La voce di Megaride

Bandiera arlecchina per il Paese di Pulcinella


di Marina Salvadore
La matematica è un’opinione? L’uomo della strada si chiede: L’Italia UNA non ha neppure 150 anni eppure la sua bandiera, oggi, festeggia il 210.mo compleanno. Qualcosa non torna. Viene spontaneo pensare agli ignari sovrani degli italici stati pre-unitari che di certo, nel 1797, manco nella lettura della palla di cristallo e delle profezie del Ragno Nero avrebbero lontanamente immaginato, all’apice della “sovranità”, di dover smammare dalla Storia con le singole identità e geopolitiche, per svanire sotto un drappo tricolore, nonostante, qui e là, qualche intemperanza di qualche isolato reazionario quasi sempre filo-massone. Che il nostro variegato popolo italico si sentisse italiano e tricolore già nel 1797 è fantascienza a bordo della macchina del tempo! Umilmente dichiarando tutta la nostra ignoranza invochiamo lumi in proposito ai dotti professoroni di storia patria, se avranno la bontà di dedicarci un po' della loro scienza umanistica. Altro dilemma curioso riguarda l'ultimo Plebiscito italiano che vide trionfare la Repubblica sulla monarchia sabauda; ancora oggi, la Repubblica si ammanta delle vestigia e dei simboli sabaudi: l'inno di Mameli ed i corazzieri, per citarne qualcuno. La retorica regge difficilmente in equilibrio le motivazioni ed i metodi che si spesero per fondare alla chetichella l'Italia UNA e alla "carlona" si arrabatta monocorde tra una "botta" di Risorgimento ed una "botta" di Resistenza, ammannite fino alla nausea per tener desto lo spirito nazionale ed un'italianità che a distanza di centocinquant'anni è ancora evanescente. Se qualcuno avesse l'intelligenza di spiegare agli "italiani" tutti i misteri ed i peccati che concorsero alla Unità fatta di indiscutibili pregi (per pochi eletti) ma di eclatanti difetti, finalmente ci si potrebbe intingere nell'italianità e non sentirci più terra di conquista; forse, cesserebbero anche tanti "razzismi" tra le etnìe italiche del "sù" e del "giù". Finchè perdurerà il dogma ovvero questo tabù, prolificheranno le contraddizioni, gli inganni, i comportamenti illeciti, le esterofilie alla ricerca di bandiere più consone. Errare è umano, la Storia ritorna spesso sui suoi errori, così come è in grado di rivendicare se stessa. Dai "padri" della Patria abbiamo ereditato il peggio: capita l'antifona, da sempre ci sforziamo di emularli, soprattutto nella contraddizione. Questo è, infatti, quello strano Paese dove qualcuno fa lo sciopero della fame e della sete contro la Pena di Morte, mentre due settimane prima aveva combattuto contro la Pena di Vita. Che differenza c'è tra una sentenza capitale e l'eutanasia... o... ad esempio, l'aborto? Non è comunque pratica di morte provocata da mano umana?... Perchè tutta questa caritatevole pietà per Saddam e non anche per le migliaia di sudditi condannati a morte ogni anno in Cina? Perchè invocare i diritti umani per Saddam e calpestarli e rinnegarli nei confronti dei cinesi, degli americani stipati nei bracci della morte, delle donne in chador lapidate ogni anno? Per loro, chi scende in piazza, chi chiede moratorie, chi sciopera?... Eppoi, gli italiani, glistessi che aiutarono l'America a fabbricare Saddam ed a stringere, poi,  la mano a Bush per averlo buttato via... gli stessi che praticano, oggi, il buonismo pro-Saddam, dimentichi della vergogna di piazzale Loreto! Gli italiani che combatterono la Mafia la rivollero poi a curare lo sbarco alleato in Sicilia ed il buon Lucky Luciano si cambiò d'abito come un trasformista: da bandito a istruttore dei partigiani, paracadutato come l'eroe Nembo Kid in montagna. I
vandeani del Mezzogiorno, invece, nel risorgimento, ce li cambiarono da partigiani in banditi... Altre contraddizioni, sintomo del costume italiano? Pagare i ricercatori ottocento euri al mese con contratto a tempo determinato ed i calciatori e le veline milioni di milioni. Pagare le forze dell'ordine con stipendi da fame, fargli rischiare la vita per assicurare criminali alla Giustizia che vengono poi rimessi in libera circolazione, carichi dell'opportuno spirito di vendetta verso chi li aveva arrestati.... "Lavorare" appena 35 mesi, i deputati (anche quelli già ricchi che fanno la "spesa proletaria" dove noi paghiamo anche i sacchetti con il logo pubblicitario dell'esercizio) per assicurarsi una super-pensione a vita e mandare in pensione i veri lavoratori solo quando sono all'ultimo stadio della mummificazione... Promulgare una legge Finanziaria durissima ed iniqua per la gente comune, con la scusa di riparare ai disastri economici degli anni precedenti, darle lo "start" al primo di gennaio, per poi confessare, il tre di gennaio, che quei disastri non c'erano e che... anzi... si sono avuti risultati economici impensabili!... Dichiarare di voler, per onestà, eliminare le spese ministeriali superflue ed inutili, per riossigenare le casse e magari destinare fondi alla ricerca, alla sanità, alle dame di san vincenzo, agli orfanelli... eppoi organizzare i conclave ministeriali fuori delle sedi deputate, in località prestigiose, muovendo migliaia di poliziotti, carabinieri, vigili urbani, giornalisti e giornalai, Tv, elicotteri, automobili, mezzi corazzati,  camerieri e maggiordomi, autisti, segretarie... spendendo e spandendo per ogni starnuto che a questi "cesari " gli capiterà di fare in un conclave peraltro non di emergenza. Meno male che hanno inventato le teleconferenze... forse, le usano solo per chattare su Yahoo!... Altre contraddizioni?... Pagare un canone alla RaiTV per vedere repliche delle repliche ad ogni ora di ogni giorno ed imbottirci di demagogia e pubblicità pro-consumismo, come dei masochisti!... Ed ancora... dichiararsi padano, anti-italiano, anti-tricolorico e sedere nel Parlamento Italiano... Se non è questo il Paese di Pulcinella, fate voi... ma per rimanere sudditi di questa Commedia dell'Arte allora non basta un tricolore sotto cui identificarci: ci vuole una bandiera multicolore, arlecchina!Arlecchino, servo di più padroni!