La Voce Di Digiland

Quando la libertà era solo un inno disperato, da lasciare in eredità ai propri figli..."Fatti libero".


IL TESTAMENTONon voglio che tu sia lo zimbello del mondo.Ti lascio il sole, che lasciò mio padre a me.Le stelle brilleranno eguali e uguali t'indurranno le notti a dolce sonno.Il mare t'empirà di sogni.Ti lascio il mio sorriso amareggiato. Fanne scialo ma non tradirmi.Il mondo è povero oggi.Si è tanto insanguinato questo mondo ed è rimasto povero.Diventa ricco tu, guadagnando l'amore del mondo.Ti lascio la mia lotta incompiuta e l'arma con la canna arroventata.Non l'appendere al muro, il mondo ne ha bisogno!Ti lascio i simulacri degli eroi con le mani mozzate, ragazzi come te che non feceroin tempo ad assumere austera forma d'uomo.Madri vestite a bruno. Fanciulle violentate.Ti lascio la memoria di Belsen e di Auschwitz.Fa presto a farti grande.Nutri bene il tuo gracile cuore con la carne della pace nel mondo, ragazzo, ragazza.Impara che milioni di fratelli innocenti svanirono, un tratto, nelle nevi gelate, in unatomba comune e spregiata.Si chiamano nemici. Già, i nemici dell'odio.Ti lascio l'indirizzo della tomba, perchè tu vada a leggere l'epigrafe.Ti lascio accampamenti di una città con tanti prigionieri.Dicono sempre sì, ma dentro loro mugghia l'imprigionato no dell'uomo libero.Anch'io sono di quelli che dicono di fuori il sì della necessità, ma nutro dentro il no.Così è stato il mio tempo.Gira l'occhio dolce al nostro crepuscolo amaro.Il pane è fatto pietra, l'acqua fango, la verità un uccello che non canta.E' questo che ti lascio.Io conquistai il coraggio di essere fiero.Ma tu sforzati di vivere, salta il fosso, da solo, e fatti libero.Attendo nuove. E' questo che ti lascio.                                                                                    (Kriton Athanasulis)