La voce di Megaride

Gli apostoli del III millennio


di Nunziante Minichiello MANDIAMO A CASA I DECEMVIRI DI IERI E DI OGGI.
Nella Roma repubblicana i decemviri, incaricati di sistemare certe faccende legislative, presero tanto gusto alla carica e tanto piacere a godersi il tenore di vita loro riservato che alla scadenza del mandato non ne vollero sapere di ritornarsene a fare le loro cose a casa loro, cioè di tornare alle loro ordinarie occupazioni. Ci volle del bello e del buono e non poche spese prima di vederli esautorati. Le democrazie moderne quasi sempre  riescono a camuffare  eserciti di decemviri o di pretoriani di vario calibro, sparsi nelle associazioni, nei partiti, nelle istituzioni ed altrove.Questi decemviri, di ogni dimensione,  maturano ancor più col tempo, cioè col tempo si specializzano e si attaccano sempre più  al potere ed a tutto ciò che da esso promana, tanto che arrivano a considerare se stessi ed il potere una sola cosa. Non sempre mentono quando dicono che si sacrificano per il partito, per l’assessorato, per il ministero o  per la presidenza della repubblica.Sono infatti disposti a tutto pur di rimanere a galla in quel burrascoso mare che è la politica (a volte più pericolosa delle droghe pesanti e, come queste, subdola, riconoscibile dopo molto tempo e molti danni arrecati alla società e soprattutto difficile da liberarsene) e nell’oceano tempestoso della vita sconquassata dal dio danaro (una volta tanto un dio tutto terreno, tutto concreto e senza anima, tutto cose ed istinto, unico ed  universalmente conosciuto, riconosciuto ed adorato). Costituzioni, dichiarazioni e buoni principi servono a ben poco, a nulla o, peggio, a tenere buoni i popoli, incantandoli colle belle parole, che molto spesso coprono le cattive azioni, se gli incaricati ad applicarli ed i destinatari li ignorano, i primi anche volutamente ed i secondi per ignoranza, per leggerezza o per destino avverso. I popoli invece ne prendano conoscenza, coscienza ed  agiscano di conseguenza, come vuole, ad esempio, la Costituzione italiana. La
situazione  è diventata ormai tanto seria e preoccupante che quasi nessuno ne parla o, se ne parla, lo fa con la massima circospezione e con persone di cui si fida.Non c’è però da disperare. I popoli infatti devono e possono essere guariti dai mali che li affliggono, quali, ad esempio, ignoranza, egoismo, fanatismo, settarismo ed esoterismo, sempre e comunque conditi con l’immancabile democrazia e con la irrinunciabile libertà; sapranno di essere sovrani; sapranno essere sovrani e riterranno offensivo della propria dignità implorare diritto alla sopravvivenza dai loro rappresentanti che, guarda caso, se la passano proprio bene e che quindi costituiscono umanità privilegiata, che si può permettere e si permette persino di concedere il difensore civico al popolo sovrano, il quale, paradosso dei paradossi, sembra non avvertire l’offesa o la presa in giro. Allora basta coi blablablà, che soddisfano tutt’al più la scemenza singola e collettiva e certamente fanno piacere ai decemviri che possono dormire sonni tranquilli. Ognuno, che non abbia paura di essere serio, onesto, intelligente e soprattutto autonomo, rifiuti offerte non legali;neghi ossequio servile;pretenda i propri diritti a cominciare dal rispetto quale cittadino e li faccia riconoscere eventualmente anche ad altri; sia e si comporti come cittadino, libero e devoto solo alla legge, esemplare in ogni occasione, negli enti, nella società, nel partito, nell’associazione, nel luogo di lavoro e soprattutto in famiglia.Si indirizzi in questo senso l’infanzia che lo testimonierà nella scuola, dalla materna all’università, e successivamente nella vita da adulta. Con semplici atteggiamenti di ordinaria civiltà si possono ottenere grandi risultati, a cominciare dal relegare nella storia i decemviri e portare nelle istituzioni solo rappresentanti all’altezza del compito, eletti una sola volta, per breve tempo e con emolumento conforme al reddito medio nazionale e finire al comportamento virtuoso, che dall’alto delle istituzioni ricade come esempio illuminante sulla base popolare. Comunque mandiamo a casa i decemviri di ieri e di oggi.( www.minichiello.it)