La voce di Megaride

Un inatteso regalo per Bruno


dal Comitato Bruno Contrada In questa notte afosa di fine agosto è caduta candida e fresca neve nel Giardino d'Europa ed abbiamo fatto "sakura", raccolta miracolosa di ciliegie, per dirla  all'orientale in fatto di buon auspicio. Rai3, senza motivazioni di anniversari, promozioni o... altro ha mandato in onda in "Primo Piano"  un servizio speciale su Leonardo Vitale, primo vero "pentito" di mafia "accudito" amorevolmente, allora, da un certo funzionario di Polizia storiografo della Mafia per eccellenza, il nostro Bruno Contrada! Vitale, ora meglio conosciuto come l' "Uomo di Vetro", grazie ad un libro e ad un film ove prevale la figura dell'onesto e coraggioso "poliziotto" di nostra conoscenza senza, però, che ne venga mai citato il nome, è stato un altro martire del Potere, come riconosciuto pubblicamente, anche con gratitudine e rispetto, in apertura del primo storico maxi processo alla Mafia dai giudici Falcone e Borsellino, l'8 novembre del 1985. Contrada si premurò di raccogliere e rapportare ai vertici le testimonianze del povero Vitale; anche, di tutelarlo in qualche maniera, non potendosi avvalere di strumenti di giustizia ancora non in auge, come oggi, per  la salvaguardia ed il benessere psico-fisico di testi così importanti... stranamente, però, il povero e sincero Vitale fu recluso nello stesso carcere dove soggiornavano coloro che denunziava; in sede di dibattimento processuale fu addirittura infilato come un capretto nella fossa dei leoni nella medesima gabbia dei suoi antagonisti. Gli toccò in sorte qualche manicomio giudiziario, dal Sud al Nord dell'Italia, qualche elettroshock unito a psicofarmaci, perchè desistesse o "schiattasse". Rischiò persino la lobotomia, per ridurlo a vegetale senza ricordi ne' emozioni. Superò fisicamente quel "martirio di san Sebastiano", come il migliore tra i santi martiri di Madre Romana Chiesa eppure, dopo solo sei mesi di riacquistata libertà fu assassinato da chi gliel'aveva giurata! Meriterebbe la beatificazione, Leonardo Vitale, come uno dei tanti beati della Chiesa Cattolica, assurti dall'Inferno del vizio o del crimine ai celesti altari per prodigiosa conversione... come Bartolo Longo, ex satanista e massone, fondatore della Basilica dedicata alla Madonna del Rosario in Pompei... la beatificazione, anche per aver compiuto, stanotte, un miracolo per la riabilitazione del suo vecchio "custode" oltraggiato anch'egli dal Potere e rinchiuso senza speranze e con scarso alito di vita in un assurdo carcere militare, Bruno Contrada! Il servizio televisivo, infatti, ha regalato molto spazio ed attenzione alle dichiarazioni di Bruno Contrada, superstite in odore di martirio sulla stessa via di Damasco del povero Vitale ma ha aiutato molti a riflettere sull'innocenza del "condannato" Contrada: se fosse stato UOMO DI MAFIA, si sarebbe in tal modo premurato di far giungere a destinazione le scottanti dichiarazioni di Vitale?.. non gli sarebbe stato più facile "farlo fuori" prima che parlasse?... Ancora, siete disposti a credere, come la Politica vuole, che Contrada sia colpevole di concorso esterno in associazione mafiosa, dopo questo illuminante, inatteso...ed incomprensibile servizio televisivo?... Grazie, di cuore, agli autori del programma e del servizio... ed allo sconosciuto e coraggioso funzionario della Rai che ha permesso questo generoso atto di liberalità nei confronti di Bruno Contrada... Grazie, soprattutto a TUTTI voi, ovunque siate, che in questi ultimi mesi avete sostenuto il nostro fracasso, clamore, baccano aiutandoci a far giungere l'eco della nostra rivendicazione a qualche persona giusta!