La voce di Megaride

CORONE d'ITALIA


di Marina Salvadore
Detesto le triviali spacconate di Fabrizio Corona ma, OGGI, mi schiero al suo fianco e ritengo di non essere la sola; al contrario: questo antipaticissimo Peter Pan, quintessenza della peggiore milanesità che ha scalzato dai tronetti della ex "capitale morale" i rassicuranti e panciuti "commenda" del millennio passato, si è guadagnato un esercito di sostenitori. Chi avrebbe mai pensato, fino a pochi mesi fa, di convertire in martire ingiustiziato l'odioso bullo che in molti avremmo voluto prendere a schiaffoni? Nella "Milano da bere" e fino all'odierna "Milano da annegare", io, ci ho dipanato più della metà della mia vita... da residente proprio nell'area "spaziale" e trasgressiva (in evoluzione o involuzione, fate voi...)  dell'area urbana detta "Garibaldi" che ha soppiantato in tutto e per tutto i quartieri blasé del Centro Storico, da Brera al decaduto "quadrilatero della Moda" e limitrofi, decaduti ed ormai desertificati... La nouvelle vague meneghina, autoctona o di importazione, erede dei peggiori ed empi esempi dei padri, ha semplicemente scelto la via dell'essenzialità, deprivando - per accumulare in fretta - delle ipocrite forme, filosofie e convenzioni  l'AZIONE ovvero le CATTIVE AZIONI antisociali ed antidemocratiche che si sono accumulate al Nord dai tempi vetusti (eppure ancora inquadrati nella Storia Moderna) dell'Unità d'Italia. L'Italia dei Lupi e degli "Agnelli"! Eccessiva la pena inflitta a Fabrizio Corona: non ha ucciso e tantomeno ha estorto se per assassinio intendiamo i feroci reati di cui si è macchiato Cesare Battisti, libero e bello in Brasile e per giunta ammantato della menzognera romantica aura di "brigatista"... e se per estorsione si intende comunemente il PIZZO! Ripeto, é esecrabile l'atteggiamento costante di Corona ma i suoi peccati avrebbero meritato l'espiazione in Purgatorio o nel Limbo e non le catene dell'Inferno, dove ci augureremmo di veder definitivamente bloccati, come in qualsiasi paese civile,  pedofili infanticidi, misogini ed impotenti sterminatori di donne, cravattari e banchieri, stragisti, ideologi e criminali sanguinari. E', poi, inspiegabile il fatto che la condanna annunciata di Corona sia stata concomitante con l'invito alla candidatura nella lista sarda del feroce giustiziere Ingroia, del fotografo Zappadu, colui che violò la privacy dell'allora capo del governo Berlusconi, scattando e rivendendo foto del "cavaliere" e dei suoi ospiti nell'intimità domestica di una vacanza. A riguardo, dichiaro di non essere berlusconiana/ista... o quel che vi pare; l'EVIDENZA DEI FATTI PARLA, però! Negli stessi giorni si ricostituivano nostalgicamente i ranghi delle altrettanto blase' BR, intorno al catafalco del "nobel dei brigatisti", Prospero Gallinari,in una malinconica "apologia" sotto gli occhi del mondo ed in assenza di Forze dell'Ordine", senza che un solo magistrato o deputato o ministro facesse una piega, se non altro per un decoroso rispetto della memoria delle vittime di questi! Ponetevi questo quesito: A chi ha dato fastidio, Corona? Se ci ragioniamo un po' sù, l'evidenza fa appello al buonsenso... Corona è stato offerto su un piatto d'argento dai Lupi agli "Agnelli" e proprio nei giorni delle mirabili commemorazioni e trionfali iniziative per il decimo anniversario della scomparsa dell'indiscusso Padre della Patria, il senatore Gianni Agnelli, beatificato ed elevato al culto degli altari più e meglio di un faraone d'Egitto! Dunque, le cronache del gennaio 2010 ci riportano queste notizie : "Alla fine le foto di Lapo Elkann uscirono. E proprio sul settimanale “di famiglia”, ovvero Oggidella Rizzoli Corriere della Sera che, dopo lo scandalo del travestito Patrizia, entra ed esce con la sua Ferrari giallo canarino (meglio non farsi notare troppo, avrà pensato il cervellone) dalla casa di una transessuale; nello stesso articolo si svela anche il “mistero” degli scatti al Bois de Boulogne, con le parole di Fabrizio Corona: “I paparazzi dell’agenzia francese proprietaria delle immagini le hanno passate alla Unopress, il cui titolare, Tonino Di Filippo, è un grande amico di Signorini. E Signorini quelle immagini non le ha nemmeno fatte passare dal suo giornale....".
Occorre beatificare anche Lapo, forse per motivi di eredità e ripulirgli il curriculum vitae, dopo avergli trovato un ruolo nell'imprenditoria internazionale come indiscusso stilista (vedi foto 2), perché nel Bilderberg di nonni, zii, fratello e nipoti bisogna essere candidi di facciata (o, sfacciata?).... Che sciocca pretesa aveva la Corona buzzicona e plebea del bel tenebroso Fabrizio di detronizzare la Corona d'Italia, quella addirittura più importante della dinastia dei servi sciocchi Savoja? Ecco qua, svelato il mistero!  FIAT voluntas tua! "Agnello" di "dio"! PISTAAAA!