La voce di Megaride

san Francesco Floro Flores, grande anima napoletana


di Francesco Floro Flores
Mi piace molto passeggiare in queste giornate invernali, senza visitatori, nei punti meno frequentati dello zoo, perche' ancora ne scopro luoghi bellissimi. L'ultima scoperta, dopo due alberi di avogado, una pianta di cedro ed una camelia secolare. ce ne sono tante di colori stupendi, ora in fiore. Il degrado degli ultimi vent'anni ha avuto un effetto protettivo nei confronti della natura stessa che si e' quasi rinchiusa, per esplodere adesso, attraverso accurate potature, che ne stanno portando in risalto la stupenda bellezza. All'ingresso. e' spettacolare la struttura di 4 palme intrecciate che fanno un unico tronco.Ma se guardi lo zoo con gli occhi di un architetto ti accorgi delle qualita' artistiche di Piccinato, nel disegno integrale dello zoo, ed in particolare di alcune opere tutte essenziali: l'ingresso e la voliera in particolare, dove le strutture sono leggerissime, lasciando spazio alla natura : alberi ed animali.
Gli animali, che ora sono alimentati nel modomigliore, hanno riacquistato vitalita', vivacita' , ma soprattutto sembrano gradire la presenza dei bambini, quel vociare chiassoso che non li infastidisce; anzi, sembrano, a volte. fare smorfie o prendere pose particolari. Avevo 7 8 anni, ( mamma mia 50 anni fa ! ) quando volevo liberare la tigre, soffrivo a vederla andare su e giu' senza pausa. E credo che la festa piu' grande dello zoo, sara' il giorno della loro liberazione in uno spazio adeguato con 3 laghetti dove si potranno immergere completamente ed acqua corrente, simulando il piu' possibile il loro ambiente naturale.
Ma non sara'solo la festa per le tigri, sara' anche la festa dei napoletani. Sara' il giorno in cui avremo dimostrato che si puo' fare, che si puo' fare anche a Napoli. Che un luogo di bellezza incredibile, portato al degrado totale, infestato da letame in ogni angolo possibile, acquisira' dignita' internazionale e restituira' dignita'agli animali, ed ai napoletani. Una citta', la nostra, dove si combatte SEMPRE chi vuole fare. C'e' una parte silenziosa ma potente della nostra citta' ed allo stesso tempo incapace che puo' sopportare tutto:  la camorra, irifiuti tossici , i tumori, ma che non riesce a tollerare chi vuole fare bene,e pretende di riuscirci.Questa citta' usa le armi improprie della calunnia ed usa la burocrazia, utilissima, quando
 serve fermare l'iniziativa, arrogante nella sua presunzione, cattiva nell'esercizio del Suo potere, abile nel tessere il sottile ricatto, mai in forma diretta , ma sempre attraverso teste di legno, stupide, e vuote alleate sempre al finto potente di turno. Riportare lo Zoo di Napoli in Europa mi sembrava una sfida imprenditoriale onerosa dal punto di vista finanziario, scientifico, organizzativo. Scopro invece ,che la sfida vera e' vincere nella mia citta', contro la mia citta'. Confido in tutti i bambini ed in tutte le mamme che ci sostengono, che ci incoraggiano, in tutti i napoletani che si sono stancati di essere violentati, da inetti incapaci, ubriachi del loro piccolo potere, a tempo. Intanto mi contemplo il laghetto, portato quasi al suo antico splendore, a come lo aveva pensato Piccinato. E mi sembra di vederlo sul ponte, Piccinato, che mi sorride e mi incoraggia.********************************Megaride : si sente tutto l'AMORE che ha ispirato la rinascita di questo incantevole luogo caro alla memoria di intere generazioni di napoletani! Ora, tutti noi partenopei di buona volontà dovremmo fare "catena" contro i soliti massacratori del bello e del buono della nostra città! Tutti insieme, per difendere dai possibili assalti del "male atavico" sul territorio (ch'è l'invidia!) questo meraviglioso progetto di RINASCITA! Già, agli esordi del progetto salvifico, alcune parti politiche, specializzate in inutili e malsane "vandee-a-tutti-i-costi", per il solo autoerotismo del "bastian contrario", strumentale al loro populismo improduttivo e non propositivo, si sono mostrate particolarmente ostili ai propositi di Francesco Floro Flores ed ora, al pari degli struzzi ospiti del giardino zoologico, farebbero bene a nascondere la testa sotto la sabbia... dal momento che si spacciano per "animalisti" e "ambientalisti", soprattutto quando ci tempestano di inutili petizioni e proclama!!! Le tre "F" menzognere passate alla storia giacobina, Farina, Feste e Forche, negli slogan volgari falsamente attribuiti agli ultimi, veri regnanti su questa nostra patria di Civiltà, saranno, da ora e per sempre sostituite dalla cifra ricamata sulla tua candida camicia di marinaio: F.F.F.DIO TI BENEDICA... e... pure il patrono San Gennaro, Francesco!... mi piacerebbe molto lavorare
per le tue creature!... Dello zoo ricordo il direttore, dott. Cuneo, che già molti anni fa contribuiva di tasca propria al sostentamento degli animali! All'epoca, ero giovanissima e cronista per Canale 21. Per qualche settimana mettemmo in programmazione una rubrica fissa dedicata agli animali, domestici e non; quando "girammo" le puntate sugli animali esotici, feci con piacere estremo il mio ingresso allo zoo. Davanti la casina in legno del professor Cuneo, una gracula del cardinale - cosiddetta per via della sua "scazzetta rossa", simile a quella del nostro "munaciéllo" - mi accolse cantandomi ROSE ROSSE di Ranieri... Cuneo mi disse che non lo faceva sempre; solo con chi le piaceva, per cui capii che il bellissimo volatile era il suo più fidato "segretario"... Nell'ambulatorio veterinario, mi innamorai di una cucciolata di iene neonate, rifiutate dalla madre e potei constatare con quanto amore e passione quei medici si occupassero di tutte le creature lì residenti.... poi, venne il momento forte; quello che fu addirittura filmato dall'operatore, il caro Riccardo Radice, oggi filosofo e docente nella scuola pubblica: mi fu concesso di entrare nella gabbia del ghepardo; cosa che feci con un certo timore... ma il desiderio di quel "contatto" era tale che... rinfoderai ogni esitazione! Lo stupendo micione, con la sua bocca spalancata, i lunghi ed affilati canini in bella mostra, gli occhi stretti a mandorla mi fissava ed emetteva dei ruggiti più simili al ronfare di un gatto: non mi minacciava affatto, dal momento che i suoi affilati artigli erano rinfoderati nel soffice pelo delle snelle ed agili zampe; mi faceva le fusa! Allora, senza remore, gli porsi il dorso della mia mano perchè la annusasse, mi posi a lui di fianco e lentamente sollevai la stessa mano per carezzarlo sulla testa. Gradì l'omaggio e... passai qualche quarto d'ora nella sua gabbia! Che belle emozioni! Tutte, da recuperare, grazie a te!
Lo Zoo di Napoli riparte! Aperto tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 17!!