la vita secondo Ari

Post N° 17


Giovedì mattina, in una delle mie rare uscite in centro, vedo casualmente un ragazzo che usciva nel gruppo di cui facevo parte diversi anni fa. Spontaneamente alzo la mano per salutarlo e lui mi fa un cenno con la testa prima di salire in auto. Allora? Che c'è di strano?C'è di strano che non abbiamo avuto mai niente in comune, se non qualche amico, e se ci rivolgevamo la parola era per beccarci a vicenda ma c'è sempre stato un certo rispetto proprio per le nostre differenze. Non siamo mai stati amici e ci siamo sempre detti tutto in faccia senza paura di offenderci, senza paura di deluderci, con una schiettezza che non ho mai avuto con i miei "amici".Che strano, se incontro gli altri del gruppo li saluto a malapena e a dire la verità preferisco non vederli, ma la cosa è reciproca. Non ho mai litigato con loro, non gli ho mai detto che li ritenevo un branco di idioti ogni volta che organizzavano una serata, ma gli volevo bene, non gli ho mai detto che mi sentivo più sola in quelle serate che a casa davanti la televisione. Il risultato è che all'ennesima festa ho preso e me ne sono andata, dopo aver salutato, non sono più uscita e nessuno mi ha mai chiamato. Fine di due amicizie durate anni che sembravano dover essere eterne.Adesso apprezzo molto le persone diverse da me che hanno voglia di scontrarsi e si divertono a discutere invece di fare tanto gli amiconi.Buona serata a tutti!