L'Archetipo

Le paludi (continua...)


Hanna si riscosse guardinga. Le mosche ronzarono infastidite.C'era qualcosa dietro al fitto canneto. A fatica si rialzò, cercando di muoversi in silenzio, il che risultò più difficile del previsto, visto che lo strato di fango le si era appiccicato ai pantaloni e i talloni si erano incuneati nel terreno, ma sgusciando e sbuffando riuscì ad indietreggiare, fino ad un groviglio di canne e cespugli, tenendo d'occhio il punto da cui provenivano quegli strani rumori.Con il braccio buono, cercò di aprirsi un varco, stando bene attenta a non sfiorare la punta della freccia con qualche movimento involontario."Prima o poi dovrò estrarla" pensò inorridita.Fu un attimo. Un brandello del pigiama s'impigliò in una canna, che si piegò senza spezzarsi e dopo pochi passi, Hanna si sentì sbalzare all'indietro caracollando miseramente tra la vegetazione.Presa alla sprovvista non ebbe il tempo di proteggersi la spalla ferita. Una scarica bruciante le risalì il braccio e, incapace di trattenersi prese ad urlare dal dolore, mentre davanti agli occhi esplodevano miriadi di puntini colorati.