La voce di Megaride

Per il "feroce" Contrada nemmeno un "MASTELLino"


per chi intende approfondire il caso "Contrada"  ed esprimere solidarietà al capro espiatorio in questione, da www.brunocontrada.info
In ordine alla sentenza di condanna di Bruno Contrada che alcuni magistrati palermitani ritengono di aver pronunciato “nel nome del popolo italiano” io sottoscritto, nella qualità di cittadino italiano, mi sento in diritto ed in dovere di sottolineare che non è stata pronunciata anche a mio nome perché da essa prendo le distanze e mi dissocio. Questa sentenza non è certo il risultato di un giudizio sereno e meditato, teso alla ricerca della verità, ma è solo il risultato di un accanimento giudiziario nei confronti di un uomo che per ben trentacinque anni ha servito fedelmente lo Stato Italiano - come hanno dimostrato le testimonianze rese al processo da numerosi alti funzionari dello stato: Alti Commissari, Prefetti, Capi della Polizia, ( tra i quali, solo per citarne alcuni : Emanuele De Francesco, Mario Mori, Vincenzo Parisi, Ferdinando Masone ecc.). Al contrario si è data credibilità alle accuse infamanti di un manipolo di delinquenti, che sono stati da Contrada tenacemente perseguiti.A solo livello esemplificativo giova ricordare l’inquietante comportamento del giudice Francesco Ingargiola, che negli anni ’80 ritenne di dover assolvere il noto mafioso Rosario Riccobono - trascinato da Contrada davanti al Tribunale di Palermo per rispondere dei reati da lui commessi – e che negli anni ’90, non si sa ancora sulla scorta di quali prove, ha ritenuto di dover invece condannare Contrada.Pertanto da questo tipo di sentenze - l’ultima è quella pronunciata dalla 1^ Sezione del Tribunale di Palermo - io mi dissocio perché esse non sono pronunciate con giustizia e serenità, ma servono solo per occultare la Verità e per il raggiungimento di fini occulti!(a pie' di pagina sul sito in questione si può sottoscrivere questa dichiarazione ed inoltrare il proprio pensiero).