrore.
Un bambino non potrà mai pronunciare
la parola "aeronautica".
ma da lui dipenderà l'imitazione dell'uccello.
Un bambino non saprà calcolare le distanze
ma lui è la garanzia del ritorno.
Ogni aeroporto deve avere un bambino
appiccicato ai vetri,
vicino agli altoparlanti, dovunque si annidi
la paura.
Grazie a lui causerà meno lacrime il rientro di tutti,
soffrirà meno baci l'addio delle madri
e le hostess potranno evitare avvisi insulsi.
Un aeroplano nell'aria
sono molti i bambini che guardano l'orizzonte.

 
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Libri dimenticati:L'ultimo Capodanno

Post n°1314 pubblicato il 02 Dicembre 2011 da odette.teresa1958

Romanzo di Ammanniti,molto bello nel suo genere.Ne è stato tratto anche un film

 
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Frase del giorno

Post n°1313 pubblicato il 02 Dicembre 2011 da odette.teresa1958

I saggi non sono curiosi (France)

 
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