La voce di Megaride

Il "vero" clan Mazzarella è il mio!


da redazione: Riceviamo dal nostro lettore Ciro Vittorini e ben volentieri pubblichiamo questo suo Inno alla Famiglia! Da troppo tempo ci occupiamo sempre e solo di tragedie, denunce, crimini, ingiustizie. La nostra vita quotidiana si dipana nell'angoscia tra un notiziario TV ed un foglio di giornale, bombardati costantemente ed annientati da attacchi alle Istituzioni, Immoralità, Fragilità umane, crudeltà ed orrori. Siamo fiaccati ed inermi, depressi o rabbiosi... comunque incapaci di ritrovare in noi stessi dei valori, degli ideali, dei progetti di vita. La lettera del signor Ciro Vittorini è stata una boccata d'ossigeno che, generosamente - secondo le sue intenzioni - vi trasmettiamo come prezioso elisir di lunga vita! Lettera alla MIA Famigliadi Ciro Vittorini, NapoliMi è sempre stato incomprensibile sapere che un genitore lascia i figli ancora piccoli per andare con un’altra o altro compagno. Trovo che è una forma di egoismo assurdo: come si può pensare a se stessi sapendo di lasciare i propri figli in difficoltà e che avranno, in età matura, sicuramente, problemi psicologici, affettivi?…Comunque, io mi rifiuto di capire… anche perché ho al mio fianco una donna splendida che con il suo carattere deciso e molto socievole è stato il vero perno della nostra famiglia. Lei meriterebbe sicuramente la nomina a Cavaliere
del Lavoro. Infatti, lavora da quando aveva 16 anni e ancora oggi  da dei punti a tutti, specialmente ai giovani. Quando, raramente, si è assentata dal lavoro, è stato unicamente veramente per motivi molto seri. Come non si può non volerle bene?  Ha delle virtù che ormai non sono più comuni nemmeno agli uomini e che, per grazia divina, sono simili alle mie poche virtù. Lei, è sempre pronta ad aiutare tutti e si ricorda in maniera puntuale di tutti gli onomastici e compleanni; è stata un ponte di unione fra le sponde delle nostre reciproche famiglie d’origine. In lei riconosco la parte tenace e concreta di nostra figlia, a parte le palesi somiglianze somatiche.  Le sorelle la definiscono “Rita la precisa”… La sua famiglia è anche la mia, a tal punto che mi sento più dalla parte dei “Mozzarella” che da quella dei “Vittorini”, per usare un termine giornalistico tristemente in voga a Napoli, potrei definirmi uno… “scissionista”.. d’amore! Nella famiglia Mazzarella non ho solo dei bravi cognati, ho anche dei nipoti stupendi che sono il mio vanto  e che amo come se fossero miei figli. Il paziente e disponibile Riki, Andrea bravissimo veterinario, Maria Vittoria, poi, la sento veramente come una seconda figlia e sono felicissimo quando la vedo; specialmente adesso che ha una sua  bellissima famiglia e ch’è diventata una mamma eccezionale: cresce i suoi figli assieme a suo marito Peppe senza trasmettere ansie inutili ai figli adorabili. Fra l’altro, la somiglianza di Vittoria con sua figlia e, incredibilmente, di tutte due con mia figlia, mi sollecitano serene meditazioni sul senso della sacralità della vita e dell’eternità degli uomini e degli angeli. Ancora, devo ricordare in questo spontaneo Inno alla Famiglia, i figli della mia cara cognata Rita: Paolo, Giancarlo e Marco; ragazzi veramente di cuore, perspicaci e istintivamente generosi. Eppoi, Marina, altro mio vanto, che assieme al marito Gino, esclusivo in fatto di bontà: hanno dei figli educati e affettuosi ma… vale lo stesso per il caro Maurizio e la cara Alessandra, altre colonne che sorreggono il tetto di questa numerosa MIA Famiglia! Fra i cognati Mazzarella mi piace ricordare anche Antonio e la sua cara moglie Angela, una mamma di panna per i suoi stupendi figli Angelo, Franco, Fabio e Massimo, che sono persone veramente premurose e tanto care. Mio cognato Antonio è una persona eccezionale, gran lavoratore, è di un’umanità e bontà  senza confini… Marisa, poi… sono stato sempre in ammirazione di Marisa: la sua intelligenza e chiarezza, la sua capacità organizzativa sono doti rare, non parliamo poi della sua cucina; credo che il piatto più buono che ho mangiato nella mia vita l’abbia fatto lei. Armida, la tenace e combattiva…Elisabetta la dolce…Lucia, la saggia e - nel ricordo - la cara Giulia, per la quale, veramente, ogni parola sarebbe banale nel descriverla in tutta la sua travolgente umanità…quel suo calore umano ancora si irradia su noi tutti…chissà da quale fonte benedetta e inviolata! Se mi scappa una lacrima è di GIOIA!  Un riconoscente “Grazie” alla cugina Liliana ed a suo marito che in questi ultimi 9 anni hanno reso la mia vita e quella della mia famiglia veramente serena. Sono un uomo fortunato! Purtroppo, spesso, distratto dai clamori del quotidiano, non ho la capacità  di ricordarmene…ma oggi ho deciso di non lasciar passare il tram della riconoscenza senza salirvi sopra, trafelato dopo una lunga corsa ad ostacoli tra le brutture del mondo, senza fiato… ma vigorosamente attaccato al predellino! Auguro ad ognuno una famiglia, piccola o grande, ma… come la mia!