La voce di Megaride

Quando Napoli non era capitale della monnezza


di Pompeo De Chiara - Ass. Culturale Borbonica "Terra di Lavoro"
E’ con orgoglio e soddisfazione che annuncio la prossima pubblicazione del lavoro del dr. Iesu, al quale abbiamo collaborato, tramite l’umile e limitato apporto dello scrivente, sulla “ISTRUZIONE  E SALUTE PUBBLICA IN PROVINCIA DI TERRA DI LAVORO DAL REGNO DI NAPOLI DEI BORBONE AL REGNO D’ITALIA” edito dalla EDITORE LAVIERI. Il dr.Iesu, ex Provveditore agli Studi di Caserta nonché dirigente del Ministero della Pubblica Istruzione in pensione è rimasto particolarmente colpito per la copiosa e significativa attività che i sovrani napoletani fecero nell’ambito dell’Istruzione popolare e della salute pubblica arrivando a livelli di eccellenza superiori e precedenti a quelli delle grandi Monarchie Europee dell’epoca. Il suo studio e la particolare meticolosità nella ricerca delle fonti storiche smentiscono una storiografia di massa che dipinge l’ex Casa Reale di Borbone Due Sicilie come governo inetto ed incapace di capire le esigenze del popolo. Il testo può essere richiesto direttamente alla casa editrice info@lavieri.it . L’autore si rende anche disponibile per conferenze sull’argomento. A lui, un anticipato ringraziamento per aver contribuito a ricostruire la nostra memoria storica evidenziandone gli aspetti concreti relativi ad una grande Civiltà. Crediamo che il recupero della dignità del Sud Italia per un riscatto sociale e culturale passi necessariamente attraverso la ripresa delle nostre radici storiche e con il recupero di una dinastia, quale quella Borbonica, la cui denigrazione doveva essere indispensabilmente lo strumento simulatore per la conquista e la colonizzazione della nostra amatissima Terra. Lo scempio e la devastazione territoriale cui stiamo continuando ad assistere in questi tragici giorni a Serre, ad Acerra e allo Uttaro in Caserta, la definitiva scomparsa del Banco di Napoli, ex Banco delle Due Sicilie (primo Banco d’Italia), il tentativo di distruggere la produzione e l’immagine della Mozzarella, sono ancora, purtroppo, alcuni dei segni di tale colonizzazione. Sono sempre più convinto che il giorno in cui abbatteremo le effigi reali e virtuali dei vari Garibaldi, Vittorio Emanuele o Cavour che imbrattano le piazze del Sud Italia, inizierà la vera rinascita culturale e sociale del Mezzogiorno d’Italia. Ed è per tutto ciò che l’invito all’acquisto di tale testo risulta essere un importante contributo alla dignità della nostra MEMORIA senza la quale difficilmente ci sarà capacità e sensibilità PROGETTUALE. pompeodechiara@virgilio.it