L'Archetipo

Le paludi (continua...)


Dietro un fitto canneto, una figura nascosta osservò la scena sconcertata.Non si era mai trovata davanti ad un esemplare così idiota come quella femmina seduta nel pantano.Un fugace sorriso divertito gli increspò le labbra, ma fu un attimo, spazzato via dal dolore pulsante al fianco.Inalò a fatica l'ossigeno rarefatto di quell'aria satura di umidità e anidride carbonica, ma i suoi polmoni abituati alle immense distese del cielo gli si strinsero nel petto indolenziti.La penombra lo circondava e solo di rado sottili raggi di sole s'intrufolavano attraverso l'intrico dei rami sulla sua testa.Uno spasmo più forte l'assalì d'improvviso, laddove la spada aveva lacerato la carne, affondando nel fianco in profondità.Sopraffatto vacillò, trattenendo a stento un mugolio. Dal naso uscì copioso un liquido caldo dal sapore ferrigno."Non posso più perdere tempo"pensò guardandosi le dita sporche di sangue.