La voce di Megaride

Proclama alla Nazione


Imperor Romano II
Ispirato dal cristiano proclama di Francesco II di Borbone (1860) diè suo accorato commiato al Popolo itagliano:"Tra i doveri prescritti ai politicanti, quelli dei giorni di sventura sono i più grandiosi e solenni, ed io intendo di compierli con rassegnazione scevra di debolezza, con animo sereno e fiducioso, quale si addice al discendente di tanti presidenti del "Coniglio Itagliano". A tale uopo rivolgo ancora una volta la mia voce al popolo di questa res publica, da cui ora debbo allontanarmi con dolore. Una guerra ingiusta e contro la ragione delle genti ha invaso i miei ministeri e segreterie, nonostante ch'io fossi gaudentemente in pace con tutte le parrocchie alleate e anche dell’opposizione. I mutati ordini governativi, la mia adesione ai grandi principi lobbistici nazionali, europei e asiatici non valsero ad allontanarla, che anzi la necessità di difendere l'integrità dello Stato laico trascinò seco avvenimenti che ho sempre deplorati. Onde io protesto solennemente contro queste inqualificabili ostilità, sulle quali pronunzierà il suo severo giudizio l'età presente e futura. Il corpo transex-diplomatico presente presso la mia persona seppe, fin dal principio di questa proditoria occupazione, da quali sentimenti era compreso l'animo mio per tutti i miei elettori, e per questa illustre capitale, cioè garantirla dalle rovine e dal Vaticano, salvare i suoi abitanti e le loro proprietà farle mie, i sacri templi di Botteghe Oscure, i movimenti "autonomi", gli stabilimenti pubblici privatizzati, le collezioni d'arte liberalizzate, e tutto quello che forma il patrimonio della sua grandezza, e che appartenendo alle stolte generazioni passate è superiore alla passione di un tempo far mie. Questa parola è giunta l'ora di compierla. La fine si avvicina alle mura di Montecitorio, e con dolore ineffabile io mi allontano con una parte del bottino, trasportandomi là, alle Kayman, dove la difesa dei miei diritti mi chiama. L'altra piccolissima parte di esso resta per contribuire, in concorso con l'onorevole Mastella, alla inviolabilità ed all'incolumità dell'Alitalia e di Telecom, che come un palladio sacro raccomando allo zelo del ministero mutante E chieggio all'onore e al civismo del sindaco di Roma, di Rutelli, e del comandante della stessa guardia cittadina, Bertinotti, di risparmiare a questa Patria sfruttabilissima ancora, gli orrori dei disordini interni alla coalizione e i disastri della guerra sindacale; al quale uopo concedo a questi ultimi tutte le necessarie e più estese facoltà. Discendente di una dinastia democristiana che per ben 60 anni regnò in queste contrade continentali, dopo averlo salvato dagli orrori in un lungo governo viceregnante post-fascista e berlusconiano, i miei “affettati” sono qui. Io sono bolognese, né potrei senza grave rammarico dirigere parole di addio ai miei amatissimi suini, ai miei compatrioti privilegiati. Qualunque sarà il suo destino, prospero o avverso, serberò sempre per essi forti e amorevoli rimembranze. Raccomando loro la concordia, la pace, la santità delle usurpazioni cittadine. Che uno smodato zelo per il mio Scranno non diventi face di turbolenze. Sia che per le sorti della presente guerra intestina io ritorni in fra voi alle prossime elezioni, o in ogni altro tempo in cui piacerà alla giustizia di D'Alema restituirmi al Seggio dei miei maggiori, fatto più splendido dalle finanziarie di cui l'ho irrevocabilmente circondato, quello che imploro da ora è di rivedere i miei "Popolari " complici, A.B.I.li e follini". nota della redazione: la "parodia" in oggetto dimostra come e quanto sia facile mistificare i nobili sentimenti cristiani con l'esternazione subdola ed ipocrita del sordido politichese in auge; quello di cui siamo vittime quotidianamente noi sudditi. Il testo originale dell'accorato Proclama di Francesco II di Borbone, re delle Due Sicilie è recuperabile in tutta la sua bellezza ed onestà in www.brigantaggio.net Pensare che da 150 anni i nostri politicanti infangano con lo sberleffo, l'ignominia, la menzogna un raro monumento alla Dignità ed all'Onestà - qual è l'ultimo Borbone di Napoli - sopravvivendo smargiassando sulla "favoletta" della Democrazia, strumentale all'ingordigia ed all'interesse personale. Li mandiamo a casa, TUTTI, dal centro- sinistra al centro-destra?