La voce di Megaride

ACCATTONAGGIO DI STATO


da sindacato UGL
NEL SILENZIO GENERALE, CONSUMATO L'ENNESIMO SOPRUSO AI DANNI DEI PENSIONATI INPDAP!Su "Libero Mercato" dello scorso 14 giugno, è stato pubblicato un articolo a firma di Francesco Forte che ha sollevato il velo "pietosamente" steso da tutti quanti gli altri organi di stampa e dalle altre O.S. sull'ennesima attività del Ministero dell'Economia e delle Finanze riconducibile al "risanamento dei conti" dello Stato. Questa fervida attività, paragonabile a quella che nella passata legislatura qualcuno definiva con scherno: "finanza creativa" e che oggi  viene salutata, invece, come l'ancora di salvezza di una Nazione che sembrava stagnare in una lunga fase di irreversibile recesso, è indirizzata, però, a parere della UGL, soprattutto nei confronti delle fasce più deboli. "Libero Mercato", che da tempo si è fatto "guida" dei contribuenti nel labirinto delle nuove norme che in materia fiscale e tributaria diventano sempre più incomprensibili agli occhi di un osservatore non addentro a questo specifico settore, ha scovato l'ultimo balzello che il governo ha introdotto nella Finanziaria 2007 e che con decreto (n. 45 del 7 marzo 2007, pubblicato  in Gazzetta Ufficiale n. 83 del 10 aprile 2007, vedi in www.uglagenziefiscali.it) è pronto ad essere scaricato soprattutto sugli ex Pubblici Dipendenti che usufruiscono di trattamento pensionistico gestito
dall'INPDAP, oltre che dai Dipendenti Pubblici in servizio, iscritti ai fini pensionistici, presso enti o gestioni previdenziali diversi dall'INPDAP. Ecco la trovata "geniale" che il Ministro dell'Economia e delle Finanze ha partorito per incamerare oltre 600 milioni di Euro (si parla di accesso alle prestazioni creditizie agevolate erogate dall'INPDAP): - con apposito regolamento si stabilisce che i pensionati INPDAP ed i dipendenti in servizio e i pensionati non INPDAP, sono iscritti di diritto alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, con obbligo di versamento dei contributi nelle misure, per i pensionati, pari allo 0,15% dell'ammontare lordo della pensione (oltre i 600 ? mensili lordi) e dello 0,35%, per i dipendenti in servizio, della retribuzione contributiva. Il contributo è prelevato mediante ritenuta mensile sugli emolumenti corrisposti. Se da una parte la normativa, testé introdotta e regolamentata (che non tocca i Lavoratori che versano all'INPDAP i contributi che finanziano il fondo)interviene a "bilanciare" le diverse situazioni che riguardano i Pubblici Dipendenti in servizio, agendo sulla disparità dei versamenti dei contributi verso l'INPDAP e gli altri Enti Previdenziali con le ovvie ricadute sull'erogazione delle prestazioni creditizie agevolate, dall'altro lato interviene pesantemente sui pensionati che si vedono "scippata" una parte pur importante della pensione per incrementare un fondo dal quale poco o niente preleveranno in futuro e dal quale "balzello" sarà molto difficile dissociarsi. L'articolista di "Libero Mercato" nota, inoltre, che anche il dipendente  pubblico in servizio non è detto che utilizzerà questa somma riscossagli per legge, avendo più modi per farsi prestare il denaro, senza ricorrere, necessariamente all'INPDAP. A che serve, quindi, questo prelievo che di fatto è "forzoso" visti i criteri introdotti per non aderire a questa contribuzione "volontaria"? Dopo il "tesoretto" accantonato grazie soprattutto al recupero dei crediti erariali, con i soldi che i pensionati saranno costretti a mettere nel nuovo "salvadanaio", arriverà nuova linfa per dimostrare, anche alla Comunità Europea, che il bilancio Statale è stato "quadrato"! Con il ben servito agli ex fedeli servitori di uno Stato che si dimostra sempre più simile nel suo comportamento innaturale, al Conte Ugolino di dantesca memoria !IMPORTANTE: L’art. 2 del D.M. ha previsto, però, la possibilità di recedere dall’iscrizione all’accesso delle prestazioni creditizie e, tale scelta, deve essere comunicata dal pensionato contrario a questo prelievo, previa istanza da presentare alle Direzioni Provinciali INPDAP di competenza territoriale. Abbiamo, pertanto, interrogato alcune sedi periferiche dell’INPDAP per chiedere se l’Istituto avesse predisposto un apposito modello d’istanza, tenuto conto che i termini per la presentazione della stessa, sono piuttosto stretti. Riceviamo, per il tramite del nostro responsabile aziendale dell’Ufficio Locale delle Entrate di Genova 2, Davide Benvenuti, il modello per comunicare il “recesso alle prestazioni creditizie” predisposto e pubblicato dalla Direzione Provinciale INPDAP di Genova che puòessere utilizzato come fac-simile da tutti gli interessati. Per saperne di più, visita il sito web: www.uglagenziefiscali.it. Per ricevere assistenza, il Patronato ENAS dell’UGL mette a disposizione la sua struttura nazionale presente presso tutti i Centri Servizi UGL in ogni Provincia.