Rosario

ARDITI


Il 4 novembre di quest'anno ricorrono i 100 anni dell'ultima guerra vinta dal nostro esercito contro gli invasori e invece ci fanno festeggiare il 25 aprile, il lavaggio dei cervelli continua.La prima guerra mondiale è stata pricipalmente una guerra di trincea combattuta da poveri contadini contro poveri contadini, assalti che portavano a inutili carneficine finché da parte di qualche ufficiale superiore è nata l'idea... e così nel 1917 venne creato il reparto d'assalto degli arditi
Forse non tutti conoscono il modo di combattere degli arditi. Questi uomini mentre le nostre artiglierie battevano le trincee nemiche, uscivano silenziosamente dalle nostre, si appostavano a ridosso di quelle avverse e appena cessava il fuoco dei cannoni, saltavano dentro le trincee nemiche e all'arma bianca seminavano il terrore fra gli austroungarici e uccidevano, facevano prigionieri e occupavano le postazione per lasciarle poi in custodia alla nostra fanteria (quando arrivava).Avevano dei simboli e delle mostrine particolari gli arditi: Il teschio con in bocca un pugnale, mostrine nere e il loro stemma, ma soprattutto avevano coraggio e valori.
Una delle più belle imprese di questi gloriosi italiani che dovremmo sempre onorare e ringraziare è stata la conquista del monte San Michele e di Gorizia e infine la battaglia finale che dal Piave li ha portati a Vittorio Veneto dove hanno costretto alla resa l'esercito Austro-Ungarico.Ma credo sia più appossionante la storia come viene raccontata da Carlo Lucarelli                                                      Penso di poter parlare degli arditi perché mio nonno è stato uno di loro, e si è portato a casa dal San Gabriele una pallottola che ancora è ben piantata nellìosso della sua spalla e nessuno più gli toglierà, oltre a qualche medaglia che si è guadagnato per la nostra Italia. E per onorare lui e tutti gli uomini come lui che metto questa canzoneperché l'altro nostro grande alleato è stato il fiume Piave che proprio in questi giorni ci ha dato prova di cosa è stato capace di fare alle truppe nemiche durante la battaglia del solstizio