La voce di Megaride

Meditazioni tristi sotto l'ombrellone del Lido Mappatella


di Domenico Di Renzo Brutta storia. Brutta e falsa. Napoli Borbone, Napoli garibaldina. Napoli puttana.
Ha sostituito un Re con un altro. Il Re di una stirpe centenaria, con un altro di stirpe stracciona. Deliro forse. Forse. Sarà un' imbriacatura di camicie rosse, del megafono che urla il nome di Garibaldi, fatto risuonare come un disco rotto ancora a duecento anni dalla sua  nascita. Garibaldi multimediale, l’avventuriero, il fallito, il brigante, il massone, l’assassino, il mandante, lo stupratore, il pirata ed altro ancora. Il Re Sabaudo e Garibaldi....o meglio... Il re Sabaudo, Garibaldi, la Massoneria inglese, l’imperatore Francese, Cavour, il Rubattino, i liberali, Carlo Marx, Mazzini, Crispi, ed un'accozzaglia di banchieri, avvocati, generali, medici e tanti altri che fuggivano o che inseguivano un sogno di ruberie e saccheggi. Ruberie, saccheggi e la mala siciliana e la malavita napoletana. I paesi distrutti, incendiati, dai mille. Solo mille...o venticinquemila... ingrossati dagli sbarchi dei sedicenti disertori piemontesi. Fucilazioni, deportazioni. Saccheggi, come fu saccheggiato il tesoro ed i beni della corona, le chiese, gli altari dei santi... ed il popolo. Don Liborio si dette da fare per tenerlo tranquillo. Le truppe serrate inermi nelle caserme, ad opera di ufficiali e generali forse imbelli, ma senz’altro collusi o aderenti alla Massoneria. Francesco II, rimasto lontano da ogni conoscenza, per colpa di una corte, sicura di sé, dei suoi privilegi e di Ferdinando che pensava di avere tutto il tempo per preparare il figlio al difficile compito. Garibaldi, figura luciferina per la Chiesa. Grande peccatore cui solo la camicia rossa rifulge di colore. Solo per il colore, però, e per tutta quella campagna mediatica, di allora e di oggi, che da più di due secoli è stata condotta per giustificare la nascita della Nazione Italiana. Nazione, no! Stato unitario, quello, sì. Nazione significa una storia comune, una civiltà, una radice. Senza voler fare altre distinzioni, voglio gridare che il Sud ha una sua storia, una sua cultura, una sua civiltà, una sola radice millenaria, patria di filosofi e studiosi. Università, dove il sapere veniva impartito alla luce del sole, delle stelle. Pitagora , Platone, la nostra storia e più tardi G.B.Vico ed altri. Il Sud, faceva allora gola allo Stato Sabaudo, oppresso e dilaniato dai debiti, dalla politica del Cavour, dalle scappatelle extra del proprio Re...che non disdegnava le lavandaie. L'Inghilterra che aveva intere zone di influenza sotto il suo protettorato, Marsala, con le miniere di zolfo era prettamente una colonia inglese, con la popolazione inglese e massonica. La Francia che non vedeva l’ora di poter costituire una base avanzata alle sue mire sull’Egitto e sui prossimi commerci nel Mediterraneo e di estromettere l’ influenza dell’Austria e della Russia.. E Garibaldi, e Crispi, e Mazzini, servi e signori delle influenze straniere. Garibaldi, pronto ad approfittare delle spinte inglesi alla secessione siciliana, Crispi, massone ed itinerante, e Mazzini, estensore con Carlo Marx dell’Internazionale socialista. Quanti morti, prima, durante e dopo la conquista del nostro meridione. Garibaldi, dopo essere fuggito da Genova, si rifugia a Nizza, si imbarca per la Tunisia, raccoglie sbandati e profughi e si dà alla vita di corsa con un pirata algerino. Certo non è eroico, depredare ed uccidere inermi passeggeri, privandoli dei propri beni e della propria vita. Si rifugia in Brasile, con pochi compagni e continua, con il commercio degli schiavi, con ruberie, saccheggi ed incendiando i villaggi della costa. Si unisce alle bande antigovernative, con una guerra di imboscate e guerriglia. Nasce, quando è in carcere il mito della Camicia rossa, del biondo Nizzardo, dai lunghi capelli portati così, perché una donna violentata gli aveva staccato l’orecchio con un morso e dei suoi eroici legionari. Scappa su una nave argentina e per tutto ringraziamento, vi fomenta moti e sedizioni. Torna in Italia, si offre al Re Carlo Alberto che lo rifiuta . costringendolo alla fuga. Con Mazzini a Roma dà vita alla Repubblica Romana, per poi scappare alla reazione dell’esercito napoletano. Abbandona morente Anita, nelle paludi , la stessa Anita che aveva portato via al marito, facendolo uccidere dai suoi stessi legionari in camicia rossa. Mazzini, si rifugia in Inghilterra, da dove continua a portare morte e distruzione tra gli stati europei e cattolici. Garibaldi, il grande e magnificato tombeur de femme, sa sul punto di sposarsi che il figlio atteso non è suo e con grande scorno, fugge a Quarto. Cavour e Rubattino hanno pianificato la conquista del Sud ed i due vapori, sono pronti, i soldi sono stati raccolti ed i garibaldini partono. Sotto la protezione delle navi inglesi, con il beneplacito francese e l’accompagnamento dell’organizzazione sabauda. Ricordo una affermazione di un rappresentante odierno della famiglia dei Savoia. Rispetto la Bandiera Borbonica Napoletana, perché abbiamo rapporti di famiglia. Sappiamo e dobbiamo farne a meno, anche se è vero perché la madre di Francesco II° apparteneva ai Savoia. Dopo tanti anni, la Storia, la stessa a cui Francesco consegnava il giudizio sulla sua Persona, deve essere riscritta in maniera da rendere giustizia, anche a tutti i nostri Briganti, a cui, non rimaneva altra soluzione, che fu suggerita dallo stesso Crispi, emigrare o morire. Dimentico Rubattino, gli armatori generosi, fino al punto di ricevere in premio i vapori napoletani, datigli in garanzia da Cavour ed i rappresentati piemontesi . Tutto è finito, gli eroi piangono, il popolo quel popolo è stato l’unico a morire per il proprio Re in cinque anni di guerra, dove i militari del nuovo stato italiano hanno bruciato, trucidato ed ucciso , cancellando interi paesi della Sicilia, degli Abruzzi , del Beneventano . Il Re Borbone, è morto in terra straniera, perseguitato dai suoi parenti, che lo hanno depredato e spogliato di tutto, fuorchè dell’onore, che egli dichiarò non essere in vendita . Sul trono, non siedono più i Re, ma altri figuri, figli di questo paese, e di questa Italia Risorgimentale che continuano sotto lo stesso dominio ad inzozzare, a depredare, a rubare storia e memoria, sicuri dell’immunità. Vedo un Alfiere, suona la tromba a Gaeta ….Forse, tutto questo rosso...e non è vino...mi ha fatto delirare. Oppure è questo sole cocente sul lido Mappatella, sempre superato velocemente in auto, guardato e non visto...sul quale, solo oggi, sono sdraiato ad assorbirne tutta la Pucundria ctonia!