Messaggi del 13/02/2012

Scrittori dimenticati:Irving Wallace

Post n°1891 pubblicato il 13 Febbraio 2012 da odette.teresa1958

rving Wallace (Chicago, 19 marzo 1916Los Angeles, 29 giugno 1990) è stato uno scrittore statunitense.

Di origini ebraiche, dai genitori Bessie Liss e Alexander Wallace (cognome abbreviato dall'originale russo Wallechinsky). La famiglia proveniva dalla Russia, e gli fu dato il nome del nonno materno, un contabile e noto talmudista di Narewka.

Ha scritto il suo primo "pezzo" a soli 15 anni e da allora non ha mai smesso di scrivere. Nel corso della sua vita ha pubblicato più di 500 fra racconti, articoli, interviste e saggi senza contare i romanzi. Durante la seconda guerra mondiale ha collaborato alle sceneggiature di numerosi film di propaganda bellica sotto la direzione di Frank Capra, John Huston e Ronald Reagan; dopo il 1946 continuò a lavorare nel cinema.

Dal 1958 si dedicò esclusivamente alla narrativa. Pubblicò 33 opere complessivamente, tradotte in più di 31 lingue; i suoi 19 romanzi hanno venduto nel mondo più di 150 milioni di copie e numerosi di essi hanno vinto importanti premi letterari. Anche la moglie Sylvia Wallace e la figlia Amy (entrambe scrittrici) collaborarono nella composizione di alcune pubblicazioni.

Il figlio David Wallechinsky (n. 1948) è un importante scrittore sportivo e commentatore radiotelevisivo delle Olimpiadi.

Irving Wallace è morto di cancro al pancreas il 29 giugno 1990, ed è stato sepolto nel Hillside Memorial Park Cemetery di Culver City, California.

 
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Scrittori dimenticati:Goncarov

Post n°1890 pubblicato il 13 Febbraio 2012 da odette.teresa1958

Scrittore russo (Simbirsk 1812 - San Pietroburgo 1891). Con Oblomov tratteggi il personaggio apatico ed remissivo per antonomasia, simbolo di un modo di essere (oblomovismo). Una storia comune (1847), Oblomov (1859) e Il burrone (1869).

 
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Scrittori dimenticati:Solochov

Post n°1889 pubblicato il 13 Febbraio 2012 da odette.teresa1958

Michail Aleksandrovič Šolochov, in russo: Микаил Александрович Шолохов[?] (Kružilin, 24 maggio 1905Vëšenskaja, 21 febbraio 1984), è stato uno scrittore sovietico. Tutta la vita della Russia meridionale è da lui fatta rivivere con sicuro mestiere di scrittore in grandiosi affreschi.

Per ampiezza di soffio epico e serenità di visione è stato paragonato a Tolstoj, ed ha riscosso vasto successo anche in Occidente (Premio Nobel per la letteratura nel 1965) con la seguente motivazione: "for the artistic power and integrity with which, in his epic of the Don, he has given expression to a historic phase in the life of the Russian people".

In URSS la sua opera era tenuta in altissimo conto, oltre che per questi pregi artistici, per il contributo alla vittoria ed alla propaganda del socialismo.

Bibliografia ]

Figlio di un cosacco del Don, esordì nel 1925 con I racconti del Don, Il placido Don, edito a partire dal 1928. È l'epopea dei cosacchi del Don, dall'inizio della guerra al trionfo del comunismo, psicologicamente rivissuta attraverso la storia individuale del protagonista Meleciov.

Seguì Terre dissodate (1932, 1955), illustrazione di come il sistema dei kolchoz abbia trasformato il mondo agricolo sovietico.

Essi combatterono per la patria (1964) rievoca invece l'abnegazione degli uomini sovietici nel difendere la patria contro l'aggressione nazista.

Partito e attività di Stato]

Šolochov entrò nel PCUS nel 1932, e nel 1937 venne eletto nel Soviet Supremo. In 1959 accompagnò il Premier Nikita Chruščëv in un viaggio in Europa e negli Stati Uniti. Divenne un membro del Comitato Centrale del PCUS nel 1961, Accademico della Accademia della Scienza dell'URSS nel 1939. Venne per due volte nominato eroe del lavoro socialista, in seguito divenne vice presidente dell'Associazione degli scrittori sovietici.

 
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Scrittrici dimenitcate:Angelica Palli

Post n°1888 pubblicato il 13 Febbraio 2012 da odette.teresa1958

ngelica Palli nacque a Livorno il 22 novembre 1798 da genitori greci: il padre, Panajotti, console greco a Livorno, era epirota, e la madre Dorotea era lacedemone; di famiglia agiata, studiò con maestri molto noti nell'ambiente livornese come il De Coureil, e iniziò a improvvisare versi fino dall'adolescenza. Nel 1814 scriveva la sua prima tragedia, "Tieste", nel 1819 divenne membro dell'Accademia Labronica, assumendo il nome di Zelmira, e continuò a organizzare riunioni letterarie nel salotto della sua casa. Quando poi i greci iniziarono la lotta contro il dominio ottomano la Palli concentrò il suo interesse sui problemi del suo popolo di origine, trasformando il suo salotto letterario in un centro di raccolta di denaro e soccorsi. Nel 1824 la scrittrice, unica donna a essere ammessa al Gabinetto scientifico-letterario, fu ospite a Parigi di Giovan Pietro Vieusseux che la invitò a collaborare all'Antologia, ma la Palli, non sentendosi in grado di sostenere la collaborazione richiesta, non accettò la proposta. Intorno al '30 sposò Gian Paolo Bartolommei, nobile di origine còrsa e patriota, e, nel 1832, nacque il figlio Lucianino. In quegli anni Angelica Palli scrisse soprattutto prose e novelle di ispirazione sociale e pedagogica, si orientò verso la letteratura civile e iniziò a collaborare a giornali e strenne moderate, quali soprattutto "La Viola del Pensiero" di S. Giannini. Negli anni immediatamente precedenti alla prima guerra d'Indipendenza scrisse versi, rimasti per lo più inediti, e racconti storico sentimentali che raccolse poi in un unico volumetto intitolato "Racconti". Intensa fu la sua attività politica: nel 1847 si occupò dell'organizzazione delle milizie volontarie toscane e, l'anno successivo, prese a collaborare al giornale fiorentino "La Patria" inviando le notizie che le giungevano dal campo. Raggiunti il marito e il figlio in Lombardia per la precarietà della situazione, nel 1849 tornò a Livorno e si ritirò in campagna; qui, nel 1851, scrisse i "Discorsi di una donna alle giovani maritate del suo paese", in cui dimostra la necessità dell'educazione femminile e rivaluta il ruolo della donna nell'ambito della famiglia e della società.

 
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Scrittrici dimenticate:Erminia Fuà Fusinato

Post n°1887 pubblicato il 13 Febbraio 2012 da odette.teresa1958

Moglie di Arnaldo Fusinato, gli fu vicina nella lotta per l'indipendenza; dopo il 1870, a Roma, ebbe la direzione di istituti femminili. I suoi Versi (1874) sono ispirati all'amore per la famiglia e per la patria. Notevoli gli Scritti educativi (1873); postumi gli Scritti letterari (1882), raccolti da G. Ghivizzani, e Ricordi e lettere ai figli (1887).

 
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Scrittrici dimenticate:Teresah

Post n°1886 pubblicato il 13 Febbraio 2012 da odette.teresa1958

Térésahtereʃà›. - Pseudonimo della scrittrice Corinna Teresa Ubertis (Frassineto Po 1877 - Roma 1964), moglie del giornalista e uomo politico E. M. Gray (v.). Pubblicò numerosi volumi di versi (Il libro di Titania, 1908; Il cuore e il destino, 1910; ecc.) e di novelle (Pare un sogno, 1902; Il corpo e l'ombra, 1910; ecc.), e alcuni romanzi. Scrisse anche per il teatro (Il giudice, 1909, rappresentato da E. Zacconi; Per non morire, 1909; ecc.), e molti libri per l'infanzia, nei quali è forse il meglio della sua arte, fatta di finezze psicologiche e di delicate fantasie.

 
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Lavoro minorile in Inghilterra

Post n°1885 pubblicato il 13 Febbraio 2012 da odette.teresa1958

'età vittoriana divenne nota per l'impiego di minori ("lavoro minorile") in fabbriche, miniere e come spazzacamini. Il lavoro minorile, spesso nato a causa di ristrettezze economiche, giocò un ruolo importante fin dall'inizio della Rivoluzione Industriale: Charles Dickens per esempio, lavorò all'età di 12 anni in una fabbrica di lucidi da scarpe, essendo la sua famiglia in una prigione per debiti. Nel 1840, soltanto il 20% dei bambini di Londra possedeva una qualche scolarità. Intorno al 1860 circa la metà dei bambini d'età compresa tra 5 e 15 anni frequentava la scuola (compresa la Scuola domenicale).

I bambini dei poveri dovevano aiutare nel sostegno del bilancio familiare, spesso lavorando molte ore in attività pericolose per paghe molto basse. Bambini agili venivano impiegati come spazzacamini; i bambini più piccoli venivano impiegati per scivolar sotto i macchinari per recuperare i rocchetti di cotone; ed ancora i bambini venivano impiegati per lavorare nelle miniere di carbone, strisciando attraverso tunnel troppo stretti e bassi per gli adulti. I bambini lavoravano inoltre come fattorini, spazzini, lustrascarpe, fiammiferai, venditori di fiori o altri beni economici. Alcuni bambini intraprendevano il lavoro come apprendisti di rispettabili attività, come l'edilizia, o come collaboratori domestici (a metà del XVIII secolo c'erano circa 120.000 domestici a Londra). Le ore di lavoro erano molte: i muratori potevano lavorare anche 64 ore a settimana in estate e 52 in inverno, mentre i domestici lavoravano 80 ore a settimana. Molte ragazze lavoravano come prostitute (la maggior parte delle prostitute a Londra aveva tra i 15 e i 22 anni d'età).

"La mamma aspetta a casa, ha problemi di respirazione, ed è di complessione debole per il fatto di aver iniziato a lavorare molto piccola. Io devo badare a mio fratello e a mia sorella, è un lavoro molto sgradevole; non so nemmeno quante corse o viaggi ho fatto dal fondo della cava alla parete, penso in media 25 o 30; la distanza varia tra 200 e 500 metri. Porto circa 60 kg sulla schiena; devo chinarmi e trascinarmi nell'acqua, che spesso è alta fino ai polpacci." (Isabella Read, 12 anni, portatrice di carbone, testimonianza raccolta dalla Commissione Mineraria Ashley, 1842)

"Mio padre è morto da circa un anno; mia madre è vivente ed ha dieci figli, cinque maschi e cinque femmine; il più anziano di circa 30 anni, il più giovane di quattro; tre ragazze lavorano in fabbrica, tutti i ragazzi lavorano in miniera, due estrattori e tre portatori; uno vive a casa e non fa nulla; la mamma non lavora ma si occupa della casa. Tutte le mie sorelle sono state portatrici, ma tre sono entrate in fabbrica. Alice ci è andata perché le sue gambe si gonfiavano perché trasportava il carbone attraverso l'acqua fredda quando era sudata. Io non sono mai andata alla scuola regolare; vado a quella domenicale, ma non so leggere né scrivere; vado in miniera alle cinque in punto del mattino ed esco alle cinque del pomeriggio; faccio prima colazione con farinata d'avena; porto la cena con me, una focaccia, e la mangio mentre lavoro; non ho tempo di fermarmi o riposarmi per mangiare; non prendo nient'altro finché non torno a casa; a casa mangio carne e patate, ma la carne non tutti i giorni. Lavoro con i vestiti che indosso adesso, pantaloni e una giacca logora; quest'area calva sulla testa è dovuta al fatto che trascino i carrelli minerari; le mie gambe non sono mai gonfiate, ma quelle di mia sorella sì, per questo è andata in fabbrica; trascino i carrelli per un chilometro e mezzo circa sotto terra avanti e indietro; pesano circa 150 kg; ne trasporto 11 al giorno; indosso una cintura e una catena al lavoro per portare fuori i carrelli;" (Patience Kershaw, 17 anni, portatrice di carbone, testimonianza raccolta dalla Commissione Mineraria Ashley, 1842)

I bambini venivano mandati a lavorare già all'età di tre anni. Nelle miniere di carbone i bambini iniziavano a lavorare a cinque anni e generalmente morivano prima dei 25. Molti bambini (e adulti) lavoravano 16 ore al giorno. Nel 1802 e nel 1819 Leggi delle Fabbriche il limite delle ore di lavoro passò a 12 ore in fabbrica e nei cotonifici. Queste leggi erano ampiamente inefficaci e dopo molte agitazioni radicali, da parte, per esempio, del "Comitato Orario Ridotto" nel 1831, una commissione reale raccomandò nel 1833 che i bambini di 11-18 d'età dovessero lavorare al massimo 12 ore al giorno, i bambini di 9-11 massimo otto ore, mentre ai bambini sotto i nove anni non avrebbe dovuto essere permesso di lavorare. Questa legge, però, si applicava solo all'industria tessile, e altre agitazioni portarono ad una successiva legge nel 1847 con la quale si limitava a 10 ore l'orario di lavoro per bambini e adulti.

 
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Cartismo

Post n°1884 pubblicato il 13 Febbraio 2012 da odette.teresa1958

Il Cartismo fu un movimento politico-sociale, britannico, prevalentemente di uomini della "working-class", il cui nome derivava dalla People's Charter, ("Carta del Popolo"), presentata nel 1838 alla Camera dei Comuni con una petizione firmata da oltre un milione di persone. Il movimento era organizzato da Fergus O'Connor, avvocato di origini irlandesi.

Il documento, articolato in sei punti, rivendicava:

  1. il voto garantito ad ogni maschio di ventuno anni, sano di mente e mai condannato;
  2. il voto segreto per proteggere l'elettore nell'esercizio del suo diritto di voto;
  3. nessun obbligo di proprietà nella qualificazione per concorrere ad essere membro del Parlamento.
  4. l'indennità parlamentare, per consentire a tutti i lavoratori di servire lo Stato senza essere penalizzati economicamente;
  5. la revisione delle circoscrizioni elettorali, assicurando la stessa quantità di rappresentanti ad un pari numero di elettori;
  6. il Parlamento Annuale, che costituiva il metodo più efficace contro il ricatto e le intimidazioni.

La petizione fu nuovamente presentata nel 1842 con oltre tre milioni di firme. Il mancato accoglimento diede luogo a diverse dimostrazioni, che sfociarono anche in gravi casi di sangue.

Successivamente il movimento andò perdendo forza, sia per il raggiungimento di una maggiore prosperità, sia per le riforme attuate tra il 1867 e il 1887, soprattutto il Ballot Act del 1872, che ne accolsero di fatto gran parte delle richieste.

L'eredità del cartismo confluì quindi nel movimento socialista, di cui aveva anticipato alcuni elementi come la teoria del plusvalore.

 
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Luddismo

Post n°1883 pubblicato il 13 Febbraio 2012 da odette.teresa1958

Per luddismo si intende un movimento popolare sviluppatosi in Inghilterra all'inizio del XIX secolo caratterizzato dalla lotta all'introduzione delle macchine. Il movimento prende il nome da Ned Ludd, la cui esistenza è incerta, che nel 1779 spezzò un telaio in segno di protesta.

Le macchine erano considerate la causa della disoccupazione e dei bassi salari già da fine Settecento e la legge ne puniva duramente la distruzione o il danneggiamento.

Solo verso il 1811-1812 la protesta sfociò in un movimento che vide protagonisti operai e lavoratori a domicilio. Questi, impoveriti dallo sviluppo industriale, decisero di colpire impianti, macchine e prodotti.

Per sfuggire ai rigori della legge che vietava ogni associazione tra lavoratori, i luddisti dovettero agire in clandestinità, subendo condanne a morte e deportazioni.

Oltre a manifestare contro i nuovi metodi di produzione e a favore di precedenti forme di produzione legate al lavoro a domicilio, i luddisti posero i problemi che sarebbero stati fatti propri in seguito dalle organizzazioni sindacali (la cui nascita, come Trade Unions, risale appunto al 1824), come gli orari e le condizioni di lavoro, i minimi salari, il lavoro minorile e femminile.

 
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I Mollymaguires

Post n°1882 pubblicato il 13 Febbraio 2012 da odette.teresa1958

he Molly Maguires were members of an Irish-American secret group, whose members consisted mainly of coal miners. Many historians[who?] believe the "Mollies" were present in the anthracite coal fields of Pennsylvania in the United States from approximately the time of the American Civil War until a series of sensational arrests and trials in the years 1876−1878. The Molly Maguires were accused of kidnapping and other crimes, largely because of the allegations of one powerful industrialist (Franklin B. Gowen), and the testimony of one Pinkerton detective (James McParland). Fellow prisoners testified against the defendants, who were arrested by the Coal and Iron Police, who served Gowen, who acted as prosecutor in some of the trials.[1]

The trusts seem to have focused almost exclusively upon the Molly Maguires for criminal prosecution. Information passed from the Pinkerton detective, intended only for the detective agency and their client — the most powerful industrialist of the region — was apparently[vague] also provided to vigilantes who ambushed and murdered miners suspected of being Molly Maguires, as well as their families.[2] The industrialist standing to gain financially from the destruction of the striking union acted as prosecutor of some of the alleged Molly Maguires at their trials. Molly Maguire history is sometimes presented as the prosecution of an underground movement that was motivated by personal vendettas, and sometimes as a struggle between organized labor and powerful industrial forces. Whether membership in the Molly organization overlapped union membership to any appreciable extent remains open to conjecture.[3]

Contents [show
[edit] Mollies in Ireland

The Molly Maguires originated in Ireland, where secret societies with names such as Whiteboys and Peep o'Day Boys were common beginning in the 18th century and through most of the 19th century. In Making Sense of the Molly Maguires, historian Kevin Kenny traces "some institutional continuity" from the Molly Maguires, back to the Ribbonmen, and previously, to the Defenders.[4]

Another organization — the Ancient Order of Hibernians (AOH), with which the Molly Maguires have sometimes been associated — was founded in the United States, and is properly described as a fraternal organization. Although some believe that the Molly Maguires, Ribbonmen, and Ancient Order of Hibernians are different names for the same organization, Kenny has cast some doubt on such linkages, describing the practice of conflating these names as a strategy which "provided an important rationale for [the Molly Maguires'] eventual destruction". Kenny observes that most of the Ireland-based equivalents of the AOH were secret societies, and some were violent. Kenny describes a process of leaders from north-central and northwestern Ireland "[adapting] their AOH lodges to classic 'Ribbonite' purposes".[5]

Even though there was a specific organization called the Society of Ribbonmen, the term Ribbonism became a catchall expression for rural violence in Ireland. The Ancient Order of Hibernians was extended to Ireland by the Ribbonmen, according to the official history of the AOH. Kenny believes, "If the AOH was a transatlantic outgrowth of Ribbonism, it was clearly a peaceful fraternal society rather than a violent conspiratorial one." In some areas the terms Ribbonmen and Molly Maguires were used interchangeably. However, some have drawn distinctions between the Societies of Ribbonmen, who were regarded as "secular, cosmopolitan, and protonationalist", and the Molly Maguires who were "rural, local, and Gaelic".[6]

Agrarian rebellion in Ireland can be traced to local concerns and grievances relating to land usage, particularly as traditional socioeconomic practices such as small-scale potato cultivation were supplanted by the fencing and pasturing of land. Agrarian resistance often took the form of fence destruction, night-time plowing of croplands that had been converted to pasture, and killing, mutilating, or driving off livestock. In areas where the land had long been dedicated to small-scale, growing-season leases of farmland, called conacre, opposition was conceived as "retributive justice" that was intended "to correct transgressions against traditional moral and social codes". The Mollies believed that they were carrying out "a just law of their own in opposition to the inequities of landlord law, the police and court system, and the transgressions of land-grabbers." The Mollies' reaction to "land-grabbers" of the 1840s — surreptitiously digging up the land to render it useful only for conacre — followed similar practices by Whiteboys in the 1760s, and by another group called the Terry Alts in the 1820s and early 1830s.[7]

One area of Molly Maguire activity was County Donegal where they practiced rundale, in which land was divided for tenant usage by the tenants themselves, rather than according to the landowner's dictates. For example, the concept of "a cow's grass" acted as a measure of the land which was necessary to sustain one cow through summer grazing and winter fodder. The subdivision of land took into account the quality of grazing, and while some lots of land were frequently subdivided generationally among family members, other land was held in common. Although such practices had existed from "time immemorial", there were no written leases to protect the tenants. As landlords implemented new ways of using the land, such as "highly disruptive" experiments with intensive sheep farming, some tenants in Donegal and elsewhere were moved to resistance.[8]

Most landlords and their agents were Protestant, while the Molly Maguires were Roman Catholic — an exacerbating factor that complicated relations. The victims of agrarian violence were frequently Irish land agents, middlemen, and tenants. Merchants and millers were often threatened or attacked if their prices were high. Landlords' agents were threatened, beaten, and assassinated. New tenants on lands secured by evictions also became targets.[7] Local Molly Maguires leaders were reported to have sometimes dressed as women, i.e. as mothers begging for food for their children. The leader might approach a storekeeper and demand a donation of flour or groceries. If the storekeeper failed to provide, the Mollies would enter the store and take what they wanted, warning the owner of dire consequences if the incident was reported.[9]

There are a number of folk tales about the source of the Molly Maguires' name. Molly may have been a widow who was evicted from her house, inspiring her defenders to form a secret society to exact retribution. Molly Maguire may have been the owner of a shebeen, an illicit tavern, where the society met. Another story suggested the name was that of a fierce young woman who led men through the countryside on nighttime raids.[citation needed]

Kevin Kenny, an author who has written extensively on the Molly Maguires, believes the most likely explanation is simply the practice of men dressing up like women and taking a female name both as a disguise and simple form of social transgression. While the Whiteboys were known to wear white linen frocks over their clothing, the Mollies blackened their faces with burnt cork. Kenny noted similarities — particularly in face-blackening and in the donning of women's garments — with the practice of mummery, in which festive days were celebrated by mummers who traveled from door to door demanding food, money or drink as payment for performing. The Threshers, the Peep o'Day Boys, the Lady Rocks, and the Lady Clares also sometimes disguised themselves as women.[10]

[edit] Mollies in the United States

Some historians (such as Philip Rosen, former curator of the Holocaust Awareness Museum of the Delaware Valley[11]) believe that Irish immigrants brought a form of the Molly Maguires organization into America in the 19th century, and continued its activities as a clandestine society. They were located in a section of the anthracite coal fields dubbed the Coal Region, which included the Pennsylvania counties of Lackawanna, Luzerne, Columbia, Schuylkill, Carbon, and Northumberland. Irish miners in this organization employed the tactics of intimidation and violence used against Irish landlords during the "Land Wars" yet again in violent confrontations against the anthracite, or hard coal mining companies in the 19th century.[citation needed]

[edit] Historians disagree about the Molly Maguires

A legitimate self-help organization for Irish immigrants existed in the form of the Ancient Order of Hibernians (AOH), but it is generally accepted that the Mollies existed as a secret organization in Pennsylvania, and used the AOH as a "front". However, Joseph Rayback's 1966 volume, A History of American Labor claims the "identity of the Molly Maguires has never been proved".[12]

Authors who accept the existence of the Mollies as a violent and destructive group acknowledge a significant scholarship that questions the entire history. In The Pinkerton Story, authors James D. Horan and Howard Swiggett write sympathetically about the detective agency and its mission to bring the Mollies to justice. Yet they observe:

"The difficulty of achieving strict and fair accuracy in relation to the Mollie Maguires is very great. Sensible men have held there never even was such an organization... We do believe, however, that members of a secret organization, bound to each other by oath, used the facilities and personnel of the organization to carry out personal vendettas..."[13]

Such disagreements over a period when "labor was at war with capital, Democrat with Republican, Protestant with Catholic, and immigrant with native"[14] notwithstanding, the prevailing view is that the Maguires did exist and were affiliated with the AOH.

 
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Ti direi (Holan)

Post n°1881 pubblicato il 13 Febbraio 2012 da odette.teresa1958

Ti direi
di quelle nuvole smaltate di rosso
come unghia finte tolte al tramonto.
Ti direi
di quella coperta blu
che è mare arricciato nei miei pensieri.
Ti direi
Di quella Luna pazza
che ride alla morte dei sogni d'innocenza.

Non posso parlarti di poeti assolti
né redimerne i versi.
Anche se il paradiso fosse verità
non vuol dire che sia vero.
Non posso dirti di alberi sfrondati dal dolore
né di erba che cresce la speranza.
Anche se l'inferno fosse inganno
non vuol dire che sia falso.
Ti dico solo
cibati di vita fin quando è vera
anche se non vuol dire che sia reale.

 
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Libri dimenticati:Il canyon delle ombre

Post n°1880 pubblicato il 13 Febbraio 2012 da odette.teresa1958

Surreale romanzo di Clive Barker,molto bello

 
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Frase del giorno

Post n°1879 pubblicato il 13 Febbraio 2012 da odette.teresa1958

Mai fidarti di chi parla tanto d'amore,è pronto a mettertelo in quel posto prima di subito!

 
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