La voce di Megaride

Contrada Reality Show


La POSTUMA, inutile orgia mediatica sul caso Contrada continua. "Domenica In – L’Arena: questo pomeriggio l’esclusiva con Bruno Contrada nello spazio di Massimo Giletti"... Del resto, lo scialbo mondo della disinformazione non ce lo dice ma è stufo di masticare solo di spread, di eurozona, di banche e delle quotazioni alla Borsa del Prezzemolo (messo fuorilegge, peraltro, dall'UE come la marijuana, in favore di globalizzazione in salsa di OGM). Mandrie di "giornalai" ruminano controvoglia e muggiscono nel medesimo tono monocorde e incomprensibile dei "sciùr padroni della ferriera"; mai tanto si straparlò ossessivamente di danaro, come ora che di danaro non ce n'é più! Il solito "Contrada buono a tutti gli usi" in questi vent'anni della nostra ingloriosa STORIA, cala a puntino soprattutto ora, quale "originale" elemento di rottura in ogni palinsesto o menabò di notiziario: basta prelevarlo al domicilio, come un pupazzo, caricarlo su una seggetta dinanzi ad una telecamera e ad un microfono ed ecco che l'"audience" sale e la promozione pubblicitaria per chi malcelatamente lo detiene come gadget o brand aziendale è assicurata! Credo non sia dissimile, questa barbara strumentalizzazione, da un ennesimo grave oltraggio alla Dignità di Bruno Contrada, come "scientificamente" esposto nel precedente redazionale intitolato "... ed ora tutti riscoprono Contrada " . In breve, la gestione dell'immagine di Bruno Contrada e della sua dolorosa odissea, si appresta ad essere l'asso nella manica di quanti cercavano da tempo idee di "nuovi investimenti" in popolarità... e non mi riferisco solo ai giornalai e "bravi conduttori"!... Sia chiaro che se Totò Riina fosse uscito di galera, gli avrebbero riservato la medesima attenzione ed i medesimi spazi che in malafede e per tornaconto personale qualche sfruttatore sta ORA dedicando - imbibita di carità pelosa -  a Contrada. Anni fa - non ricordo neppure quanti - dietro le quinte di uno spettacolo estivo in Ciociaria, ebbi modo di parlare con Giletti del caso Contrada e dell'opportunità di dare voce a quel vecchio dimenticato come un ombrello nel laboratorio di Cesare Lombroso. In verità, Giletti mostrò sincero umano interesse per la vicenda e "parlottammo" del più e del meno sulle serie opportunità di trattare in tivvù - ed a che titolo - un caso così "delicato" ... mi affidò quindi - per l'opportuno scambio di recapiti e di materiale - ad una "collaboratrice" che lo accompagnava, tale Mickey. Per più di un anno, la tale Mickey - sull'onda anche di una simpatia istintiva - prese quasi quotidianamente a telefonarmi ed a scrivermi, spaziando dal caso Contrada ad altre e ben diverse cose, quali la realizzazione di un originale format-tv per il quale mi chiese collaborazione in veste di co-autore. Ovunque fosse in tournée con Giletti, per le piazze d'Italia, Mickey mi telefonava e mi raccontava le meraviglie di quei tour; in verità, non capivo da dove scaturisse tutto quell'interessamento affettuoso per me: non ero, di certo, più famosa di lei e non lavoravo nello staff di alcun autorevole personaggio pubblico... mah!.. Tutti i miei ripetuti inviti ad occuparsi del caso Contrada venivano comunque puntualmente depistati e sommersi sotto valanghe di nuove proposte di collaborazione.... Secondo me, il buon Giletti manco lo sapeva... Dopo mesi e mesi, per mettere alla prova la sincerità di Mickey (ma anche perchè cominciavo a nutrire dubbi sulla sua attività lavorativa), la misi in contatto diretto con Ida ed Anna, le sorelle di Bruno Contrada, visto che la figura di tolla l'avevo ormai fatta, millantando presso la famiglia di Contrada ed il Comitato per Bruno, l'autorevole ed umano interesse della redazione di Giletti e l' "imminente" scoop televisivo! Anche loro, per lungo tempo, furono tempestate di misericordiose e lacrimevoli... quanto improduttive... telefonate di Mickey, tanto che presero a sorriderne, seppure infastidite. Allora, in un guizzo di orgoglio residuo, passati mesi e mesi... forse anni... dall'incontro ciociaro...  risolsi di partecipare attraverso Mickey a Giletti la richiesta di un'istanza al Ministero Difesa ed al Tribunale di Sorveglianza (Contrada era ristretto in un carcere militare) utile alla concessione di un permesso speciale per poter intervistare il celebre detenuto. Chiesi, inoltre, non fidandomi dei mezzi elettronici e "non disponendo" di fax che l'istanza firmata in originale mi fosse recapitata per il successivo inoltro all'avvocato di Contrada, onde seguire il regolare iter "burosauro"... Mi giunse - e la conservo ancora agli atti - dopo qualche settimana... una paginetta scritta a mano e firmata dal "presunto" Giletti che so essere di buona cultura: sgrammaticata, per essere quella di un affermato giornalista di buona famiglia.... inoltre, non era compilata su carta intestata della redazione de L'Arena/Rai ma il foglio un po' consunto recava il logo di una sorta di agenzia di modelle e spettacolo che, da una ricerca opportunamente svolta in rete e con spirito investigativo maturato dalla sottoscritta in tutto questo tempo, risultava DEFUNTA e SEPOLTA; INESISTENTE, dopo aver realizzato qualche  di moda per parrucchieri in qualche sagra di paese!!! No comment. Giudicate voi!in foto: "Zio Tibia"