La voce di Megaride

"Pizzo" al Vomero


di Gennaro Capodanno   Esprimo il mio plauso alle forze dell’ordine, nell’occasione ai carabinieri, per l’azione che ha portato all’arresto dei due estorsori che taglieggiavano un commerciante del Vomero, ma ancor più esprimo vivo compiacimento per il commerciante che ha avuto il coraggio di denunciare coloro che gli volevano imporre il pizzo. Un fenomeno quello del racket che è stato sempre presente al Vomero e che non riguarda solo il settore commerciale ma anche le imprese edili che effettuano lavori sul territorio e pure gli studi professionali, come testimoniano le denunce, purtroppo poche, che si sono avute negli anni scorsi. Proprio le coraggiose denunce sulla presenza del racket nel commercio fanno piazza pulita delle tranquillizzanti quanto infondate dichiarazioni rese in più occasioni da alcuni rappresentanti istituzionali, quantomeno disinformati. Quanto poi all’affermazione che il Vomero sia un quartiere afflitto solo di recente da questi episodi, essa è totalmente fuori dal conteso storico, dal momento che la malavita estorsiva è presente al Vomero da diversi decenni anche se, per paura di ritorsioni, le denunce al riguardo sono state sempre centellinate. Anzi, per ironia della sorte, l’azzeramento dei boss dei clan storici del Vomero, in qualche modo, sembra aver peggiorato la situazione in quanto in questo momento il quartiere collinare, che nel terziario commerciale fattura decine di milioni di euro all’anno, è terra di conquista per gregari e per i clan emergenti di zone limitrofe. Emblematiche alcune vicende, come attentati incendiari e bombe nei pressi delle saracinesche, che hanno visto interessato questo comparto in tempi recenti.Ma esiste anche un altro aspetto su cui gli organi competenti dovrebbero indagare. I troppo frequenti “passaggi di mano” nel settore. Un camaleontismo quello del commercio nell’ultimo decennio che non si era mai verificato al Vomero, dove esistevano solide e storiche ditte commerciali, che trasferivano le attività di padre in figlio da generazioni: tutte scomparse. Come mai tanti titolari abbandonano all’improvviso, dalla sera alla mattina, l’attività? Desiderio di cambiare vita o altro? Sono scelte spontanee o forzate? Domande, che poniamo da tempo, e alle quali le autorità preposte dovrebbero dare una risposta, anche per tranquillizzare gli operatori. Pure cercando di capire da dove provengono i capitali con cifre a sei zero di euro con i quali vengono acquisiti singoli esercizi commerciali che potrebbero poi essere affidati a persone incensurate ed insospettabili, ma dietro le quali si nasconde la camorra e la delinquenza organizzata con il riciclaggio dei proventi delle numerose attività illecite.