La voce di Megaride

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Scuole chiuse a Napoli per Carnevale
di Gennaro CapodannoDopo il filone party di San Valentino, è in arrivo un altro giorno di “riposo” per la maggior parte degli studenti napoletani. Si tratta dell’ultimo giorno del periodo di Carnevale, che quest’anno cade di martedì 20 febbraio. Difatti per molti allievi della scuola pubblica napoletana diventa l’occasione per fruire di un altro giorno di ferie, visto che in molti plessi scolastici, con la scusa dei pericoli connessi al lancio di uova marce e all’uso di bombolette spray, saranno sospese le attività didattiche. Con grande disappunto dei genitori che andranno comunque a lavorare visto che si tratta di un normale giorno feriale. Peraltro quest’anno, tra scioperi e manifestazioni varie, si sono perse già molte giornate di attività scolastica, per la qual cosa il raggiungimento dei duecento giorni di lezioni effettive, previsto dalla norma, potrebbe diventare un vera e propria chimera. Mi domando, inoltre, che senso ha mettere in campo nella realtà partenopea costose iniziative, come quella di “scuole aperte”, tanto sbandierate dalla pubblica amministrazione, se poi le scuole sospendono le lezioni, senza neppure porre in campo attività alternative, in giorni nei quali dovrebbero svolgere regolare servizio. Un dirigente scolastico di un istituto superiore del distretto 42, Vomero-Soccavo, è andato anche oltre. Non contento di lasciare a spasso gli allievi per il martedì grasso, dopo che il consiglio d’istituto aveva bocciato la richiesta del comitato degli studenti di sospendere le attività didattiche negli stessi due giorni, ha chiuso la scuola nei giorni di lunedì 19 e martedì 20 febbraio, disponendo la ripresa delle attività per il mercoledì seguente con inizio alle ore 10,00, invece che alle 8,00. Il tutto per una derattizzazione interna che, guarda caso, avverrà proprio nelle stesse giornate nelle quali il consiglio d’istituto aveva bocciato la sospensione delle attività didattiche. Un Carnevale molto “lungo” per gli studenti di questa scuola, ma anche un’immotivata interruzione di un pubblico servizio che potrebbe essere oggetto delle indagini della Magistratura sia contabile che inquirente. Peraltro se la Regione Campania avesse ritenuto di dover concedere il giorno di martedì grasso, come giorno festivo, lo avrebbe fatto nell’ambito del calendario che ha stilato all’inizio del corrente anno scolastico. Altra “anomalia”, per così dire, è il fatto che, per quanto mi risulti, le scuole cosiddette private faranno regolarmente lezione anche l’ultimo giorno di Carnevale. Insomma, si tratterebbe semplicemente della scusa per offrire un altro giorno di “ferie” a studenti e docenti della scuola pubblica. Sarebbe proprio il caso che gli organi preposti ai controlli valutassero la legittimità dei provvedimenti assunti, dopo le opportune indagini ispettive.