La voce di Megaride

Lettera aperta a Sua Santità Benedetto XVI


Riceviamo e pubblichiamo copia del messaggio inoltrato a Sua Santità Benedetto XVI dal prof. Raffaele Saccomanno, per stimolare presso chiunque un esercizio di meditazione sulla necessità di un nuovo Umanesimo.
 Santità,poche ore fa ho assistito al funerale di Pavarotti. Tutto ben fatto e meritato. Ho ascoltato le Sue parole, Santità, forse un po' formali e distaccate, ma, in fondo, adeguate alla circostanza. Lo stato e la Chiesa hanno onorato un uomo importante. Necessario. Però, Santità, guardi un po' che strani pensieri mi vengono! Pavarotti era divorziato, un peccatore. La Chiesa l'ha accolto ed è stato un atto altamente cristiano.Ricorda, tuttavia, un certo Piergiorgio Welby, a cui la Chiesa ha mostrato un'anima angusta e una più angusta porta che non si è aperta per un "Pater" ?  Penso che il Signore non l'abbia capito. Lui ha dimore per tutti.  Però a qualcuno chiederà conto. Preghi per farsi perdonare. E Lei perdoni me. Cordialmente ed indegnamente Raffaele Paolo SaccomannoGrimaldi, 08.09.07(www.raffaelesaccomanno.net)info@raffaelesaccomanno.net