La voce di Megaride

PIERA DEGLI ESPOSTI - GIUNI RUSSO: UN MAGICO BINOMIO


di Gaetano Cutri
Al Festival del Cinema Glbt di Torino, organizzato da Giovanni Minerba, il 25 ed il 26 Aprile, il ricordo di Giuni Russo si è insinuato tra i film in concorso e le passerelle di attori e produttori. Musica e teatro si sono fuse per l’occasione, con esiti sorprendenti. Alice, grande amica di Giuni ed anche lei “figlia artistica” di Franco Battiato, ha interpretato “’A ‘cchiù bella”, l’ultima composizione dell’artista siciliana su testo di Totò, mentre le Mab e Lene Lovich hanno eseguito dal vivo i brani già presenti in “Unusual”, l’ultimo cd di Giuni. Bello anche l'omaggio del poeta Willy Vaira con la sua "Forse adesso è là...". Ma l’evento più atteso è stato il monologo “Mediterranea passione”, che Antonio Mocciola, giornalista e scrittore, ha scritto con Maria Antonietta Sisini ripercorrendo le tappe umane e artistiche di Giuni. Parole affidate alla grandissima Piera Degli Esposti, autorevole voce del nostro teatro e straordinariamente calata nella parte. Applausi a scena aperta e commozione di tutti i presenti, mentre alle spalle dell’attrice bolognese campeggiava una splendida gigantografia di Giuni. Su quanto vivo sia il ricordo della Russo è inutile dilungarsi. Quel che meraviglia, piuttosto, è quante forme d’arte abbracci la sua figura. Una vita intensa, tribolata, quasi da romanzo, con immagini da film che Mocciola e la Sisini hanno ben saputo evocare e che la Degli Esposti ha sapientemente reso. Si spera che tutto questo non resti solo un evento isolato, affinché questa nazione, che quando si tratta di dimenticare non è seconda a nessuno (basti pensare a Gabriella Ferri e a Umberto Bindi), non disperda la memoria di Giuni Russo e del suo immenso, visionario mondo d’arte.(nella foto: Degli Esposti, Minerba, Sisini, Vaira, Mocciola)