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Cliccando http://www.box404.net/nick/index.php?b  si procede ad una originalissima elaborazione del nickname ANCESTRALE di una url. "La Voce di Megaride" ha ottenuto una certificazione ancestrale  a dir poco sconcertante poichè perfettamente in linea con lo spirito della Sirena fondatrice di Napoli che, oggidì, non è più nostalgicamente avvezza alle melodie di un canto ma alla rivendicazione urlata della propria Dignità. "Furious Beauty", Bellezza Furiosa, è il senso animico de La Voce di Megaride, prorompente femminilità di una bellissima entità marina, non umana ma umanizzante, fiera e appassionata come quella divinità delle nostre origini, del nostro mondo sùdico  elementale; il nostro Deva progenitore, figlio della Verità e delle mille benedizioni del Cielo, che noi napoletani abbiamo offeso.
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Una spy-story la scomparsa della dottoressa Tirone!

Post n°1272 pubblicato il 13 Novembre 2009 da vocedimegaride
 

di Marina Salvadore

Ci sono ricascata!.. Mi sono infilata in un altro mistero d'Italia che riguarda, questa volta, la "dottoressa Tirone", della quale - da almeno due anni - non si hanno notizie, a parte la recentissima recuperata in rete da me che la cercavo per inserirla nel ricompattato gruppo di “vecchie glorie” della prima Televisione Privata d’Italia: Napoli Canale 21… Una scrupolosa giornalista, Rita Pennarola, in grave ambascia per lei, ne annunciava in rete il misterioso decesso databile al 3 marzo 2008, per una grave malattia, non esimendosi di rilevare, accorata e mortificata come me che la leggevo, che la Stampa, l'Ordine dei Medici, le illustri frequentazioni, i familiari non ne avessero dato notizia, ne’ omaggiata la memoria: Manuela era un personaggio pubblico molto noto alle cronache non solo televisivamente, a riguardo della sua attività professionale o per il gossip della mondanità del quale s’era incautamente ammantata quanto, soprattutto, per le cronache giudiziarie che l'hanno riguardata (dall’indegno fallimento della sua farmaceutica, scaturito dal ridicolo, assurdo, contenzioso per la riscossione non autorizzata di un vaglia postale del valore di ben 156.000…LIRE!!!… all'eredità di Guttuso, suo “contemplativo” amante!). Ho incontrato Manuela ai miei esordi in Canale 21, mi risultava molto simpatica, nonostante quella sua istintiva voracità di vita e sregolatezza furiosa, quasi compulsiva, dei suoi appetiti (da far inorridire qualunque “dietologa” e “bizzoca”!)… 
che celava, probabilmente, un desiderio represso di dolce accoglienza, di calore umano… una sorta di fragilità interiore che aveva condannato questa donna – desiderata ma non amata – a scontare il peccato della sua prorompente fisicità, della sua “immagine” o – come si suol dire – la dannazione del  “phisique du rol”. A causa di ciò, suppongo, ella avesse maturato un carattere ed una personalità di copertura un po’ egotici: aggredire per difendersi! Certamente, la sua opulenta fisicità, i suoi “colori”, la sua altezza, persino il tono imperioso della sua voce (simile alle trombe di richiamo alla battaglia!), concorrevano a farne la rappresentazione di una spietata amazzone. Magari, chissà, si trascinava sin da bambina questa feroce “discrasia” tra l’essere e l’apparire. Era quindi odiata dalle donne che non riuscivano a competere con lei ed al tempo stesso “trofeo” per stupidi omuncoli ai quali faceva funzione di lussuosa tappezzeria! Ero molto giovane, ai tempi in cui la conobbi; ancora beccavo mazzate con la cucchiarella e il battipanni da mia madre, se trasgredivo ai suoi severi principi educativi… avevo un fidanzato; quello che, poi, avrei sposato ( per tale evento lasciai Canale 21!)… quindi capirete come e quanto il favoleggiare continuo sulle imprese private della valchiria Tirone, condito di fantasiose congetture ed anche volgare gossip, accentuasse la mia attenzione su questa donna alla quale avevo carpito, nonostante l’apparenza, sprazzi di verità! Un simpatico episodio personale ancora me la rese più affascinante tabù e quasi mi inorgoglì: notoriamente, ella si accompagnava ad un illustre ed attempato intellettuale napoletano che non cito perché è deceduto… ero seduta, di spalle all’ingresso, nella sala della redazione di Canale 21, per preparare con le grandi firme del Roma e de Il Mattino che la componevano il VG21, quando silenziosamente dietro di me si materializzò qualcuno che mi mollò un sonoro ceffone! Mi girai di scatto e scorsi un’anziana signora – la legittima consorte dell’illustre personaggio – che più stupita e dolorante di me prendeva a scusarsi in mille modi, per avermi scambiata con la Tirone! Quindi, riparato al suo errore, la battagliera signora salì ai piani superiori e… fu un macello! I fedifraghi, il giorno dopo, portavano il gesso!  Queste leziosità riferisco, solo per tracciarne un ritratto, il più possibile veritiero, degli albori della Tirone in TV, per capire le possibili sue mutazioni prima di cambiare registro e calarvi mei risvolti noir di una autentica spy-story che ormai la riguarda. Che ci riguarda!  E' sconcertante il fatto che - in rete - dopo appena nove giorni dalla sua presunta prematura scomparsa, un sito demenziale detto TOTOMORTI "fai morire il tuo personaggio preferito" riportava proprio la scheda biografica e la foto di Manuela!!! Agghiacciante! Ho contattato quindi Rita Pennarola, autrice di quel “messaggio in bottiglia” lanciato da una zattera in mezzo all’oceano, segnalandole tal cosa e lanciando a mia volta un appello ai veterani della Televisione privata, per risolvere l'enigma di questa "sparizione". Manuela era, infatti, di nuovo al centro dei suoi grandi casini giudiziari: stava perdendo la proprietà di una casa a Capri, in via Krupp, per gli strascichi delle sue questioni processuali… ma stava, però, anche per pubblicare un suo libro, compiutamente esercitava la professione medica in due studi napoletani; non solo: aggiornava anche il suo sito www.dottoressatirone.it . Ne' il portiere di casa, ne' i suoi colleghi con cui condivideva gli studi medici - interrogati - hanno saputo essere precisi sulle sorti di Manuela! Addirittura, due giornalisti stavano scrivendo un libro su di lei. Che fine hanno fatto? Chi sono? E' un mistero!  Se davvero la "dottoressa Tirone" ha lasciato questo mondo, meriterebbe almeno di essere ricordata da NOI “televisivi” ed ex tali, essendo stata, ella, una delle colonne portanti della Televisione! Rita Pennarola racconta: Ho sentito Manuela al telefono nel febbraio 2008. Mi chiama sul cellulare una domenica, ero per strada. Nella precedente telefonata - risalente ad un paio di mesi prima, o di piu' - mi aveva accennato ad un malanno fisico, accertamenti in corso, forse qualcosa di serio, ma il suo tono era brillante come sempre. A febbraio mi chiede a bruciapelo se voglio dare un'occhiata al libro che due giornalisti stanno scrivendo su di lei. Accetto, naturalmente. Ci sentiamo nei prossimi giorni, le dico. Ed e' stata l'ultima volta. Il suo cellulare staccato, un paio di mesi piu' tardi, non riusci' ad insospettirmi. A giugno un'amica radiologa ci consegna il bollettino dell'Ordine dei medici della Campania. Il nome della “Dottoressa Alma Manuela Tirone” e' nella rubrica “Ricordiamoli insieme”, fra i colleghi scomparsi. Un tuffo al cuore, cominciamo le ricerche. Il suo sito internet e' ancora super-attivo, addirittura nel forum e' presente una risposta ad un lettore firmata da Manuela l'8 aprile. Ma all'Ordine, dopo aver effettuato controlli, risulta che esiste un certificato di morte del 3 marzo. Poche settimane dopo quella telefonata frettolosa per strada. Altro giro sul web: Wikipedia - che ne traccia un'accurata biografia - la da' ancora viva. E non esiste traccia da nessuna parte di un suo decesso. Vado a riguardare con piu' attenzione l'autobiografia sul suo sito: si ferma a dicembre 2007, e con luminose prospettive. Pare che si aspettasse qualcosa di grande per il 2008, forse si intravedeva la possibilita' di rientrare in qualche modo in quella proprieta' di via Krupp, a Capri, che le era stata sottratta - fra gli altri beni - ai tempi del “fallimento” .Altro giro fra i portieri dei palazzi napoletani, quello di via Bracco dove aveva un domicilio, poi l'altro di via Cervantes, dove ci rimandano per trovare traccia di uno studio professionale. La notizia della sua morte era stata data proprio dal custode di via Cervantes, quando aveva rimandato indietro una circolare che le era stata inviata dal Sumai, il sindacato medico al quale era iscritta. «E' stato cosi' - ci dice il segretario del Sumai, Gabriele Peperoni - che ho appreso la notizia e l'ho data all'Ordine dei medici». Qualcosa di analogo spiega Paolo Loperto, il collega che la ospitava talvolta nel suo studio: «Se vi foste fatti vivi prima avrei potuto consegnarvi l'armadietto con le sue cose, niente di valore materiale, ma forse di rilevanza affettiva. Invece, dopo due mesi in cui nessuno e' venuto a richiederlo, a causa di un trasloco ho dovuto buttar via tutto. Sapevamo comunque che la dottoressa era ammalata». Forse un cancro. Forse al seno.Chiediamo ai colleghi del Mattino se esiste traccia della notizia in archivio. Non c'e'. E nessuno ha voglia di scriverne. Possibile che sia scomparsa cosi', nel nulla? Giriamo la domanda alla redazione di “Chi l'ha visto”. Del caso si occupa un giovane giornalista di origine napoletana, Gianluca Nappo. L'inviata e' Raffaella Notariale. Vengono, acquisiscono filmati e notizie. Poi non se ne fa niente. Una nipote (figlia di una sorella che vive a Milano, dice il custode dello stabile in via Sthendal, dove pare si fosse trasferita) avrebbe chiuso la casa, portato via con se' anche Paolina. E Manuela sarebbe morta a Roma quel 3 marzo.”
Non finisce qui, lanciato il mio appello alle vecchie glorie di Canale 21, Stefania Sala –giornalista scientifica – risponde immediatamente segnalandomi http://labbarra.blogspot.com con un redazionale del 9 marzo 2009 – primo anniversario della sua “morte” - annuncia: Care mamme, cari papà: quest'oggi il salotto della Barra si imbottisce di adipe e si trasforma nel Salotto dei Grassottelli per ospitare la mitica dottoressa Tirone (segue scheda biografica)… Dalla regia ci dicono che la dottoressa Tirone è ancora in onda su qualche emittente via satellite: amici grassottelli, aiutateci a trovarla. Quali sono queste emittenti satellitari? In quali case si affaccia ancora dallo schermo Alma Manuela Tirone? Facciamo appello a chiunque possa fornirci elementi utili a risolvere la  “scomparsa” di un personaggio tutt’altro che anonima persona! E’ stata forse rapita dagli extraterrestri? Ci piacerebbe saperla viva e vegeta, in giro per il mondo, la Valchiria di Canale 21! Speriamo, sinceramente, ch’ella si stia prendendo gioco di noi ma se così non fosse chiediamo per lei il rispetto della VERITA’ e l’omaggio che la sua memoria merita, da parte dei colleghi e di quel suo vasto ed affezionato pubblico. Beceri anche i  raffronti  che già sento aleggiare nell’aere:, perché la Tirone e Wanna Marchi sono come la seta e la lana!

 
 
 
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PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
immagine                                                   www.inarsciociaria.it 

 

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E' dedicato agli amici del nostro foglio meridionalista questo video, tratto da QUARK - RAI 1, condotto da Piero ed Alberto Angela, che documenta le origini della Nostra Città ed il nome del nostro blog.

 

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I consigli di bellezza
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RITENZIONE IDRICA? - Nella pentola più grande di cui disponete, riempita d'acqua fredda, ponete due grosse cipolle spaccate in quattro ed un bel tralcio d'edera. Ponete sul fuoco e lasciate bollire per 20 minuti. Lasciate intiepidire e riversate l'acqua in un catino capiente per procedere - a piacere - ad un maniluvio o ad un pediluvio per circa 10 minuti. Chi è ipotesa provveda alla sera, prima di coricarsi, al "bagno"; chi soffre di ipertensione potrà trovare ulteriore beneficio nel sottoporsi alla cura, al mattino. E' un rimedio davvero efficace!


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