da Antonella Provera - PT Agency News
newsitalia@newsitalia.comGROTTAMINARDA (AV) / DALLA TERRA DEI SANNITI SPUNTA LA NUOVA TELEVISIONE ITALIANA Pregevole e di alto profilo è stato l'incontro dibattito sul tema "TV Pubblica e Formazione" -Dalla TV dei Professori alla TV Deficiente- tenutosi all'Istituto d'Istruzione Superiore "E.Majorana" di Grottaminarda" (AV) , diretto dalla dinamica ed esemplare manager Catia Capasso. Sono state le intelligenti e pungenti domande dei giovani studenti poste ai relatori ad accentuare l'anomalia del servizio pubblico radiotelevisivo italiano ed a declamare regole e rispetto per il pubblico a casa che non è merce di scambio per gli assorbenti e tantomeno per i pannolini dei pubblicitari. I giovani chiedono, riprendendo il monito di Benedetto XVI, una televisione rispettosa della persona volta al recupero dei valori della famiglia, che tenga conto dei loro bisogni e del proprio futuro, dai contenuti culturali all' intrattenimento sano, quindi senza depravazioni, volgarità e non deficiente. Un silenzio impressionante ha fatto da cornice all'intervento del Portavoce dei Piccoli
Comuni, Virgilio Caivano: "Qualcuno vi ha chiesto se questa RAI vi piace?" - rivolgendosi ai giovani presenti - "oppure qualcuno vi ha chiesto quale RAI volete?"; la realtà è drammatica perché in Italia non esiste un progetto strategico su questi temi, non c'è un disegno complessivo e la politica è debole ed incapace di governare complessivamente il grande tema della comunicazione nel nostro Paese, perché non ha una prospettiva di lungo periodo. Occorre uno scarto generazionale in grado di realizzare una vera rivoluzione culturale che porti persone d'eccellenza alla guida della TV pubblica, e le nuove generazioni ad assumere le dovute responsabilità in politica e nelle istituzioni. "La Rai è una grande risorsa che può dare molto al rilancio vero del Paese ma deve riscoprire il gusto della qualità e della meritocrazia. I piccoli Comuni - ha concluso tra gli applausi il Portavoce - si propongono come interfaccia popolare, la vera sfida della partecipazione e della condivisione". Per la giornalista Roberta GISOTTI, caporedattrice di Radio Vaticana ed autrice del libro "Dalla Tv dei Professori alla Tv Deficiente", il vero problema della comunicazione italiana è nel duopolio Rai-Fininvest, nel bisogno di regole certe come la necessità di un vera legge sul conflitto d'interesse a partire dalla favola dell'Auditel, uno strumento inattendibile e pericoloso, costruito ad hoc dai monopolisti della TV e dai pubblicitari che genera modus culturali devastanti con danni irreparabili per la democrazia. Giampiero Antonioli, esperto internazionale di comunicazione di massa ed autore dei regolamenti attuali dell'Autorithy, declama la necessità di costituire una "Commissione Etica", forte ed autonoma che sostituisca l'inutile Commissione parlamentare di vigilanza, un supremo organo di controllo composto da consumatori, genitori e società civile, con strumenti finanziari propri, volto alla vigilanza sui contenuti dei palinsesti delle reti televisive tutte. -"Credo che sia giunto il tempo di dare un'accelerata alla privatizzazione della Rai e riformulare regole serie in materia di assegnazione del "servizio pubblico" che non dovrà essere più ad esclusiva gestione di un solo editore ma, viceversa, di quello che offre, a termine, migliori garanzie di qualità di contenuti e servizio; questo sarà il futuro percorso per garantire la continuità della democrazia" - ha dichiarato il capo della comunicazione della Columbus Citizens Foundation Usa e promotore della Consulta per la buona comunicazione, Pino Tordiglione. "Un dibattito davvero proficuo che è partito dal basso e che ha individuato soluzioni intelligenti e giuste. "L'Autorità sta lavorando in questa direzione per tutelare il consumatore telespettatore sempre più indifeso e manipolato; credo che Tordiglione abbia contribuito attraverso l'iniziativa a mettere insieme relatori competetenti che tengono conto dell'esigenze della società civile ma soprattutto giovanile, il futuro di questo Paese. Lavorerò per dare un ruolo forte all'Istituzione che rappresento e che sia il riferimento certo delle garanzie"- ha concluso il sen. Roberto Napoli, Commissario Autorithy per le comunicazioni.
nota della redazione di Megaride:E' da una vita che si imbastiscono dibattiti, tavole rotonde e commissioni intorno al tema della bontà ed efficacia della Televisione. Addirittura, circa 30 anni fa, dalla Svezia - paese del sesso libero, tanto inviso ai "sociologi" nazionali - giunse notizia che una commissione governativa aveva messo al bando la favola di "Cappuccetto Rosso" perchè diseducativa per la fragile evoluzione psicopedagogica dei bimbi svedesi. Noi, abbiamo nostalgia della televisione del maestro Manzi e del suo programma "Non è mai troppo tardi" che ha insegnato a leggere ed a scrivere a generazioni di "esclusi" che popolavano le fertili campagne italiane. Abbiamo nostalgia dei servizi giornalistici di Mario Soldati, autentico fautore di una Unità d'Italia che spingeva alla conoscenza reciproca le suddite, anonime province dello Stato Italiano. Abbiamo nostalgia di Enzo Tortora che inventò un linguaggio televisivo affabile, colto e accessibile a chiunque. Abbiamo nostalgia di una tele-visione fine a se stessa, in grado di acculturare e di informare, di divertire e intrattenere senza volgarità ed eccessi... come sapevano fare Totò, Walter Chiari, Aldo Fabrizi, Bice Valori e Paolo Panelli, Corrado Mantoni... C'era persino "La TV degli agricoltori"...ma che possono saperne i nostri figli... se una mucca e una gallina l'hanno vista caricaturata solo nei cartoni animati?... Una volta - e non tanto tempo fa - la "Moda" rifletteva il costume nazionale; oggi, invece, impone - come la televisione - gusti e tendenze.... e , per isolare nelle affollate categorie dei consumisti paganti e incoscienti il VOLGO, si preferisce mantenerlo incolto, ignorante, non pensante, alieno... spingerlo, attraverso i molteplici messaggi subliminali, al desiderio del "proibito", del morboso, dell'indecenza... restituendogli, come il Prozac, finta identità e falso potere. E' in atto una massificazione spropositata di coscienze e di individui; un frullato paradossale di voraci consumisti involontari. Un esercito di zombies senza cervello, ai quali ammannire a tonnellate mangimi avariati in una mangiatoia che - marketing docet - deve essere sempre più bassa e accessibile. M.S.