La voce di Megaride

REPORT ed il consulente del governatore


 di Gennaro CapodannoConfesso che da napoletano che paga la tassa sui rifiuti solidi
urbani per vivere perennemente sommerso, insieme ai miei concittadini, in maleodoranti cumuli d’immondizia, mi appassiona poco la polemica scatenata dal servizio di Report, anche con la “ciliegina” del turpiloquio del Governatore della Regione Campania per la domanda “non concordata” sulle consulenze esterne. Meno ancora mi appassiona la vicenda sulle presunte scuse del giornalista che ha curato il servizio al direttore del dipartimento delle Scienze ambientali della seconda università degli studi di Napoli. Si tratta di un collega, visto che anch’io ho conseguito una laurea in ingegneria chimica nel lontano 1972, con il massimo dei voti e la lode, benché, pur iscritto in vari albi professionali, compreso quello della Regione Campania, non abbia mai ricevuto da quest’ultima alcun incarico, fosse pure di qualche centinaio di euro. Questo collega, docente universitario, risulta iscritto nell’albo speciale dell’ordine degli ingegneri di Napoli, riservato ai docenti universitari che hanno optato per il tempo pieno, in base alle norme dettate dal DPR 320/80 e dallalegge158/87 ( http://www.ordineingegnerinapoli.it/albo/albprof.htm ). La scelta volontaria di tale regime, a differenza di quello a tempo definitivo, dovrebbe comportare l’incompatibilità con lo svolgimento di qualsiasi attività professionale e di consulenza esterna, con l'assunzione di qualsiasi incarico retribuito e con l'esercizio del commercio e dell'industria. Uso il condizionale perché è notorio che questa scelta viene in Italia frequentemente dribblata con l’uso di vari escamotage, anche per l’assenza dei necessari controlli. Mi auguro che il collega, docente universitario a tempo pieno, non ritenga, come ha dichiarato in occasione della denuncia dei 500mila euro, versati ai vari dipartimenti universitari per consulenze che evidentemente, come è sotto gli occhi di tutti, non hanno prodotto i risultati sperati, non voglia anche in questo caso ribadire, come ha dichiarato oggi su di un quotidiano cittadino, “ che l’argomento sia di poco interesse nella tragicità dell’emergenza dei rifiuti campani, che necessità di attenzione e di azioni concrete su ben altri fronti “. Non potremmo sopportare che oltre al danno dobbiamo subire anche la beffa.