La voce di Megaride

Facce 'e cuorno nun tèneno scuorno


di Marina SalvadoreLa Padoa-Spocchia
Cambio al vertice della Guardia di Finanza. Finalmente, il generale D’Arrigo, trattato anch’egli come un pacco postale, un “pupazziello”, nel’inciucio che ha visto protagonisti l’ottimo generale Roberto Speciale, l’arrogante ministro Visco e la Corte dei Conti, è salito al soglio pontificio delle Fiamme Gialle. Da uomo d’onore, come solo un militare di rango sa intendere l’onore, il generale D’Arrigo ha sottolineato, nel discorso di investitura, la stima ma soprattutto la massima considerazione nella quale tiene il suo predecessore, che ha preferito “spezzarsi” più che “piegarsi” alle fole venefiche del regime. Secondo il solito gioco delle tre carte “banco vince...banco perde…banco VINCE”, il bagatto Padoa-Schioppa ha invece stravolto, nel discorso di benvenuto, privo di ogni benché residua traccia di pudore - con riferimento alla ributtante querelle - il senso della verità e dell’onorabilità umana, adducendo persino  che in merito ai recenti tristi fatti i sudditi italiani sono stati sul punto di ritirare la fiducia al glorioso antico corpo
della GdF, per gli spiacevoli occorsi, senza nemmeno paventare l’idea, seppur lontanamente, che i cittadini italiani hanno in realtà ritirato la fiducia alla “Banda Bassotti” istituzionale e non certo, MAI, alla vittima sacrificale, il generale Roberto Speciale e, di conseguenza, a tutto il corpo della GdF. La Padoa-SPOCCHIA ammannita ancora oggi dal ministro e dal suo vice-gabelliere Visco, inopportuna presenza, impudico convitato di pietra, alla cerimonia ufficiale, è veramente inqualificabile. Ci piange il cuore assistere all’arrogante supremazia di questi “Azzeccagarbugli” sulla dignità, rispettabilità e onore di ufficiali con le stellette che, sicuramente, hanno cognizioni più profonde, se non altro in fatto di etica e soprattutto intorno al Galateo di  monsignor Della Casa, dei quali certi “bifolchi” ripuliti, cresciuti a mollichelle nelle loggette e nelle segreterie di partito, senza arte ne’ parte nella Scienza della Consapevolezza della dignità umana, della Deontologia, ignorano totalmente il significato della parola “Rispetto” dovuto a chi è autorevole, confondendone il senso con la parola “Rispetto” abusata, sempre più spesso dai "mammasantissima" ovvero gli “autoritari”.Ci sono squallidi personaggi in questo Paese, come ad esempio Bassolino e Jervolino, Visco e Padoa-Schioppa, Prodi e la Turco che dovrebbero vergognarsi di uscire di casa al mattino, ed invece, eccoli lì, freschi e tosti, col frustino in mano e gli stivali, a cavallo della nazione, come statue equestri dei discutibili “Padri della Patria” delle quali abbondano le piazze d’Italia e la retorica risorgimentista.La delega sulla Guardia di Finanza – non occorre essere paragnosti figli di paragnosta – a breve tornerà nelle grinfie di Visco… a meno che al generale Speciale venga in soccorso, cavallerescamente, la Giustizia. Quella, vera!Buon lavoro, generale D'Arrigo, per un lavoro - il suo - ch'è sovente denso d'insidie. Le sia di conforto, sempre, l'esempio del suo nobile predecessore che, oggi, ha voluto così bene ricordare, onorandolo come avremmo fatto noi se solo non gli avessero negato "l'onore degli onori militari" del congedo.