La voce di Megaride

Che sia una Pasqua "buona"


... Per Gesù era già stato emesso un mandato di cattura.Era necessario trovare un posto sicuro per celebrare la Pasqua.Furono gli Esseni ad offrire ospitalità, il cenacolo si trova, appunto, al centro del quartiere degli Esseni all'estremo sud di Gerusalemme.Gesù potè entrare, discretamente, dalla porta degli Esseni, ai margini della città.Gli Esseni prestavano gratuitamente i loro locali per la Pasqua a patto che si osservassero delle regole.La regola principale aboliva i sacrifici di animali e, quindi, l'immolazione dell'agnello.Chiamavano la loro Pasqua "fiorita" perché il sacrificio dell'agnello veniva sostituito con l'offerta rituale di cereali e la tavola imbandita con frutti della terra.Gli Esseni si astenevano dal frequentare il tempio e compiere sacrifici.Gesù, è noto, non aveva buoni rapporti con la classe sacerdotale, qualche tempo prima aveva scacciato i venditori dal tempio liberando le colombe e aveva suscitato lo sdegno dei sacerdoti quando, operando guarigioni, veniva osannato dal popolo.Non è pensabile, in questo contesto, un Gesù, o chi per Lui, che si rechi al tempio a sgozzare l'agnello davanti ai sacerdoti, secondo il rituale ebraico.Tutta la letteratura cristiana antica sostiene, poi, che il Cristo, come tutti gli uomini spirituali del tempo, non mangiasse carne.Gesù con la sua predicazione e la sua vita da l'immagine di un Dio di misericordia, che non vuole spargimenti di sangue e vittime immolate, per porre fine a tutto ciò è lui che si offre volontariamente.L'immagine del "Buon Pastore" che sgozza la pecorella sarebbe veramente un'enorme contraddizione.Credo ce ne sia a sufficienza per cominciare a riflettere sul fatto che, se con Cristo arriva la buona novella, questa è per tutto il creato, agnelli compresi.E' il rispetto della vita in ogni sua forma.www.energiainmovimento.it