La voce di Megaride

ITALIOTI


di Marina SalvadoreCi eravamo ripromessi di non occuparci più - assolto con insuccesso il nostro compito - dell'ignobile caso Contrada... quando in data odierna siamo stati "invitati" a sostenere sul socialnetwork Facebook un'originale "crociata" in favore di "BRUNO CONTRADA SENATORE A VITA" , così affettuosamente promossa: "Proponiamo Contrada a senatore a vita nel Parlamento in progress. Se l’istituzione ha ancora un senso, uomini come lui non possono che onorarla. Perché di ridargli onore e dignità alla fin fine si tratta. Anche per rimuovere un pesante senso di colpa che, come società civile, c’opprime il cuore da quel Natale amaro..""Che minchiata!", il nostro istintivo giudizio sulla balzana idea...e, rivolgendoci agli estensori del progetto umanitario, pur condividendone l'affetto e la stima per Bruno Contrada, ponevamo dubbiosi il nostro quesito:"...ma se nonostante il Porcellum è stata sollevata la questione dell'incandidabilità di soggetti su cui grava condanna... come cappero pensate di nominare senatore a vita un uomo che (benché vittima di un complotto feroce) è stato condannato per "reati contro lo Stato"? Generalmente (anche se non é così, nella realtà, vedi caso Monti) i senatori a vita sono coloro che per MERITI SPECIALI hanno contribuito alla  sviluppo morale (seh... seh!) culturale, scientifico, artistico eccetera eccetera del "Paese"! Mi meraviglia molto che siano persone che hanno dimestichezza con la LEGGE a proporre questa cosa".....
Per dovere di cronaca riportiamo al solo giudizio dei numerosi amici e sostenitori dell'ex Comitato la seguente, squallida discussione apertasi con un'interlocutrice poco perspicace e scarsamente informata sui pregressi giudiziari, perché siano consapevoli dei penosi e controproducenti strascichi populisti ch'è costretto a subire, oggi, un UOMO  che ha preferito vivere stoicamente l'inferno pur di non venire mai meno alla sua immensa DIGNITA', neppure quando gli proposero di chiedere la GRAZIA al Presidente della Repubblica... E se lo lasciassimo FINALMENTE libero di decidere per se', mettendo a frutto la sua proverbiale lucidità e competenza?... Ecco qua, il penoso scambio:G.d'A : Della condanna a Bruno Contrada troppo ci sarebbe da dire. Ma mi faccia il piacere..........Prima di dire qualcosa bisognerebbe essere a conosceza dei fattiMegaride: forse lei ignora che PER LUNGHI ANNI e fino a FINE-PENA sono stata responsabile del COMITATO BRUNO CONTRADA: unico a tenere sempre i riflettori accesi sul caso e sull'UOMO quand'erano stati occultati e dimenticati nelle Patrie Galere! Il mio commento in questa bacheca è razionalmente riferito all'improponibilità formale ed essenziale dell'evento! S'informi, lei, prima di intervenire nella discussione!G.d'A: Credo di essere abbastanza informata essendo una carissima amica di Bruno ContradaMegaride: anch'io!... ed ho letto anche tutti gli atti... cosa che in pochi hanno fatto, com'é evidente! Credo che lo stesso Bruno Contrada, conoscendone il rigore, non approverebbe questa "provocazione", peraltro accompagnata da una foto che lo ritrae in uniforme da galeotto dietro le sbarre di S.Maria Capua Vetere! Rifletta!G.d'A: Avrà passato nottate a leggere...................................Megaride: non amo peritarmi con lei: dica cose intelligenti e si risparmi inutili battute.. se non conosce gli argomenti: non ci ho perso solo le nottate - come dice lei - ma anche tante altre cose, quando difendere Contrada era quasi "reato"...L'incipit nella pagina dell'evento è ripreso testualmente dall'ultimo capoverso della accorata recensione di Francesco Greco sul Giornale di Puglia in ordine all'ottimo libro di "Contrada con la Leviti". Indubbiamente, lo stile ed il lessico di Greco sono di ottimo livello letterario e lirico, ad eccezione - appunto - dell'improponibile appassionato "sogno" emotivamente urlato, fuori da ogni logica istituzionale, nell'ultimo capoverso che postula il più intimo desiderio dei tanti sostenitori di Contrada...  ma "leggendo e mirando  interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi", l'epistemologia di un precedente assioma svela alcune incongruenze, sulla base di soliti (o solidi?) luoghi comuni insiti nella cultura di regime. Leggete: "...  Si dà enfasi al suo (di Contrada) rapporto dialettico con Falcone e Borsellino, com’è fra uomini con la “u” maiuscola: magari tesse la sudicia tela anche chi li lasciò soli favorendo la fine e oggi s’appropria della memoria creando un clima adatto affinché anche chi ha raccolto il loro testimone (Antonino Ingroia) debba essere mandato in Guatemala senza che l’opinionismo dop e il corsivismo dello spettacolo meni un po’ di scandalo, almeno per l’ammuina borbonica."... Insospettabilmente, il buon letterato recensore, (meridionale?) e pubblicista su un foglio digitale pugliese, tira fuori il solito falso storico del "facìte ammuìna!" che sarebbe stato, a cura degli invasori piemontesi, un comando contenuto nel Regolamento da impiegare a bordo dei legni e dei bastimenti della Real Marina del Regno delle Due Sicilie del 1841 ... ad onta di quei Borbone, sovrani del Sud, sotto cui fu addirittura varato il primo Codice Marittimo, adottato integralmente, poi, da tante altre potenze europee, Oggi, non fa più chic spacciarsi per intellettuali praticando la vena esaurita dell'antiborbonismo; persino i più illustri "giacobini" concordano sul falso storico del trito e ritrito Facite Ammuina. Evidentemente, Greco ignora anche che a tradire in casa i sovrani del Sud ed a svenderli agli invasori fu proprio il Capo della Polizia borbonica; un detestabile poliziotto traditore dello Stato, la cui figura fa a cazzotti con il "nostro" SuperPoliziotto. In virtù di reiterazione d'ignoranza identitaria radical-chic, Greco, si è perso la migliore occasione per poter effettuare il più degno e vincente confronto tra il nobilissimo Contrada ed il più indegno "sbirro" che la Polizia annoveri tra i suoi antenati, Liborio Romano! L'"evento" sul socialnetwork ha conteggiato sino ad oggi un'ottantina di adesioni ed a parte l'incongruenza manifesta della interlocutrice di cui sopra, che ha continuato a "sfottere", ha raccattato alcune altre originalissime "perle", tra le quali, questa:A,C.:Cara M. , è vero che la nuova legge prevede l' illegibilità (voleva dire "ineleggibilità") di chi ha subito condanne ma il senatore a vita viene nominato dal presidente della Repubblica e non é eletto quindi teoricamente Bruno Crontada può essere nominato senatore a vita e solo su discrezione del Presidente  ciaoMegaride: da chi? dallo stesso presidente che gli negò la Grazia... o dal suo prossimo successore che - comunque - manterrebbe anche il doppio incarico costituzionale di presidente del CSM? Ma su quale pianeta vivete?Non proseguiamo oltre; bastano queste poche battute a delineare tutto un universo di italioti che, come galassie di antimateria (cerebrale) ruotano, OGGI e SOLO OGGI, attorno ad un UOMO che senza piazzate e teatrini di pupi siciliani e accorate sceneggiate napoletane, tendenti alla ridicolizzazione vulgare, é libero di provvedere FINALMENTE a se stesso ed alla sua meritata riabilitazione nella storia d'Italia... Senza patetiche Armate BrancaleoneTanto vi dovevo!  (l'immagine è quella infelicemente riprodotta dai "crociati" sulla pagina dell'improbabile  "evento")