La voce di Megaride

Chiagne Pulecenella!


di Marina SalvadoreSolidali con l'artista Carmine Coppola 
Certo è che l’ignoranza e la presunzione non conoscono limiti, specialmente quando la politica pretende di coniugarsi all’Arte! Acerra è tutta infiocchettata e apparecchiata a festa come una pacchiana per l’ EVENTO municipale del secolo, la 1.a edizione del Pulcinella Festival, una tre giorni dal 18 al 20 maggio tutta dedicata all’emblema locale, al simbolo stesso della città: Pulcinella, appunto! Addirittura, in prima giornata – oggi – è stato pure organizzato un dotto convegno sulla maschera più famosa al mondo, richiamo turistico acerrano… Peccato che al convegno, tra l’intellighentia cittadina chiamata a dottoreggiare, non sia stata prevista la presenza di Pulcinella! Mi riferisco a Carmine Coppola, erede ufficiale della maschera per volontà di Gianni Crosio, nel 1980, con sigillo ufficiale di Eduardo, apposto nel 1984; ambedue gli atti legittimi e certificabili. Il Pulcinella è lui, senza ombra di dubbio, e lo sanno bene il sindaco di Acerra ma soprattutto Tommaso Esposito, direttore del locale Museo di Pulcinella, dove Coppola esprime il meglio di se’ in diverse performances teatrali in numerosissime occasioni culturali (ancora, nelle mattinate del 22, 24 e 30 maggio quale Pulcinella quindi padrone di casa del Museo riceverà, come sempre, con tutti gli onori e con tutta la sua arte un po’ di scolaresche in visita). Nel medesimo Museo, tra l’altro è conservato il primo costume di scena da egli indossato, oltre ad altri cimeli personali, generosamente offerti al precedente sindaco di Acerra, Caruso, nel 1983, quando siglò con una sua pièce uno spettacolo organizzato nello Stadio di Acerra. L’altr’anno, Carmine Coppola ovvero Pulcinella fu tra i principali protagonisti del documentario “Napoli! Napoli! Napoli!” girato da Carlo Lizzani in occasione del bicentenario della Provincia di Napoli ed essendo anche uno storico della maschera, pensate un po’… ha anche scritto un libro sulla storia e le antiche origini della maschera, edito dalle Edizioni Scientifiche Italiane; libro che, probabilmente, il sindaco Espedito Marletta non avrà neppure letto se, nell’incipit della brochure dell’evento con finta umiltà sottoscrive: “Il tema che si affronta è quello delle Origini di tale maschera. Preciso subito che in riferimento a tale tema, in questa intensa "tregiorni" non sarò in grado di dimostrare in modo scientifico il luogo della nascita di Pulcinella”, ignorando che esiste persino un filmato che documenta, nel 1960, le lacrime del compianto Gianni Crosio ripreso accanto all’ultimo spuntone di muro che delimitava la casa di Pulcinella, in procinto di essere abbattuto, la’ dove ora si trova una cabina della Telecom, al rione Maddalena… che un tempo la toponomastica intitolò piazza Pulcinella… e… c’era anche una targa a suggellarne l’intitolazione… la solita solfa: cento Garibaldi sui piedistalli e l’unico Pulcinella o Masaniello sfrattati da casa loro. E’ un “classico”, da noi masochisti conquistati sempre dallo “straniero”!… La “tre giorni” proseguirà, ovviamente, con musica ed arte varia, con altri artisti. La “vedette” che tutti attendono è l’ottimo Peppe Barra… ma di Pulcinella, quello a celebrarsi, anche qui, nemmeno l’ombra. Che l’abbiano confuso con Brighella? Mah! Da noi intervistato, Carmine Coppola, comprensibilmente affranto ha appena accennato: “Un’altra pugnalata al cuore… ed ancora, come sempre, dietro la sua maschera Pulcinella piangerà lacrime amare!”. Non a caso, Giuseppe Carullo, dedicò proprio a Carmine Coppola la struggente poesia “Chiagne Pulecenella”http://www.pulcinellamuseo.it/museo/coppola/coppola.htm