Rosario

MANGIARE


Cibo e erotismo sono da sempre il connubio ideale per godersi pienamente la vita, così ho pensato di raccontare un po' per scherzo, un po' inventando e un po' raccontando la verità, questa storia sperando che vi piaccia, a me ha soddisfatto parecchio
MANGIARE   Mi sono sempre chiesto perché donne così giovani siano attratte da uomini anche molto più grandi di loro, forse perché per noi uomini è quasi sempre l'opposto.   C'eravamo conosciuti per caso, stavo cercando un ristorante dove fermarmi a mangiare e, entrato in quel locale, mi si avvicina una ragazza biondina, magra con pantaloncini e camicetta verde pisello e un grembiule bianco; il viso è valorizzato da due occhioni da cerbiatta e dal nasino alla francese: davvero carina. Completata l'ordinazione lei si gira e noto che le gambe lunghe e affusolate finiscono con un culetto rotondo da prendere a morsi.
   Non mi capita spesso di soffermarmi a osservare una persona con simili pensieri per la testa, ma davvero avevo trovato quella ragazza sorridente molto sensuale.   Tornai ancora a mangiare in quel ristorante e cercai di nascondere il mio interesse ma forse non mi riuscì bene perché notai la sua aria infastidita. Allora lasciai perdere e a diradai le mie visite.Sarà stato per questo o perché le mancavano comunque quelle piccole attenzioni che le davo, o forse avevo male interpretato la sua insofferenza; e così questa volta fu lei ad avvicinarsi a me chiedendomi del mio lavoro, dei miei hobby, del perché avessi quel modo simpatico di parlare.   Poi nel periodo natalizio, con la scusa di una suoneria divertente, mi chiese di inviargliela e così mi carpì il numero di cellulare.Il giorno dopo mi arrivò questo sms: "Ciao sono Lucia, sai la cameriera del ristorante, quella col completino verde che ti fa impazzire"   La sorpresa mi lasciò un sorriso sulle labbra, soprattutto per il richiamo al vestito di cui non le avevo mai parlato.   Naturalmente risposi subito e iniziò uno scambio di messaggini sempre più intriganti finché in risposta a un mio complimento, fu di nuovo lei a prendere l'iniziativa:   "Sai che avrei voglia di stringerti fino a farti urlare"   La risposta che mi venne istintiva e andò anche oltre il mio volere   "E io avrei voglia di prendere a morsi quel tuo culetto impertinente"   "Sai cosa ho pensato? Perché non vieni alla festa del mio compleanno? La faccio a casa mia, ci saranno alcuni amici, ognuno porta qualcosa da mangiare e potresti partecipare anche tu"   "Cosa? A casa tua? Con i tuoi amici? Cosa c'entro io con loro, avranno la metà dei miei anni, e poi a che titolo sarei lì?"   "Non preoccuparti ti farò passare per il mio prof di filosofia, nessuno ci troverà niente di strano e poi, a una certa ora, ce ne andremo di sopra e potrai mangiarmi tutta"   E così sono ero arrivato sotto casa sua, mescolato ai suoi amici, con una scatola di cioccolatini in mano; loro invece con sacchetti di cibo chiuso in vaschette di alluminio: chissà cosa contenevano? Ma pensandoci bene   Non mi importava cosa gli altri avessero portato, a me interessava solo cosa poi avrei mangiato io"     Rosario, marzo 2016