La voce di Megaride

Il mitico conclave di Caserta


di Marina Salvadore
Megaride dolorante reduce dal massacro del conclave di Caserta giorno primo, inutile rappresentazione di tutto il possibile e l’impossibile folklore della Compagnia dei Guitti di Palazzo, più simile ad una malinconica “gita scolastica” per il cinquantenario della maturità di una scolaresca da regio convitto, o anche alla parata carnevalesca dei carri allegorici di Viareggio, visti i “soggetti” che non necessitano di caricature: già di per sé abbondantemente “fisionomici”!!! L’ennesima offesa all’Italia, al Mezzogiorno di nuovo occupato, invaso, dalla ipocrisia del “potere” che vuole travestirsi di paramenti e modi quasi francescani, tormentandoci di buonismo melasso ormai inefficace, capace di far saltare immediatamente i nervi ai senzienti di qualsiasi colore politico. Quanto è costata questa performance puramente mediatica a noi contribuenti…”che ci tocca pagare tre finanziarie progressive del cavolo”? Mancavano solo i parà della Folgore per poter dire di aver schierato il “2 giugno” al completo… persino i cani da “tartufo” sono stati reclutati e li abbiamo visti scovare talpe sui manti erbosi del parco della reggia… ma talpe vere, con tanto di baffetti!… Chi volevano che andasse a sparargli anche solo un bengala a questi imbecilli? Fossero stati i coniugi assassini di Erba, ci sarebbe stato un linciaggio, sicuro! La cittadinanza manco se n’è accorta di tanta nobile schiatta! La folla era composta da forze dell’ordine, lavaparabrezza rom e “vucumpra’” senegalesi ai semafori del vialone,  da cameraman e fotografi e tantissimi giornalai leccaculo (giornalisti assenti). Tutti presenti a Caserta per raccattare il nulla assoluto se non le solite esternazioni che siamo abituati ad ascoltare, uguali, ogni sera da mesi su tutti i telegiornali-fotocopia di tutte le emittenti. Su Famiglia, Precariato, Giovani e Mezzogiorno, dietrologie penose circa la precedente gestione di governo, solito “rosario” di preci e buone intenzioni; risoluzioni zero! Celebrazione all’inverosimile dell’americanizzata Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, laddove la scolaresca ha prodotto minzioni, desinato e fatto la ninna-nanna… pare, tra l’altro, che quella prestigiosa sede non esisterà più, a breve. Una delle produzioni librarie tematiche della predetta Scuola per funzionari statali titola “Empowerment Innovazione e Ammodernamento delle Pubbliche Amministrazioni del Mezzogiorno” e nel
capitolo “Sviluppo della Cultura del Personale”, Formazione Specialistica per una Gestione Avanzata delle Risorse, si scopre che la Cultura è fatta solo di valutazione e monitoraggio di piani e progetti per i fondi strutturali europei, comunicazione nella P.A. meridionale (forse, in lingua napoletana non essendo il “meridione” italiano?), Finanziamento delle infrastrutture, mercato globale, new public management, contabilità analitica ed altre “scienze” bocconiane varie, prive dell’indispensabile CULTURA del territorio e della sua Storia; elementi fondamentali dai quali soli scaturirebbe ogni possibile disamina circa la geopolitica, l’economia e lo sviluppo. Ma… il territorio è vasto e bello ed ancora sfruttabile… peccato che la sua Storia sia un tabù e che debba essere occultata da nuove forme d’arte di Pensiero e di CULTURA… Megaride ha nutrito per ore, inutilmente, la segreta speranza che gli ignoranti di corte inseriti nel prestigioso contesto culturale casertano avessero sensazione che la Reggia con le sue meraviglie storiche non fosse stata costruita dal mago Zurlì o da Carlo Rambaldi
per il loro conclave ma ch’è lì da secoli, a testimonianza di un Sud che seppe anche essere una potenza in Europa, prima di essere colonizzato…ma i viceré di carnevale non hanno assolutamente meditato su queste “quisquilie”, anche perché sarebbe impossibile svendersi la reggia vanvitelliana con una cartolarizzazione. Il giorno prima, peraltro, la voce dell’opposizione di tal Bonaiuti si era prestato ad una “magra” miserevole, sparlando di convegno “neoborbonico” e del menzognero luogo comune del “Facite Ammuìna” della Marina di Franceschiello, ignorando i primati della Marina Italiana che si dipartono proprio dalla Marina Napoletana. Gli illustrissimi nostri hanno organizzato questo bordello, solo per sedersi attorno ad un tavolo e leggere, ognuno, il compitino scritto dai propri portavoce, in interventi della durata massima di dieci minuti. A questo si è ridotto il celebre “conclave”; cosa che avrebbero tranquillamente potuto fare a Roma, magari inoltrandosi via e-mail gli elaborati. Nulla hanno detto a proposito di pensioni, sociale, sviluppo, turismo e tutela del nostro ricco patrimonio museale, realtà progettuali. L’odore di gas venefici  e tumori provenienti dalla vicina Marcianise ha finito col mescolarsi all’aria fritta impastata su Caserta. In breve: “SOTTO IL POLITICO NIENTE!”. La fulgida giornata aveva già preso il via da Napoli, con l’inaugurazione del “trenino” da Fuorigrotta a Mergellina, presentato al mondo come un altro primato napoletano, dopo Bassolino, la Jervolino e Pecoraro Scanio , emuli subliminali e rinnegati dei Borbone della Napoli-Portici ma in assenza delle debite proporzioni spazio-tempo… Alcun telegiornale è stato in grado di fornire le immagini del viaggio inaugurale perché gli imbecilli del cerimoniale, in testa le autorità, avevano invitato circa tremila persone all’evento, mettendo a disposizione un trenino di due vagoni. Botte da orbi tra invitati, cameraman e forze dell’ordine. Il “popolo” non è stato informato di questa vergogna e neppure dei fischi a Prodi a piazza Trieste e Trento. Un altro mezzo massacro lo si è avuto a Caserta, durante la sfilata dei
"carri allegorici" e delle maschere istituzionali: forze dell’ordine contro cameraman, fotografi contro forze dell’ordine e cameraman, una bolgia stretta tra gli ambientalisti di Pecoraro Scanio scesi in piazza a protestare…contro se stessi, parrebbe, visto che non si sono accorti d’essere al Governo… Il solito “pierino”, quel pirla di Pannella, ha fatto anche l’ammuffita goliardata, credendo di fare un atto politico di protesta: nel chiuso del segretissimo conclave con il telefonino si è messo in diretta su Radio Radicale, vanificando l’intero progetto prodiano. Il Vesuvio è stato un Signore: non un sussulto ne’ uno starnuto, laddove il kamikaze Sansone avrebbe fatto la sua parte, annientando tutti i Filistei!interni reggia:immagini di Mauro Caiano/VIP-Napoli