La voce di Megaride

MATTEO RENZI SQUALLIDO MERCANTE IN FIERA


SORPRESA - PER CELEBRARE L'ASSASSINIO, IL SINDACO MATTEO RENZI SI "VENDE" IL LARGO LANDO CONTI
(ciò che resta, oggi, del Largo Lando Conti)Tra pochi giorni sarà l’anniversario dell’assassinio di Lando Conti, ex Sindaco di Firenze, compiuto il 10 febbraio 1986 da parte di un gruppo di terroristi, vigliacchi e dementi. L’occasione è quindi diretta a "ringraziare" il Sindaco Matteo Renzi, per il Suo impegno nel mantenere quanto spontaneamente dichiarò nel 2011 per il 25° anniversario di questo omicidio. ".. Firenze non può dimenticare Lando Conti… e per questo entro il 2012 ma forse anche nel 2011, sarà intestato qualcosa di importante a questa figura che sacrificò la propria vita per questa città." Belle parole…. Ma i fatti ? Oggi sono ormai passati 3 anni da quella ricorrenza e la città non ha visto niente… Ma Lei Sindaco è andato oltre ogni azione o dichiarazione fatta dai suoi degni predecessori. Infatti, l’altro giorno, passando da Via Faentina (luogo dell’assassinio) ho visto che è stato venduto (venduto, affittato o altro ?) anche lo spazio che fu dedicato a mio padre e chiamato Largo Lando Conti. Che tristezza, amarezza e sconforto nel vedere una banale recinzione con una targhetta riportante "proprietà privata" al di là della quale si ricorda con una targa la vita di un uomo che morì assassinato da 13 terroristi mentre stava recandosi in Consiglio Comunale a svolgere il proprio dovere di politico (per passione e non per lo stipendio). Adesso volete anche nascondere la memoria storica, i fatti accaduti nel nostro recente passato, rinnegare l’esistenza delle Brigate Rosse ? Questo, Sindaco Renzi, è il Suo senso di Stato, di Solidarietà e sensibilità verso il dolore altrui? Le "costava" forse troppo avvisare i figli di ciò che "squallidamente" stavate facendo? Pensando a Lei "Signor" Sindaco, non posso che rivolgerLe il mio personale sentimento: VERGOGNA ! Colgo l’occasione per chiederLe gentilmente tre cose: È possibile avere l’atto di cessione di quello spazio ? (mi eviti di farlo per vie Legali o tramite la Guardi di Finanza) È possibile "comprare" le due targhe che riportavano la scritta "LARGO LANDO CONTI" oppure avete già proceduto alla distruzione ? Qualora decidesse di vendere pure la targa che ricorda l’attentato, cortesemente mi avverta in modo da coinvolgere parenti, amici e fratelli acquistando noi tale documento per poterlo esporre alle nuove generazioni. Quanta amarezza in tutto ciò, quanta necessità di verità e giustizia. Il 10 Febbraio invierò al Tribunale dei Diritti dell’Uomo un’accusa nei confronti dello Stato italiano. Molto probabilmente seguirà poi una denuncia nei confronti dello Stato (Procura di Firenze) per omicidio colposo, favoreggiamento al terrorismo e alto tradimento della Costituzione. Questo è solo ciò che mi rimane da fare nei confronti di una classe politica assolutamente impreparata, insensibile e …. Lorenzo Conti
Se il narciso sindaco di Firenze che millanta solida Cultura e Valori patrii volesse, per un giorno, abbandonare lo star-system e riguadagnarne in Identità, gli consiglierei di rispolverare l'altro grande fiorentino ingiustamente obliato come Lando Conti, l'immenso Giovanni Papini, profeta e veggente della lucrosa volgarità di oggi. In questo brano, tratto da L'UOMO FINITO, potremmo riascoltare la voce malinconica anche del Lando Conti di oggi e fare pubblica ammenda, per aver elevato al soglio della CULTURA, tra gli "intellettuali" parrucconi, addirittura i brigatisti rossi ed i pupazzi "fonzie's" come Renzi:
“Il ritorno alla terra” di Giovanni Papini - “Rivivo, dunque. Ma solo, terribilmente solo. Debbo rifarmi su nuove traccie la vita — una vita tutta mia, una vera vita nuova. Non ho altri alleati e compagni che me stesso. Non e’ è una mano che mi sorregga se sporgo la mia nel trabalzar dalla risalita. La terra è piena di voci ma si tratta di «buone novelle  colle quali ho desinato e cenato e che non mi dicon più nulla. Son per gli altri — per i non liberati.Eppure per ricostituirmi, per raddrizzarmi, per rimettermi a camminare, ho bisogno di appoggiarmi a qualcosa, di rimetter le radici in qualche posto. Non ho che me stesso ma questo me stesso è legato più strettamente con una parte dell’ universo. Non sono un uomo metafisico e assoluto sospeso nell’atmosfera dei concetti. Son nato in un certo posto, appartengo a una certa razza, ho dietro di me una storia, una tradizione. Raccogliere e concentrare me stesso significa pure rimettermi in contatto colla mia terra nativa, col mio popolo, colla cultura da cui, voglia o no, son uscito.Debbo ricominciare da capo, rinascere, — tornare, cioè, alla matrice prima, non quella di carne della mamma, ma quella più vera e maggiore della patria. Finché sono stato soltanto un maniaco di cerebralità la mia patria era il mondo e la mia libreria era la nazione dove ritrovavo le sole leggi che rispettassi. Ma oggi che voglio rifare gli ossi e rimettere il sangue in movimento debbo ripigliar lo slancio dalle origini e tornare alle ràdiche più profonde del mio essere completo e concreto."....