La voce di Megaride

APPELLO AI FRATELLI ROM


  da Luigi OrsinoVedere riferimenti: LA CAREZZA DEL MALE al post n°1812 di questo blogVoglio rivolgermi a chi, come me e la mia famiglia, é emarginato, fatto oggetto di innumerevoli pregiudizi e trattato con sufficienza e distaccato razzismo.Mi rivolgo in particolare ai fratelli delle comunità Rom in Italia che grazie alla loro capacità di far sentire lontano l’eco della voce della disperazione, sono riusciti, in qualche caso, ad avere 
assegnati dei decorosi alloggi nelle nostre asettiche e “distanti” città.So bene che tra loro vi sono delle mele marce, così come ve ne sono tantissime tra di noi ( esiste, poi, un “noi” ed un “loro”, figli dello stesso Padre?) ma so anche molto bene che, nella stragrande maggioranza, sono persone perbene, legate alle tradizioni, che avendo molto sofferto sanno riconoscere l’altrui sofferenza.Tra pochi giorni saremo messi in strada, buttati fuori dalla casa in cui ora abitiamo e di cui non possiamo più pagare il “pigione”, essenso stati privatio di tutto, di ogni sostentamento, dopo aver buttato in pasto alla camorra ed alle istituzioni, le nostre imprese, la nostra casa! Dopo aver perso tutto, per esserci fidati dello Stato che ci esortava a denunciare i camorristi che ci taglieggiavano, ora siamo ridotti allo stato di morti di fame, prossimi a finire in strada senza neanche una tenda della Caritas o dell’Esercito pronta ad ospitarci. Considerato che le istituzioni sono sorde a tutti i nostri appelli e tutti gli
interpellati si sono detti nell’impossibilità di aiutarci CHIEDO AIUTO ALLE COMUNITA’ ROM, rinunziando alla cittadinanza italiana e facendomi dignitosamente Rom con tutta la mia famiglia. Chiedo loro di accoglierci in comunità o in una delle case che sono riusciti ad avere assegnate dalle stesse istituzioni che a me dicono: "Quando la forza pubblica ti metterà in strada non sarà neanche più possibile proteggere te e la tua famiglia dai criminali che avete denunciato". Chiedo aiuto a chi la sofferenza ha reso più umano e solidale di chi alle mie istanze risponde: "In questo paese siete ospiti, non ci sono case libere per voi, fate meglio a ritornarvene ai vostri patrii lidi" .Sono convinto che chi ha la pancia piena non può capire quanto sia duro digiunare. Sono convinto che chi ha una bella casa ed il portafoglio gonfio non può capire cosa sia dover elemosinare.Amici Rom, vi prego, se potete, tendeteci una mano fraterna e, per quanto invisi a questa "bella" società civile, date a questa un esempio!  Grazie!