La voce di Megaride

TUTTO TORNA, DOTTORESSA AGNESINA POZZI!


da redazione Napoli
I giudici di Strasburgo hanno condannato l’Italia per averlo tenuto in prigione, tra il 24 ottobre 2007 e il 24 luglio 2008, nonostante il suo stato di salute fosse “incompatibile” con il regime carcerario. Si tratta “solo di una sentenza di primo grado che può essere ancora appellata. Il vero motivo di soddisfazione sarebbe un eventuale accoglimento del ricorso per l’accusa di associazione mafiosa.  Lo Stato italiano ha celebrato un processo violando alcune norme di legge. Per anni, se ricordate, abbiamo sostenuto la "difesa"  di Bruno Contrada, quando giaceva obliato in galera, come una vecchia palandrana in un baule in cantina, soprattutto dissertando sul reato ascrittogli; una invenzione giudiziaria non contemplata dal Codice: il CONCORSO ESTERNO in associazione mafiosa...  ONORE, dunque, al prefetto Contrada! La storia, ci auguriamo, non finisca qua e la revisione del Processo è d'obbligo... ma è doveroso, nel caso di specie, ricordare la figura professionale della dottoressa Agnesina Pozzi, l'unico PERITO MEDICO, dopo una pletora di "scienziati" e di istanze all'ostico Tribunale di Sorveglianza di Napoli, a dimostrare la gravità delle patologie del celebre detenuto ed a guadagnargli, finalmente, la misura dei DOMICILIARI! Uno dei capitoli più avvincenti dell'odissea giudiziaria di Bruno Contrada! Grazie, dottoressa Agnesina Pozzi, per la sua competenza e generosità e per aver percorso, per anni, eroicamente con tutti noi del "Comitato Bruno Contrada" il terrificante Golgota
dell'agnello sacrificale di Stato, per aver camminato tra i rovi ed il filo spinato a piedi nudi, per aver subìto con tutti noi lo scherno e l'odio dei "robespiérre" forcaioli di regime e dei sedicenti "antimafiosi", per le "torte in faccia" e le rogne condivise... grazie per aver pagato "di tasca propria" la truffa subìta dal "Comitato" a cura dell'editore FALCO che s'era impegnato a pubblicare il nostro corposo dossier sul "caso Contrada": mirabile opera di verità ed acume, possibile solo a chi REALMENTE è stato instancabile testimone ed interprete di quella allucinante saga, a differenza dei "giornalai di poi" assurti inspiegabilmente ai successi editoriali cartacei e televisivi, una volta divenuto Contrada l'ideale trofeo di ogni postumo scribacchino ed opinionista senza argomenti!