La voce di Megaride

solite cose napoletane


di Gennaro Capodanno pres.Comitato Valori CollinariNapoli: “nonni civici” da 13 mesi senza rimborso spese 
Dieci anni fa, con la delibera di Giunta municipale n. 5156 del 13 novembre 1997 l’amministrazione comunale di Napoli formalizzava l’istituzione del servizio di volontariato sociale a favore di bambini e ragazzi frequentanti le scuole elementari e le scuole medie, con la creazione della figura del “nonno civico “, cittadini in pensione o che comunque avevano superato i 57 anni, impegnati fuori dai plessi scolastici per aiutare gli allievi nel percorso scuola-casa. Dopo due lustri dalla partenza di questa valida iniziativa scopriamo che i 630 benemeriti pensionati, per lo più ultrasessantenni, impegnati nel progetto fuori dai plessi scolastici della Città non ricevono , da ben 13 mesi, vale a dire dal dicembre 2005, i 150 euro mensili  , ben misera cosa, che, comunque, per un pensionato rappresentano il riconoscimento, seppure modesto, di un'attività prestata . E’
semplicemente vergognoso che l’amministrazione comunale partenopea, la cui gestione in questi anni, si è caratterizzata per numerosi sprechi, non riconosca il rimborso spese a queste persone che svolgono un prezioso ed insostituibile servizio sociale. Nel progetto, che su proposta della direzione centrale per le politiche sociali ed educative del Comune di Napoli, è stato prorogato anche per il corrente anno scolastico con delibera di G.M. n. 3940 del 14 settembre 2006, e che fa capo alle Associazione di Volontariato AUSER, Nuova Solidarietà e ADA, sono coinvolti  630 nonni civici e 17 coordinatori ai quali vengono riconosciuti rispettivamente 6 e 10,33 euro al giorno. Uno scandalo che dura da tempo, con la complicità di quanti fingono di non sapere e del silenzio-stampa che è calato su questa emblematica vicenda. Auspico che gli organi di controllo competenti si attivino immediatamente per chiarire i molti lati oscuri e per far sì che i nonni civici ricevano subito tutti i rimborsi sin qui maturati, garantendo che, per il futuro, il modesto riconoscimento economico, il cui importo andrebbe rivisto ed incrementato, venga corrisposto puntualmente alle scadenze mensili.