di Antonio Pimpini - presidente Associazione Culturale “Giacinto Auriti”E’ trascorso un anno dalla scomparsa del prof. Giacinto Auriti ed è come se fosse avvenuta oggi. Il vuoto che ci ha lasciato è ancora più evidente se si tiene conto dell’attualità delle sue idee, dell’anelito di giustizia che caratterizzava tutte le sue azioni ed attività e della sua grande umanità. Le domande e le questioni che lui aveva posto sono sempre più attuali e la sua Teoria, inizialmente ritenuta una utopica espressione di uno stravagante professore universitario, pian piano assume i contenuti di una verità in divenire per fatti concludenti. Aleggia sul terrazzo di Guardiagrele della sua Casa Natale, da pochi giorni riaperta per il periodo estivo dalla moglie e dai figli, la domanda “L’euro di chi è?”. Quello striscione, collocato in bella vista sulla piazza centrale di Guardiagrele, attende ancora una risposta e, nel contempo, rappresenta un monito per tutti coloro che lo conobbero ed anche per chi non ebbe tale fortuna, per non dimenticare e, nel contempo, per diffondere la grande verità della “proprietà popolare della moneta”. Il suo ricordo è indelebile per noi, ma al ricordo occorre coniugare il segnale della continuità, per far sì che la lotta di oltre cinquanta anni di vita del
Un anno fa, l'11 agosto, ci lasciava Giacinto Auriti
di Antonio Pimpini - presidente Associazione Culturale “Giacinto Auriti”E’ trascorso un anno dalla scomparsa del prof. Giacinto Auriti ed è come se fosse avvenuta oggi. Il vuoto che ci ha lasciato è ancora più evidente se si tiene conto dell’attualità delle sue idee, dell’anelito di giustizia che caratterizzava tutte le sue azioni ed attività e della sua grande umanità. Le domande e le questioni che lui aveva posto sono sempre più attuali e la sua Teoria, inizialmente ritenuta una utopica espressione di uno stravagante professore universitario, pian piano assume i contenuti di una verità in divenire per fatti concludenti. Aleggia sul terrazzo di Guardiagrele della sua Casa Natale, da pochi giorni riaperta per il periodo estivo dalla moglie e dai figli, la domanda “L’euro di chi è?”. Quello striscione, collocato in bella vista sulla piazza centrale di Guardiagrele, attende ancora una risposta e, nel contempo, rappresenta un monito per tutti coloro che lo conobbero ed anche per chi non ebbe tale fortuna, per non dimenticare e, nel contempo, per diffondere la grande verità della “proprietà popolare della moneta”. Il suo ricordo è indelebile per noi, ma al ricordo occorre coniugare il segnale della continuità, per far sì che la lotta di oltre cinquanta anni di vita del