la vie en rose

Messere il voler volare senza ali
per raggiungere sovrumani anfratti del corpo e dell'anima
non sarebbe un atto d'egoismo per voi?
Possedere una voce prima d'esserne posseduto,
possedere passi di rumba su un cuore che batte a scroscio,
possedere sinuose danze di parole
innocenti
eppur dilagnanti
non sarebbe un male troppo insopportabile
per la vostra carne afflitta?

E allora messere, rubatene,
poichè non è vero che l'amore è alchimia
non è vero che l'amore è chimica
non è vero che l'amore è libertà,
l'amore è egoismo,
lamore è struggente pena
è desiderio di raggiunger un premo che innanzi a noi
non arretra,
ma avanza.

Rubatene messere,
non abbiate timore di incantesimi
di misteriose fate del lago
ai bordi del bosco tondo
là dove il limite della radura cancella all'occhio
l'arcano.
Rubatene,
ingordo e insolente
anche sotto voce
anche con un sospiro.

Bien, il y était une fois...pardonnez...c'era una volta una piccola bimba che viveva nelle campagne provenzali. aveva capelli lunghi e neri, occhi nocciola e correva sempre a perdiafiato in mezzo al prato di lavanda che stava al confine del podere. Là nessuno la vedeva, là poteva cadere, rialzarsi, gridare, ridere, raccogliere fiori e ficcarseli nei capelli, fermarsi d'un tratto e immobile accarezzare quel mare.
Là sognava. Sognava di un principe a cavallo, che sarebbe venuto un giorno a contrattare il prezzo del raccolto e che l'avrebbe vista e con se rapita. Sognava e rideva di quei sogni. Gli anni intnato passarono, nessun cavaliere, nessun contratto fino a che quella bimba non ci pensò più.
Divenne donna, fece tante cose in giro per il mondo, ma ha ancora i segni di quelle fanciullesche cadute sulle ginocchia. Poi, un giorno, d'incanto si trovò per coincidenza in un campo di lavanda, a parlare d'amore, a provare l'amore, a vivere l'amore ed ora, con paura, timore, deferenza salta da un prato verde con farfalle gialle a campi di lavanda a pergolati di glicine con mazzi di peonie tra le braccia e sospira.

Ho guardato dentro una bugia
e ho capito che è una malattia
che alla fine non si può guarire mai
e ho cercato di convincermi
... che tu non ce l'hai.

E ho guardato dentro casa tua
e ho capito che era una follia
avere pensato che fossi soltanto mia
e ho cercato di dimenticare
di non guardare.

E ho guardato la televisione
e mi è venuta come l'impressione
che mi stessero rubando il tempo e che tu...
... che tu mi rubi l'amore
ma poi ho camminato tanto e fuori
c'era un gran rumore...
che non ho più pensato a tutte queste cose.

E ho guardato dentro un'emozione
e ci ho visto dentro tanto amore
che ho capito perché non si comanda al cuore.

E va bene così...
senza parole... senza parole...
E va bene così, senza parole
E va bene così, senza parole

E guardando la televisione
mi è venuta come l'impressione
che mi stessero rubando il tempo e che tu...
che tu mi rubi l'amore
ma poi ho camminato tanto e fuori
c'era un grande sole
che non ho più pensato a tutte queste cose...

E va bene così...
senza parole... senza parole...
E va bene così, senza parole
E va bene così, senza parole