La voce di Megaride

San Toro martire e catecumenista garibaldesco


di Marina Salvadore
La nausea monta come la panna. Mi ritrovo indignata, asettica, asessuata. Il dittatore Michele Santoro, garibaldino della nuova "liberazione", sostenuto dalle concelebranti larve Vauro e Travaglio e dalla nobilvergine sacrificale Borromeo ha esaurito ogni genialità e originalità e si adagia sulla volgarità blasfema, purtroppo priva di effetti speciali che non siano reperibili beceramente nella  misera banalità dei triti e ritriti luoghi comuni e degli "slogan" finto-progressisti della "new wawe bastian contraria per inerzia". Drogata. Incosciente. Moto perpetuo involontario. Nel giorno della Festa della Donna (che più giustamente dovrebbe intitolarsi alla "Tonna", per quanto oggetto superfluo e tappezzieristico è divenuto ciò ch'era una volta la "donna")  il "bastian contrario sforzato" inneggia, in fascia protetta godibile da bimbi e minori, alla trasgressione pornografica e monocorde non etica o culturale o sociologica dei novelli capri espiatori del Potere: gli omosessuali! Si è cascati, infatti, in flagranza di reato, peggiore dello sfruttamento della prostituzione, in questo sfruttamento morboso di "diversità". Tra carnacialesche, squallide rappresentazioni della "diversità" che può fare audience, offerte come una sequenza scomposta e blasfema da un porno-set cinematografico da saletta di provincia, tra "chiattilli, pidocchi e guardoni", da far sembrare eroico persino il nostro schifatissimo Mastella (re dei voltagabbana ma non certo dei "voltac**o"viziosi dell'ultim'ora) e santi gli edonisti ed esibizionisti di regime. Ci chiediamo amaramente perchè la trasgressione biologica debba essere necessariamente rappresentata, manifestata, offensiva e grottesca; tanto per gli eterosessuali quanto per gli omosessuali medesimi. Perchè utilizzare, in fatto di "intimità" fine a se stessa, un volgare baraccone più utile a sottolineare ed a compattare proprio quelle presunte o manifeste eccessività che dovrebbero essere civilmente combattute... e che finiscono, diabolicamente, con l'enfatizzare proprio la diversità, il razzismo, la reazione violenta? Ci troviamo, forse, di fronte ad un'altra forma di terrorismo identitario?... Eppoi, la Chiesa, sempre la Chiesa compressa fino al mento nella montagna di sterco gratuitamente sparatole addosso, in odor di blasfemia, di setta satanica, di novella persecuzione cristiana. Ah! I "parrucconi" hanno tuonato un vetusto "Ci vorrebbe Mussolini!"; No, io rispondo che ci vorrebbe addirittura "Il Feroce Saladino", stante l'incomprensibile statica indifferenza e mancanza di reazione della Chiesa di Gesù Cristo a questo fuoco continuo di illazioni, bestemmie, ilarità, menzogne della novella persecuzione ai Cristiani. I "diversi" non sono quelli  propinatici e giustificati progressisticamente da Santoro
nell'estenuante sequela del Carnevale del Gay Pride, fatto di culi e tette, slinguate, volgarità e pornografia; sono personalità, anime, spiriti...ed anche figli, fratelli, professionisti, lavoratori, geni, individualità come ogni essere umano sul pianeta. L'intimità appartiene a chiunque e tale deve restare. Privata. Segreta. Sfruttare il teatrino dell'insolito morboso è peggiore sfruttamento rispetto al meretricio, al mercenarismo, al consumismo globalizzato delle identità, allo spaccio dei valori virtuali che purtroppo lastricano le strade dell'empireo del narcisismo e dell'onnipotenza delirante di un solo piccolo uomo del video, bisognoso di conferme, di affermazione, di un trono dal quale tuonare dictat assoluti.  Prima puntata di ANNOZERO su RaiDue e speriamo sia l'ultima, senza "rin-culi" di ritorno, questa volta. Il dittatorello Santoro, pagato da noi in tutto il suo splendore dell'autoproduzione di effetti speciali, ha stasera crocifisso sul Golgota mediatico tre deboli, colpevoli di infondergli sacro orrore: Gesù Cristo, la Donna e gli stessi omosessuali; tre croci, come.... allora. Si confida nella resurrezione... esattamente come allora.