un divertissement di Marina Salvadore'E figli so' piezze 'e core!" era scritto sugli striscioni delle plebee "famiglie numerose" presenti all'identitario Family Day partenopeo in piazza del Carmine. Anche le mamme dei "moschilli" - anzi, tra le più fiere - a squarciagola cantavano lo slogan identitario in omaggio ai propri frizzanti pargoli. Nell'altra piazza, quella del quartiere-bene del Vomero, piazza Vanvitelli, i partecipanti alla kermesse "laica" ostentavano invece bandiere corsare (teschio e tibie incrociate su fondo nero) con lo slogan "'E figli 'e zoccola so' piezze 'e mm****!"; messaggio chiaro e diretto a quelli dell'altra piazza in festa, ritenuta responsabile di barbarie, agguati e razzie nel quartiere alto-locato. Bassolino, Jervolino e il solito Di Palma (che questa volta non c'azzeccava un piffero, rappresentando la provincia, dove erano in auge altri provinciali festeggiamenti Family Day) non volendo schierarsi politicamente hanno dato forfait ad ambedue le celebrazioni, inviando all'una e all'altra organizzazione melensi messaggi di saluto... differenziati (come la mancata raccolta dei rifiuti): a quelli in piazza del Carmine, letto dal "masto 'e festa" Tore 'e Crescenzo, sul palco : " Le autorità di Napoli e della Campania s'inchinano faccia a terra, umilmente strisciando, in questo giorno fausto che vede pure nell'arresto odierno del nemico della Nazione e del Popolo, il "brigante" Bruno Contrada, feroce criminale mafioso assicurato alla Giustizia, il ripristino dei valori della VERA, AUTENTICA "FAMIGLIA" NAPOLETANA, libera di esercitare, PER TRADIZIONE SPAGNOLA, esclusivamente il proprio diritto di rango ed alla quale, in questo augusto giorno noi vicere' e borgomastressa, riassegniamo l'onorificenza massima di CONNESTABILI del regno, ripristinando gli antichi SEDILI per quelle famiglie che hanno dato lustro, in questi anni, ai quartieri di residenza e così distintesi nella felice gestione delle realtà socio-economiche delle loro ducee cittadine, magistrali protagoniste dello SVILUPPO e del BENESSERE civico:
Neapolitan Family Day
un divertissement di Marina Salvadore'E figli so' piezze 'e core!" era scritto sugli striscioni delle plebee "famiglie numerose" presenti all'identitario Family Day partenopeo in piazza del Carmine. Anche le mamme dei "moschilli" - anzi, tra le più fiere - a squarciagola cantavano lo slogan identitario in omaggio ai propri frizzanti pargoli. Nell'altra piazza, quella del quartiere-bene del Vomero, piazza Vanvitelli, i partecipanti alla kermesse "laica" ostentavano invece bandiere corsare (teschio e tibie incrociate su fondo nero) con lo slogan "'E figli 'e zoccola so' piezze 'e mm****!"; messaggio chiaro e diretto a quelli dell'altra piazza in festa, ritenuta responsabile di barbarie, agguati e razzie nel quartiere alto-locato. Bassolino, Jervolino e il solito Di Palma (che questa volta non c'azzeccava un piffero, rappresentando la provincia, dove erano in auge altri provinciali festeggiamenti Family Day) non volendo schierarsi politicamente hanno dato forfait ad ambedue le celebrazioni, inviando all'una e all'altra organizzazione melensi messaggi di saluto... differenziati (come la mancata raccolta dei rifiuti): a quelli in piazza del Carmine, letto dal "masto 'e festa" Tore 'e Crescenzo, sul palco : " Le autorità di Napoli e della Campania s'inchinano faccia a terra, umilmente strisciando, in questo giorno fausto che vede pure nell'arresto odierno del nemico della Nazione e del Popolo, il "brigante" Bruno Contrada, feroce criminale mafioso assicurato alla Giustizia, il ripristino dei valori della VERA, AUTENTICA "FAMIGLIA" NAPOLETANA, libera di esercitare, PER TRADIZIONE SPAGNOLA, esclusivamente il proprio diritto di rango ed alla quale, in questo augusto giorno noi vicere' e borgomastressa, riassegniamo l'onorificenza massima di CONNESTABILI del regno, ripristinando gli antichi SEDILI per quelle famiglie che hanno dato lustro, in questi anni, ai quartieri di residenza e così distintesi nella felice gestione delle realtà socio-economiche delle loro ducee cittadine, magistrali protagoniste dello SVILUPPO e del BENESSERE civico: