La voce di Megaride

Chi di panchina ferisce...


di Gennaro Capodanno pres.Comitato Valori CollinariNei mesi scorsi fece scalpore al Vomero la protesta dei pensionati,abituali frequentatori di piazza Vanvitelli, per lo spostamento di alcune panchine installate dall’amministrazione comunale proprio nella piazza. Tale spostamento era stato determinato dall’esigenza di ricavare uno spazio adeguato sulla pubblica via, che più di recente è stato occupato da un gazebo posto dinanzi ad uno dei bar che ha aperto i battenti nei pressi dello storico orologio realizzato, circa 80 anni or sono, dall’Ente Autonomo Volturno, nell’ambito della costruzione dell’impianto della cosiddetta “ora unica”. Orologio le cui lancette sono da tempo immote, forse in segno di protesta per l’abbandono nel quale versa l’antico sito, assediato com’è, vantando di essere montato su di una colonnina in fusione di ghisa, in stile vagamente liberty, eseguita dalla fonderia di Capodimonte di Enrico Treichler, da orridi strutture in plastica e finto legno. Oggi apprendiamo dalle cronache cittadine che lo schienale di una di queste panchine, divelto da ignoti vandali, è stato utilizzato, a mo’ di ariete, per danneggiare le vetrine del suddetto esercizio pubblico. Ferma restando la condanna del grave episodio, che testimonia, ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, la mancanza di adeguati controlli da parte delle forze dell’ordine in una delle più belle ma anche delle più “calde” piazze di Napoli, parafrasando un noto detto, verrebbe da dire: Chi di panchina ferisce, di panchina perisce, ovvero, la vendetta della panchina spostata.