La voce di Megaride

Incredibile Sanità!


di don Giuseppe RasselloIncredibile Sanita! Le vecchie mura, sature di storia, si screpolano negli ardori d'estate. Tutto e' vecchio, nulla sembra esistere d'antico. La Sanita' scoraggia.Anche il sorriso splendente dello scugnizzo - periegeta tradisce, d'un tratto, l'atroce Campana protervia.
E scompare, rubandoti quel tanto di storia e di vita che t'aveva fatto balenare agli occhi.E' l'esperienza di un turista qualsiasi che scenda quaggiu' a cercare antichi, celebri nomi e gloriose vestigia. La gente ti guarda, un po' incredula, un po' maliziosa, ammiccante. Sanita', inafferrabile, incostante bellezza.... Ed imparerai, con dolore, che la Sanita' e' uno di quei posti dove l'umanesimo o diventa umanita', o muore. Tu che hai studiato, e t'intendi di greco e di latino, puoi dedicarti quaggiu' alla filologia dell'anima, dove, da quel dannato palinsesto che e' il cuore umano su cui la storia d'ogni giorno incide con stilo atroce la sua vicenda di vita e di morte, cancella memorie, sbiadisce immagini e crea nuove, inaspettate situazioni; tu, con delicatezza estrema, ricorrendo agli occhi tuoi ed alle mani, chiedendo al tuo cervello, al tuo cuore, al tuo corpo lo sforzo supremo, tenterai una mirabile restitutio. Ti asterrai, pero', se sei saggio, dall'emendare, dal respingere, e, sovente, anche dal glossare, finche' non ci avrai dato su l'anima e potrai scrivere sul frontespizio della tua storia il verso catulliano caro all'eroico Studemund: Nei te plus oculis meis amarem... Se non t'amassi piu' degli occhi miei... Si, perche' chi ama la Sanita' ci resta. Senza retorici irredentismi. Senza la 'carita' pelosa' di donna Prassede. Senza il bla-bla pauperistico di vecchi e nuovi socialismi. Qui e' davvero Napoli, tremendum fascinans. Vengono i momenti in cui ne scapperesti via, ma una sottile malia ti trattiene, affatturato. Qui la gente bellissima e proterva, ti discopre inattese tenerezze, cosi che, in fondo, ti spiacerebbe andartene. Qui potresti scrivere una storia, in bilico tra l'umile e il sublime, che forse nessuno leggera', ma ti potra' accadere la ventura di essere capito, e t'ameranno.Nota della redazione: In memoria di don Giuseppe Rassello, parroco di Santa Maria alla Sanità, insigne letterato, appassionato difensore delle radici meridionali e dell’orgoglio identitario, prete-coraggio dei bollenti anni ’90 napoletani che ha pagato con la vita la militanza nel sociale, la lotta alla camorra nel quartiere più malfamato di Napoli, macchiato dall’onta della più abietta menzogna, arma letale in mano ai suoi nemici che pur avendolo annientato hanno perso contro di lui, perché tanti giovani della Sanità, suoi allievi, portano ancora in giro per Napoli i suoi valori, i suoi ideali, moltiplicati all’ennesima potenza.Ai nostri lettori abbiamo voluto donare questa sua stupenda pagina d’amore per Napoli, dalla quale promana la dignità autentica dell’uomo che trionfa sulla perfidia immonda dei suoi aguzzini.